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LIBRI PER L'ESTATE

Le voci della nuova poesia

Nel suo ultimo saggio-antologia, il critico milanese Francesco Napoli fa il punto su un panorama per lo più inseplorato, quello dei poeti contemporanei. Si cercano i paletti che dividono gli ultimi decenni dalla lirica novecentesca e si guida il lettore attraverso un paesaggio frammentario ma affascinante


di Giuseppe Grattacaso


Francesco Napoli è un acuto critico letterario da anni attivo nell'ambiente milanese, che ha concentrato la sua attenzione in particolare sulla poesia italiana degli ultimi decenni. Un impegno già di per sé meritorio, se si considera come la poesia, e in particolare quella contemporanea, sia un luogo comunicativo ed espressivo poco indagato e quasi per definizione marginale negli interessi di pubblico e editori. Alla produzione lirica di questi anni è dedicato anche l'ultimo lavoro di Napoli, Poesia presente. A pubblicarlo è Raffaelli Editore, nome anch'esso degno di apprezzamento per la considerazione che da sempre dedica alla poesia.
 
Il libro di Napoli tenta con successo una prima sistemazione storica dell'esperienza poetica degli ultimi decenni, partendo dall'assunto che il panorama risulta estremamente vivo, ma altrettanto frammentato e dunque di difficile ordinamento in categorie. Innanzitutto l'autore si pone il problema di definire i limiti del secolo scorso, al fine di circoscrivere il proprio raggio d'azione.
 
Se il Novecento in poesia partiva con la pubblicazione de Il porto sepolto di Ungaretti nel 1916 - dunque nel pieno di quella Grande Guerra che può essere considerata anche l'inizio della vicenda storica del secolo breve - la conclusione invece anticipa di diversi anni il crollo del Muro di Berlino. La poesia italiana chiude i suoi conti - scrive Napoli - ben prima dello stravolgimento prodotto dalla caduta dei regimi dei paesi dell'Est: già nel 1975, che è poi l'anno di pubblicazione de Il pubblico della poesia, la ben nota antologia curata da Alfonso Berardinelli e Franco Cordelli, a cui farà seguito, tre anni più tardi, un'altra raccolta antologica, quella de La parola innamorata, curata da Giancarlo Pontiggia e Enzo Di Mauro, nella quale troveranno posto alcuni dei poeti che saranno tra i più attivi nei decenni successivi. Per Napoli si è verificato proprio a partire da queste due pubblicazioni una sorta di “sommovimento tellurico” che “scuote dal profondo la nostra poesia, giungendo a mutarne l'orografia”.
 
Questo profondo sconvolgimento si spiega innanzitutto con la “fine di ogni scuola dominante a favore di un'estrema e del tutto nuova pluralità di voci di salda tenuta”. Ne deriva che “la koinè letteraria e linguistica, fino ad allora sempre compatta e voluta tale anche dalla Neoavanguardia, si sfarina in un pulviscolo assolutamente unico e mai visto per la nostra poesia, senza danno alcuno per gli esiti”.
 
E' proprio all'interno di questa pluralità di voci vivace e interessante che Napoli ci accompagna in un percorso scandito in decenni, nella convinzione che non si possa parlare di scuole e correnti, quanto piuttosto dei singoli poeti, lasciando alla loro produzione, significativamente antologizzata nel volume, la possibilità di dare conto di questa produttiva frammentazione.
 
Il volume si divide in tre parti, ognuna dedicata a un decennio (Anni Settanta, Ottanta e Novanta), con una scelta di testi (27 gli autori antologizzati), introdotta da un ampio e documentato approfondimento critico, che permette di ripercorrere le vicende della poesia italiana contemporanea sulla base di un repertorio di notizie e di informazioni, utili sia per gli addetti ai lavori che per i lettori e gli appassionati.
 
Napoli lavora questo materiale sulla scorta del suo rigore critico, ma anche grazie alla diretta conoscenza dell'ambiente letterario e degli stessi poeti: in qualche modo dunque partecipe, semmai con qualche maggiore attenzione alla sponda milanese, ma senza mai tralasciare anche le esperienze poetiche della provincia, peraltro tradizionalmente numerose e significative. Poesia presente è dunque un libro che giunge a colmare uno spazio fin qui lasciato vuoto e che permette una prima sistemazione storica dell'interessante e vivace produzione poetica dei decenni di passaggio verso il nuovo millennio.



Tags: Francesco Napoli, Giuseppe Grattacaso, Giuseppe Ungaretti, Novecento, Poesia contemporanea, Poesia Presente, Raffaelli editore,
13 Luglio 2011

Oggetto recensito:

Francesco Napoli, Poesia Presente, Raffaelli 2011, 243 p, 18 euro

Bibliografia: Dei precedenti libri di Francesco Napoli vanno ricordati almeno l'Antologia delle Poesie di Alfonso Gatto, da lui curata per i tipi della Jaca Book, e per la stessa casa editrice il più recente Novecento prossimo venturo, edito nel 2005, che contiene una serie di conversazioni critiche con alcuni tra i maggiori poeti contemporanei.

giudizio:



7.939287
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