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LIBRI - MUSICA

Lunga vita alla Regina

Domani ricorrono i vent'anni dalla prematura scomparsa di Freddie Mercury, storica voce dei Queen. Per l'occasione torna nelle librerie un'edizione aggiornata del libro di Laura Jackson, Chi vuol vivere per sempre, diario intimo della rockstar tra vizi privati e pubbliche virtù


di Gaetano Farina

 


Vent’anni fa moriva Freddie Mercury. Il 24 novembre 1991 si spegneva nella sua lussuosa villa di Kensington una delle più belle voci della storia della musica pop mondiale. Almeno per quest’anno, però, lo spettacolo può continuare, con le celebrazioni dell'immortalità artistica di Freddie e della creatura, i suoi Queen che, contemporaneamente, tagliano il traguardo dei quarant’anni di carriera (si formano, infatti, nel lontano 1971).
 
Fra i vari tributi alle ricorrenze, il 7 novembre scorso è uscita, qui in Italia, una nuova biografia intitolata Freddie Mercury – Chi Vuol Vivere per Sempre?, scritta dalla britannica Laura Jackson: la scrittrice, negli ultimi vent’anni, si è fatta conoscere quale massima indagatrice della vita privata delle grandi rockstar. Proprio per questo, il libro - in realtà, già uscito nel 1997 col titolo Mercury: The King of Queen, ma riaggiornato proprio per il ventesimo anniversario della morte di Freddie - potrebbe essere accolto con freddezza da gran parte dei fan della band, per aver rivelato i dettagli più “imbarazzanti” della condotta del loro beniamino nella vita lontana dai riflettori. Gli stessi particolari che però riusciranno estremamente utili all’autrice e alla casa editrice italiana Odoya come veicolo promozionale.
 
freddiemercury2.jpgD'altro canto, il lavoro della Jackson si può definire esaustivo perché, proprio tracciando una biografia intima del cantante, ripercorre per forza di cose l’intera avventura professionale dei Queen, dalle origini sino alla sua prematura scomparsa. In particolare, nelle trecento pagine (ricche di fotografie in bianco e nero), l’autrice si sofferma sulle donne della vita di Freddie: la madre, l’ex compagna e amica Mary Austin, principale beneficiaria dell’eredità di Freddie, l’attrice Barbara Valentin che si rivela pubblicamente per la prima volta.
 
Il ritratto che si delinea in queste pagine è quello di un uomo, che vorrebbe essere trattato da coloro che gli stanno vicino come una persona piuttosto che un divo: allo stesso tempo Mercury è così strenuamente attaccato alla propria pubblica immagine da arrivare ad adottare comportamenti e costumi estremi anche nella sfera privata, all'origine, secondo la stessa autrice, della sua prematura scomparsa.
 
Il cantante sembra aver racchiuso in sé tutti i peggiori difetti delle (rock)star anni Ottanta: divismo, egocentrismo assoluto, spasmodica ricerca dell’adulazione, arroganza ed ostentazione, distacco dalla vita “reale” e dai problemi del mondo; si concedeva stravizi, eccessi e capricci di ogni genere, mostrava un carattere irascibile e accentuato probabilmente dall’uso di stupefacenti. Insomma, il nostro Farrokh Bulsara (questo il vero nome del vocalist) è un personaggio che voleva ubriacarsi di vita ogni giorno, ogni ora, ogni istante. E ciascuna testimonianza raccolta da queste trecento pagine, pur ammettendo l’insofferenza per alcuni suoi aspetti caratteriali e comportamentali, riconosce l’immensità artistica e l’estrema professionalità di Mercury, come quella, d’altronde, degli altri musicisti Queen. Domani, quindi, ricordate di celebrarli anche voi.



Tags: anniversario, Chi vuol vivere per sempre, Freddie Mecury, Gaetano Farina, Laura Jackson, Queen, recensione,
23 Novembre 2011

Oggetto recensito:

Laura Jackson, Freddie Mercury – Chi Vuol Vivere per Sempre?, Odoya 2011, p 336, 17 euro

 

giudizio:



8.292861
Media: 8.3 (7 voti)

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