• Seguici su:
ritratto di Gian Luca Favetto
di Gian Luca Favetto

Il clima e Márquez


L’invenzione delle nuvole è una bella frase. Richard Hamblyn ne ha fatto il titolo di un suo libro (Rizzoli, 2001). Sottotitolo: La storia affascinante della nascita della meteorologia. Racconta di Luke Howard, che a inizio Ottocento ha classificato le nuvole. Lo tengo sul comodino da tre anni. Si sta bene in sua compagnia e non è importante sapere come finisce (sono a pagina 307 su 342).
Incuriosisce di più immaginare come finiremo noi con le variazioni climatiche, le emissioni di anidride carbonica, i vertici Onu, gli sconvolgimenti del pianeta, l’aumento della temperatura, l’informazione cocainomane, i soloni che pontificano e i solini che mercificano: non bene, suppongo.
Un’ipotesi di lavoro e d’impegno mi è arrivata in forma di auguri da Maurizio Falghera, editore di audiolibri, persona d’onore e di belle intuizioni: essere nel 2010 come il bimbo di un racconto di Márquez, L’uomo e il mondo. Uno scienziato vuole risolvere i problemi del mondo: calcola, studia, analizza. Un giorno, il figlio di sette anni si propone di aiutarlo. Sta buono lì, dice il padre, mettiti a giocare. Ma il bimbo insiste. Lo scienziato si spazientisce e pensa di distrarlo. Prende una rivista con la mappa del mondo, strappa la pagina, la ritaglia in piccoli pezzi e la dà al figlio con uno scotch. Adesso il mondo è tutto rotto, prova a ricostruirlo, dice rimettendosi al lavoro. Prima di risolvere il rompicapo impiegherà giorni, pensa. Dopo un’ora il bambino lo chiama: ho finito! Impossibile, non sai com’è il mondo, come ci sei riuscito? Papà, spiega il piccolo, non sapevo com’era il mondo, ma quando hai preso la mappa dal giornale ho visto, dietro, la figura di un uomo. Allora ho girato i ritagli e ho cominciato a ricomporre l’uomo, quello sì sapevo com’era fatto. Quando ho sistemato l’uomo, ho girato la pagina e ho visto che avevo sistemato anche il mondo.

5.464287
Media: 5.5 (14 voti)

Inserito da Gian Luca Favetto - 28 dicembre, 2009 - 10:09


Commenti

...e davvero potremmo

7.02

...e davvero potremmo ricomporlo questo uomo, che pervicacemente insiste a frammentarsi in milioni di IO isolati (bello il post dell'altra volta, GL), che si arrocca nel proprio castello sperduto, che pretende per sé una peculiarità irripetibile e per questo irrinunciabile, che pone i propri desideri alla stregua di necessità universalmente condivisibili? (E, del resto, difficile, laborioso, mettersi lì a dargli torto). Immaginate un puzzle: funziona perché i pezzi hanno bordi che hanno una forma diversa, ma combaciano tra sé. Ma se con il tempo i pezzi debordano, si consumano, sovrastrutturano bordi nuovi, ecco che il puzzle non torna più. Quanti di noi sono disposti a ridisegnare i propri bordi, rinunciando a qualcosa pur di ricomporre un essere unico che poi ricomponga il mondo? Non lo so. Sarà che io non saprei dirlo, come è fatto l'uomo. Non potrei ricostruirlo così a occhio. Però, nel frattempo, mi auguro di saper limare i miei bordi sciupacchiati. E lo auguro a tutti.

Puzzle? Ridisegnare o

Puzzle? Ridisegnare o scoprire? Forse, quell' IO isolato nel proprio castello sperduto non sa neppure come sono fatti i suoi bordi. Forse, prima dovrebbe scoprire come sono fatti i suoi bordi e se sono realmente sono consumati o ricostruiti a piacere. Forse, in questo modo scoprirebbe i propri confini e non invaderebbe i bordi degli altri. Forse... un primo passo per il rispetto del gioco.

L'uomo è un mondo nel Mondo:

L'uomo è un mondo nel Mondo: vive con sè e con Lui, prova a dominarsi e a dominarLo - forse a domarLo - ma il risultato non è quasi mai positivo. L' Uomo - inteso come genere - dovrebbe iniziare a cambiare ottica e prospettiva: per il prossomoi anno un consiglio potrebbe essere quello di seguire l'istinto che ci fa sopravvire e non quello distruttivo.Una convivenza forzata non giova nè all'universo-Uomo nè tantomeno al pianeta. Insomma, un patto di non "belligeranza" tra il contenuto e il contenitore. Senza che ce lo venga a dire Al Gore.

È quello che dico da oltre 20

È quello che dico da oltre 20 anni: per ricomporre il mondo si deve ricomporre l'uomo. Ma come? Nel racconto l'uomo sta nella parte nascosta del giornale che lo scienziato non vedeva, eppure dietro al mondo ci sta l'influenza invisibile (mica poi tanto) dell'uomo... evvaaiii che è perfetta! Ma se il davanti è quello che facciamo vedere, ciò che sta dietro è quello che nascondiamo e di cui lo scienziato non si preoccupa perché si ritiene sempre nel giusto e sempre razionale, ma è proprio nel lato oscuro che sta la soluzione: sono i nostri lati negativi, la nostra arroganza, la bramosia di potere e di vendetta verso chiunque e che ci porta a puntare il dito sempre fuori, verso la società e il mondo. Invece il problema e anche la soluzione più semplice sta dietro al giornale: l'uomo. Ma prendere in mano la propria vita non è così semplice e scontato quanto girare una pagina di giornale, però è possibile. Ci proviamo? Come? Ogni creatura dell'universo sa cosa è il buon senso e cosa è giusto, come dice il nostro caro Prot (Kevin Spacey) nel film K-Pax. Grazie GL per questo pezzo, sempre interessante!

Mi sembra un buon modo di

9

Mi sembra un buon modo di salutare il nuovo anno: "riassembliamo" l'uomo e probabilmente risistemiamo anche il mondo. Non sarà nè facile nè agevole, ma la vita è il frutto delle nostre azioni, e quindi la possibilità di salvarci e salvare la nostra amata Terra è solo nelle mani di noi umani. Prendiamolo tutti come un impegno per questo nuovo 2010. Buoni giorni a te e a tutti Ire

Sistemare l'uomo sembra più

Sistemare l'uomo sembra più difficile che sistemare il mondo, certe volte. Se fossimo tutti una figura di carta sarebbe più agevole. Ma la metafora rende l'idea. Per il 2010 vorrei che cominciassimo a pensare che siamo tutti il rovescio della medaglia gli uni degli altri. Cioè che siamo la stessa medaglia. Noi e il mondo. Buon 2010 a te e a tutti. Lisa

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.