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FILM

In previsione del centocinquantenario, Mario Martone rilegge l'unificazione nazionale in chiave anticelebrativa. Lungo e accurato, è il ritratto di una patria lontana soltanto nel tempo


di Andrea B. Previtera

Ma che vi credete, che sia facile raccontare il Risorgimento? Raccontare, dico io, la storia di quando l’Italia non era ancora neanche Italia, questo mondo rurale di illuminazione a olio, agricoltura, nobiltà e carboneria. Ah, la fa semplice il sussidiario delle scuole elementari: la barbetta di Mazzini, il barbone di Garibaldi, gli occhialetti di Cavour, i cannoni, e poi uno sfondo indistinto di figurine da presepe e cartapesta.   No che non è facile. Noi Credevamo ci prova con lo sbobinamento di tre ore e un quarto di pellicola. Tre ore e tre storie – con la s
18 Novembre 2010

TEATRO

Leo Muscato porta sul palcoscenico il capolavoro di Pedro Almodovar: è il gioco del teatro dentro il teatro, portato all'ennesima potenza. Ottime prove delle attrici, fra la disperazione di una donna che ha perso suo figlio e i tanti paradossi dell'amore


di Sergio Buttiglieri

Mettere in scena un film di successo è in generale una lotta impari. Se poi ci si deve rapportare a quel genio visionario di Pedro Almodovar la cosa si fa ancora più complicata. Occorre far dimenticare la fascinazione del linguaggio cinematografico lavorando su altri fronti, scavando sullo specifico teatrale degli attori in scena davanti ad un pubblico reale.    Questo Tutto su mia madre di Leo Muscato reduce da un debutto con gran successo al Teatro Goldoni di Venezia e ora in replica al Teatro Eliseo di Roma, è un buon tentativo che forse av
17 Novembre 2010

LIBRI - SAGGISTICA

Ne I demoni e la pasta sfoglia Michele Mari ha analizzato ossessioni e feticismi dei colleghi. Da un Dickens misantropo al sadismo di Flaubert, ecco un libro sul lato oscuro della letteratura  


di Alessandra Montrucchio

A scuola, gli scrittori non si leggono: si antologizzano, e in ordine cronologico. Vita (parecchia), pensiero (molto) e opere (pochissime) da Sao ko kelle terre fino a M'illumino d'immenso, ben che vada. Gli studenti affrontano non la letteratura, ma la sua storia; apprendono che stili e poetiche si sono evoluti nel tempo, in parallelo ai grandi eventi e alle trasformazioni sociali, come se ne dipendessero. Poi, dopo le antologie, a parlare degli scrittori arrivano gli scrittori, e di solito all'ordine cronologico ci rinunciano, trovando nuovi criteri per classificare stili e poetich
17 Novembre 2010

MUSICA JAZZ

E' il malanno dell'ultima stagione musicale e colpisce soprattutto i pianisti di casa nostra. Come Stefania Tallini da Roma: The Illusionist è un disco di piano solo, fatto di composizioni originali, eppure presenta tutti i sintomi della saudade


di Marco Buttafuoco

In questi ultimi anni il Brasile è diventato una sorta di terra promessa per molti musicisti italiani dell’area dell’improvvisazione. Non è però il samba e non è la bossa nova il genere cui guardano i vari Stefano Bollani, Bebo Ferra (leggi la nostra recensione), Nicola Stilo o il grande fagottista Rino Vernizzi. Non è stata la musica di Jobim a provocare a Gabriele Mirabassi una vera e propria folgorazione esistenziale.   D’altronde samba e bossa sono solo le ultime isole di un vasto mare musicale, sul quale si accavallano onde di div
16 Novembre 2010

FILM

Raccontando l'irresistibile ascesa di uno sfigato studente di college che diventa papà multimilionario di Facebook, The social network è un film sullo spirito del nostro tempo. Alla regia c'è David Fincher, già autore di Fight Club


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Circa vent'anni fa ricevevo un invito a un dibattito di studenti bocconiani. Il titolo era: Noi come Romiti? E il fatto che un manager, per di più ultrasessantenne, fosse additato sia come un mito omerico che come un traguardo lentamente raggiungibile, faceva un po’ sorridere e un po’ riflettere. Oggi tutto è vertiginosamente cambiato. Il fenomeno della rete, per la prima volta nella storia, ha reso miliardari dei ragazzi. E nel corso di pochissimo tempo. Ma i miti di riferimento si sono spostati altrove, e credo che ben pochi attualmente si confro
16 Novembre 2010

ARTE

La Galleria Accademia di Torino espone ventidue dei suoi quadri, realizzati fra gli anni cinquanta e i novanta dal fondatore del movimento Forma. Come il grande scrittore, usò il metodo combinatorio e la razionalità geometrica per arrivare all'irrazionale


di Giulia Stok

Origami, navicelle spaziali, pterodattili, progetti di palazzi futuribili: questo è quel che suggeriscono al profano le tele di Achille Perilli. Sono forme geometriche che si sviluppano in assonometrie impossibili, stagliate su fondi monocromatici, spesso blu o rossi, che tagliano i volumi nello spazio (a fianco La teoria dei confitalia, 1985).   Nato nel 1927, Perilli ha attraversato il Novecento insieme ai più grandi protagonisti dell’arte contemporanea: allievo di Lionello Venturi, ha lavorato con Sottsass, Dorazio e Lucio Fontana, è stato autore, critico, sc
15 Novembre 2010

FILM

Continua la "maledizione di Toni Servillo", così bravo da far girare tutti i film sul suo personaggio: il malavitoso meridionale, che in questo caso si trasferisce in Germania per sfuggire al passato. Tante conferme e una sorpresa: la regia di Claudio Cupellini, perfettamente a suo agio nel genere noir


di Andrea B. Previtera

Già, sembra proprio uno di quei patti con una zingara capricciosa: “Toni, avrai finalmente successo, un grande successo, ma sarai condannato ad interpretare sempre personaggi un po’ sconfitti dalla vita e un po’ malavitosi”. E così ecco un’altra ottima interpretazione di Servillo per Una vita tranquilla, di Claudio Cupellini.   Ed ecco, anche, un’altra recensione che si apre con un paragrafo sull’attore protagonista; il sospetto da parte del lettore è lecito: dlin dlin, campanello di moderato allarme – questo film &egrav
22 Novembre 2010

DISCHI JAZZ

Se è vero che è il terzo disco quello della maturità, la Spalding supera brillantemente la prova. In Chamber Music Society la contrabbassista e cantante afro-ispano-americana aggiunge un trio d'archi al suo gruppo, e si conferma come uno dei fari nel panorama attuale


di Dario De Marco

Dopo il power trio di Junjo (2006) e le aperture pop e world di Esperanza (2008), l’uscita di Chamber music society consacra definitivamente Esperanza Spalding come una delle poche, se non l’unica vera novità degli ultimi anni, nel jazz e nella musica in generale. E questo nonostante il terzo album non sia un capolavoro – anzi probabilmente è il più imperfetto – o forse proprio perciò.   Infatti la cifra di Esperanza Spalding è l’eclettismo dinamico, la capacità di aggiungere sempre nuovi tasselli al proprio mosaico (
10 Novembre 2010

FILM

Torna la coppia dell'Ultimo metrò: Catherine Deneuve e Gerard Depardieu nei panni di due maturi ex amanti. Francois Ozon li dirige, in una commedia confusa in cui il passato si mescola con il presente e gli interpreti si sovrappongono ai loro personaggi


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Trent’anni e un quintale fa, proporzionalmente ripartito, la coppia cinematografica di Francia era salita su L’ultimo métro (Francois Truffaut, 1980). Alla fine delle riprese, Depardieu aveva detto di lei: ”Deneuve è l’uomo che avrei voluto essere”. Ed era stato profetico. Nel senso che i due riprendono oggi insieme un mezzo di locomozione ben più modesto, per approdare allo stesso risultato.   Perché anche qui la meno algida ma pur sempre bionda Catherine è un femminilissimo uomo, come del resto tutte le donne vere. In app
09 Novembre 2010

BREVE-MENTE


di Faina

Senza voler rubare il mestiere a Bartezzaghi, e senza far discendere conseguenti giudizi sui contenuti, ma: avete notato la moltiplicazione dei titoli fatti esclusivamente (o quasi) di pronomi personali? Per stare solo agli ultimi giorni: sono usciti Io e te di Ammaniti (Einaudi) e Leielui di De Carlo (Bompiani). Volendo risalire all'anno scorso, si può proseguire nella declinazione, aggiungendo Noi di Veltroni (Rizzoli). Per non dire di Voi siete qui, titolo che curiosamente accomuna una raccolta fotografica su Jovanotti, scatti di Francesco Raffaelli per Rizzoli 2008, e una raccolta a
15 Novembre 2010

ARTE

Realista e politico prima, inquieto visionario poi: nel 2011 cade l'anniversario della nascita del pittore siciliano. In provincia di Parma la fondazione Magnani Rocca ci fa riscoprire tutte le sue anime, con una selezione ampia e di alta qualità


di Mirko Nottoli

Il 26 dicembre 1911 nasceva  a Bagheria Renato Guttuso. E mentre da più parti si stanno già preparando le celebrazioni, la Fondazione Magnani Rocca in provincia di Parma sceglie di giocare d’anticipo, inaugurando questa bella (anche se non proprio esaustiva) retrospettiva dal titolo Guttuso – Passione e realtà.    Sessantacinque le opere, tutte di elevatissimo livello, provenienti da importanti collezioni e musei internazionali (tra cui il Thyssen Bornemisza di Madrid, ma la parte del leone la fa la Collezione Pellin di Varese) che, suddivis
08 Novembre 2010

LIBRI

Erotismo struggente e dotte discussioni, una folla di personaggi e un rincorrersi di dialoghi, una città immaginaria che cambia continuamente forma e un fantomatico assassino. Con Il viaggiatore del secolo, Andrés Neuman chiama in causa i classici per una missione ambiziosa


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Siamo intorno al primo ventennio del 1800. Napoleone ha appena cambiato l’Europa e i suoi equilibri. Metternich tenta faticosamente di mantenere i confini raggiunti con il congresso di Vienna. Holderlin sta impazzendo e le punte affilate del razionalismo illuminista e del classicismo si stemperano nei fuochi del romanticismo che Heine traghetterà verso il realismo. Coleridge, Byron, Shelley e Keats si sono già espressi. Anche Novalis. Si affaccia sulle scene il giovane Leopardi. La Santa Alleanza tenta di restaurare lo spirito dei tempi pregressi, come da mestiere.   I
05 Novembre 2010

FILM

Torna Gekko, lo squalo della finanza interpretato da Michael Douglas. Dai rampanti anni ottanta alla crisi economica mondiale, il leggendario personaggio creato da Oliver Stone passa in secondo piano rispetto alla catastrofe del capitalismo


di Andrea B. Previtera

Voce scorporata, bretelle, sigaro, e un quoziente di leggendarietà delle esternazioni di 1 su 4: è Gordon Gekko. Ventitré anni di attesa per veder tornare al grande schermo il prototipo del finanziere impudico, disegnato da Oliver Stone sul finire degli anni 80.   Anni, quelli, di autocelebrazione e pieno regime per il sistema del capitalismo all’americana, il dollaro come lubrificante unico per l’economia mondiale, il Dow Jones come indicatore universale dello stato di salute finanziaria dell’Occidente. Anni molto diversi da quelli di questo decenni
05 Novembre 2010

TEATRO

Lo scorbutico e cinico filosofo ci conduce in un grottesco viaggio alla volta dell'America, ultima speranza di un occidente che muore. E' una fantasia di Thomas Bernhard, portata oggi in scena da Alessandro Gassman


di Sergio Buttiglieri

Thomas Bernhard per tutta la vita è stato - sua definizione - un "disturbatore della pubblica quiete". Questo recensore del caos oltre a raccontare sempre se stesso con i suoi scritti è riuscito a svelarci l'infelicità intrinseca all’esistenza stessa. E anche questo suo vecchio e intrattabile Immanuel Kant (magnificamente interpretato da un lucido Manrico Gammarota), non fa eccezione.   Malato di glaucoma durante un improbabile viaggio della speranza verso l’America, Kant è il ritratto metaforico della cecit&
04 Novembre 2010

DISCHI

Coniuga tradizione secolare e modernità l'esordio del pianista Alessandro Sgobbio. Aforismi Protestanti reinterpreta i canti religiosi della comunità valdese con un occhio di riguardo alla musica contemporanea: in vendita soltanto su Internet


di Marco Buttafuoco

Pugliese di Taranto, ventotto anni, di religione valdese, appena diplomato in jazz al Conservatorio di Parma, secondo classificato al concorso nazionale Luca Flores per giovani pianisti. Questa la rapidissima scheda di Alessandro Sgobbio. Inutile sprecare aggettivi come "promettente" o "emergente". In Italia il talento non è garanzia di riuscita professionale. Il successo - non citiamo i soliti nomi - è frutto di alchimie mediatiche misteriose ma non troppo. Per fortuna oggi la rete rende indipendenti gli artisti che tali vogliono veramente restare. Quest
02 Novembre 2010