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LIBRI - SAGGISTICA

La stampa che guarda oltre

La chiamano controinformazione, ma in Italia le indagini giornalistiche hanno raccontato spesso l'unica verità fondata. Sfidando la sua giovane età, Gerardo Adinolfi in Dentro l'inchiesta cerca di ripercorrerne la storia e il mestiere del reporter indipendente, attraverso giornali, tv e web


di Gaetano Farina

Il giornalismo d’inchiesta s’incarica di andare oltre le “verità ufficiali”, istituzionali e veicolate dai media convenzionali, rimettendole in discussione; s’impegna a diffondere storie ed informazioni taciute, scarsamente rappresentate o liberate dalla manipolazione mediatica. Un modus operandi che, in Italia, viene etichettato come “controinformazione”. Un’etichetta paradossale dato che, dagli anni dello stragismo terroristico, passando per i delitti di mafia, sino ad oggi, all’epopea del trionfante berlusconismo, la controinformazione è spesso coincisa con la vera informazione.
 
Accusata di “dietrologia” o di alimentare “teorie complottiste”, alla lunga, qui in Italia, riguardo alle grandi stragi, ai problemi legati alle grandi opere, agli sprechi miliardari, alla corruzione, alla connivenza mafia-politica, la controinformazione ha quasi sempre avuto ragione. Ha anticipato verità e futuri scenari, o, comunque, ha contribuito a suggerirci altre strade di ricerca della verità, oltre a quelle battute dagli organi d’inchiesta (inclusi media) istituzionali o convenzionali.
 
Inoltre, la controinformazione ha il merito di dar voce a culture, movimenti, comunità, aggregati di pensiero e di espressione alternativi al modello cultural-ideologico dominante che, spesso, per autopreservarsi, è costretto a nascondere, mistificare, dissimulare. Del resto, strati sempre più ampi della popolazione e dell’opinione pubblica faticano a identificare i giornali e l’informazione universale come un “contropotere”. Quando, al contrario, il ruolo, il mestiere, la vocazione del giornalista dovrebbe essere proprio quella di controllare il potere che, per natura, tende a strabordare, a violare quelli che dovrebbero essere i suoi limiti, che, per autoalimentarsi e riprodursi, tende a mettere in secondo piano gli interessi della collettività.
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Dentro l’inchiesta è un nuovo libro - scritto dal giovanissimo Gerardo Adinolfi, laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi su “Il giornalismo investigativo e l’informazione antimafia in Italia” - che si propone come viaggio nel giornalismo d’inchiesta italiano. Dall’indagine sulla morte del bandito Giuliano, alle inchieste di Report. Passando per il periodo della controinformazione della sinistra antagonista, delle stragi, di Ustica, degli scandali Lockheed, Gladio, P2 e Tangentopoli. Fino alle inchieste sull’immigrazione di Fabrizio Gatti, su L’Espresso, e di Stefano Liberti, su Il manifesto. Ai documentari sulle mafie che trovano poco spazio in televisione, alle nuove forme di inchieste de Le Iene e Striscia la Notizia fino al citizen journalism che si sta sviluppando sul web. 
 
C’è, però, chi è ancora nostalgico della controinformazione ed il giornalismo d’inchiesta di una volta, degli “anni della contestazione”, e lamenta la perdita (e la mancanza) di intellettuali veri ed onesti e di giornalisti coraggiosi e liberi. Compito dell’autentico giornalista, a servizio non del suo giornale, ma della comunità e della verità, dovrebbe esser quello di richiamare il potere ai suoi doveri - in ogni settore e in ogni articolazione - smascherarlo e denunciarlo se agisce contro il bene comune, se ricorre a trucchi ed accordi sottobanco per mantenersi intatto. Da un po’ di anni, fortunatamente (a dispetto di chi promuove campagne contro i movimenti d’opinione diffondibili sui social-network) ci è venuto in soccorso il web e i potentissimi strumenti che ci offre permettono di addestrarci e prepararci ad una rivoluzione nell’indagine giornalistica e nel modo di fare informazione, in generale.
 
Nel o sul web, e quindi ad ogni lato e angolo del planisfero, i fatti, le notizie, le foto, le immagini, i video, i grafici, i dati statistici, i commenti, le opinioni, i giudizi, le descrizioni, le osservazioni, le critiche, le riflessioni e le denunce circolano a una rapidità tale che sono molto difficili da monitorare e quindi da “censurare”. Tanto che, grazie al lavoro e ai contributi condivisi in rete da qualsiasi area del mondo, si sono sviluppati – dal basso - network indipendenti di influenza globale come Indymedia. Estremamente utili, se non fondamentali, per chi cerca ricostruzioni non veicolate da media o da fonti giornalistiche “di parte”. Per chi vuole bypassare i network controllati o, almeno, condizionati da poteri economici e politici, asserviti anche inconsapevolmente alla cultura e al pensiero dominante, lottizzati, limitati ad una “visione occidentale” della realtà o a una sua visione economica capitalistica, escludendo a priori l’ approccio “umanistico”. Per chi è alla ricerca di fatti e notizie che normalmente sono oscurati o ignorati, per chi è interessato a quelle azioni, istanze, richieste, proposte e rivendicazioni provenienti da critici e contestatori dello status quo economico-sociale e dei modelli su cui si fonda, alle minoranze, ai gruppi sociali discriminati, alle controculture, ai portatori di valori e di sistemi di pensiero minoritari.
 
Oltre che a selezionare i migliori esempi di inchiesta (incluse trasmissione televisive come Presadiretta di Riccardo Iacona) e di reporter di inchiesta nel nostro Paese, Adinolfi cerca di spiegare anche cosa sia un’inchiesta, quali sono i rischi, gli approcci e le tecniche, avvalendosi proprio delle testimonianze e dei racconti di chi lavora sul campo.
La prefazione del lavoro di Adinolfi è affidata, non a caso, a Sandro Provvisionato, uno dei migliori esempi italiani di giornalismo d’inchiesta e direttore dell’importantissimo portale www.misteriditalia.it, archivio storico-giornalistico interamente dedicato alle vicende più oscure della storia dell’Italia repubblicana che affronta, quindi, sessant’anni di trame e delitti rimasti per lo più senza colpevoli.



Tags: controinformazione, Gaetano Farina, Gerardo Adinolfi, giornalismo, inchiesta, Indymedia, misteriditalia, Sandro Provvisionato,
03 Giugno 2011

Oggetto recensito:

Gerardo Adinolfi, Dentro l’inchiesta - L’Italia nell’indagine dei reporter, Edizioni della Sera 2011, p 244, euro 15

giudizio:



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