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CASE EDITRICI

Espress, giovani e rapidi editori

Impresa editoriale nata a Torino da qualche mese, è una realtà in controtendeza: piccola in un mercato di colossi, fondata da ragazzi in un mondo di anziani, attiva e innovativa in un settore povero di guizzi. Pubblica testi scientifici ma anche divulgativi, e progetta di allargare il campo d'azione. E ha tutte le carte in regola per diventare un caso


di Gaetano Farina


espress.jpgNella miriade di pubblicazioni dedicate alla dieta ed alla salute alimentare che hanno ormai invaso le librerie, ci ha stuzzicato più di tutte, sin dal titolo, quella che forse risulta meno quotata in termini di comunicazione pubblicitaria: Una mela al giorno: ma quale?. Curata da due professori dell’Università di Parma, il biologo nutrizionista Augusto Innocenti e lo psicologo Carlo Pruneti, si è rivelata, sin dalle prime pagine, una guida agile, discorsiva, ma allo stesso tempo esaustiva del problema centrale della nostra alimentazione, trattato in tutti i suoi aspetti principali: scelte del consumatore, principi fondamentali della nutrizione, interpretazione delle (solitamente incomprensibili) etichette dei prodotti da supermarket, schedatura degli additivi pericolosi e di quelli sostanzialmente innocui, traduzione della terminologia scientifica. Arricchita con una serie di consigli pratici finali sul come e cosa far per star bene ed in forma - e anche su come non farsi fregare al supermercato - da assimilare in maniera veloce e diretta.

 
 
Chi ha pubblicato un libro così definitivo sul problema dell’alimentazione? La Espress, neonata casa editrice di Torino: abbiamo raggiunto la sua redazione nella centralissima via Po. Ci ha accolto un gruppo di giovani che, a fronte dell’età anagrafica e di un mercato stritolato da giganti come Mondadori o Rizzoli, ci potevano apparire presuntuosi per aver inaugurato l’ennesima impresa editoriale. Ma parlando con loro, tastando la loro competenza e soprattutto venendo contagiati dalla loro passione, più che presuntosi li abbiamo etichettati come coraggiosi, determinati e convinti come pochi di quello che stanno facendo.
 
 
E non certo degli sprovveduti: “Proveniamo dall’esperienza in una casa editrice scientifica nella quale, praticamente, ci occupavamo di tutto: dall’editing alla promozione, passando per la revisione, la correzione di bozze, il contatto con gli autori e la stessa scelta dei progetti da sostenere”, ci spiega Manuele Marafioti, 28enne co-fondatore di Espress insieme a Silvia Viglietti. Hanno imparato tutto quello che c’era da sapere per produrre e vendere un libro, tanto da decidere di mettersi in proprio e diventare “imprenditori letterari”. Sì, ma non basta la passione, ci vogliono anche i soldi per metter su un progetto di questo tipo: “Oltre a noi nostri risparmi, abbiamo potuto investire i contributi, a fondo perduto, del programma 'MIP. Mettersi in Proprio' che ha premiato la nostra idea imprenditoriale e ci sta accompagnando nella sua piena realizzazione”, continua Manuele.
 
 
Risorse essenziali a far partire l’attività, a coprire i costi fondamentali, a stipendiare uno o due collaboratori editoriali e, soprattutto, a pagare carta e stampa. Poi, com’è naturale, il progetto dovrà mantenersi autonomamente attraverso la vendita dei libri e se ne potrà valutare bontà e sostenibilità già agli inizi del prossimo anno, visto che Manuele e soci non hanno risparmiato energie riuscendo, sino ad oggi, ad immettere nel mercato ben sei volumi in un arco di tempo ristrettissimo. “Rispetto a tante altre candidature per il sostegno progettuale ed economico, la nostra è risultata una delle più forti, grazie all’esperienza acquisita sul campo e all’originalità dell’idea presentata, seppur si tratti di una casa editrice che si va ad aggiungere alle 7000 presenti in Italia”, aggiungono all’unisono Manuele e compagni d’avventura.
 
 
In che cosa consiste l’originalità, quindi, dato che, alla fin dei conti, si tratta di una casa editrice universitaria? “Sì, ma noi non intendiamo rimanere chiusi entro l’ambito accademico-universitario”. replica Marafioti: “Quello, certo, è il nostro territorio di riferimento in cui abbiamo coltivato, conserviamo e continuiamo a moltiplicare i contatti con docenti quali potenziali autori dei nostri libri. E’ un patrimonio di contatti e relazioni costruito nelle precedenti esperienze lavorative. Ma i nostri libri non sono destinati esclusivamente a studenti e professori… La forza del nostro progetto sta nel provare a proporre un nuovo prodotto per il panorama editoriale nostrano”. Cioè? “In Italia si viaggia da un estremo all’altro, senza mediazioni. Nel senso che se ci si vuole informare su qualcosa, a differenza dei paesi anglosassoni, siamo costretti a puntare su pubblicazioni troppo semplicistiche ed approssimative in stile Focus oppure su manuali tecnici che risultano normalmente ostici per un neofita. Noi vogliamo aprire un nuovo mercato che, sì, si riferisca ad un pubblico di medio-alta cultura, con schemi di apprendimento discretamente affinati, ma che offra un prodotto scientifico e divulgativo allo stesso tempo, fruibile sia dall’allievo di un corso universitario che da una qualsiasi persona, con un minimo di basi, interessata ad approfondire una determinata materia”.
 
 
Una scelta che convince, aggiungiamo noi. Anche perché, al contrario delle apparenze, il mondo della saggistica è un po’ meno complicato di quello della narrativa nel quale si cimentano troppi aspiranti editori e scrittori che non sanno ancora maneggiare gli strumenti del mestiere o proprio non li hanno. Tanto da sparire in fretta e contribuire a rendere ancora più caotico l’ambiente. Quelli di Espress, comunque, lasciano aperte tutte le porte creative e Marafioti, in particolare, non esclude sperimentazioni nell’ambito della giallistica “probabilmente il genere più difficile, visto dalla parte dell’editore, specie nel reperimento di autori davvero in gamba”.
 
 
Per adesso, una bella sfornata di saggi: Espress, infatti, prima di Una Mela al Giorno ha lanciato in libreria altri titoli di spessore come Paranoia. Dalla Psicopatia alla Schizofrenia paranoide, più adatto ai circuiti universitari, Ricostruire il Delitto, Disturbi Alimentari sempre di Carlo Pruneti. E soprattutto l’interessantissimo Superumani – dello studioso di bioetica Maurizio Balistreri - che si affaccia sul panorama librario come il primo testo italiano in grado di affrontare il dibattito internazionale sulle questioni morali legate al potenziamento delle disposizioni e delle capacità umane. In attesa, dell’uscita, a settembre, di L’Altra Torino che dovrebbe inaugurare un filone di guide sui percorsi inediti ed alternativi delle maggiori città italiane.
 
 
Concludiamo segnalando un altro merito di Espress edizioni, ossia quello di aver deciso di pubblicare tutte le sue opere con carta riciclata: una scelta etica, antieconomica e, quindi, ancora una volta coraggiosa, dato che i principali colossi dell’editoria sono restii ad adottare la carta ecologica non contribuendo così a farne scendere il prezzo. Ma i ragazzi di Espress garantiscono che mai si rivarranno sul lettore per sostenere gli alti costi della carta cercando di rispettare una fascia di prezzo di vendita fra i 14 e i 20 euro, assolutamente in linea col prezzo medio a cui si vende un testo universitario.


Tags: editori, espress, Gaetano Farina, libri, torino,
22 Luglio 2011

Oggetto recensito:

espress edizioni

Sito: www.espressedizioni.it

Giudizio finale: ce la faranno!

giudizio:



3.264831
Media: 3.3 (29 voti)

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