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LIBRI - NARRATIVA

Nord-Sud, sfida nel tempo

Siciliana trapiantata a Milano, Natalia Milazzo torna sul sempreverde tema del derby d'Italia tra settentrionali e meridionali. In Cannoli e Polenta ritroviamo i difetti e le differenze che ci dividono, fino a scoprire che sopra e sotto il Po sono diversi anche i "fusi orari"


di Gaetano Farina

 


Uno spassoso esercizio con connotati antropologici quello di Natalia Milazzo, mezza siciliana (d’origine, come immediatamente testimoniato dal cognome) e mezza meneghina (per motivi lavorativi), che descrive in modo temerario, ironico e in certi casi simpaticamente velenoso, i difetti di Nord e Sud, sulla scia degli ultimi film che hanno sfruttato la contrapposizione (non-violenta) fra le due culture per far cassa.
 
Già autrice del saggio umoristico Siciliani – figlio di un dio maggiore, la giornalista di stanza a Milano racconta, in 250 pagine, storie lontane e vicine, mescolate alla razionalità, al rigore, fra le nebbie delle albe padane, e all’umorismo, la svagatezza nel technicolor dei cromosomi di ogni isolano suo conterraneo. Anche il nuovo libro, nonostante i numerosi luoghi comuni (attinti in parte da una rubrica che la Milazzo tiene sulla Repubblica di Palermo), è una lettura fresca, divertente e vivace da divorare in poco tempo. 
 
Il primo derby che viene evocato è quello col tempo.  
A Milano, “città di collettiva indifferenza” come viene etichettata dall’autrice, il rapporto col tempo si può definire ossessivo: ogni attimo della vita è impegnato in un’attività che non si può rimandare. In Sicilia, all’opposto, il tempo è quasi un dettaglio, insignificante: non c’è mai fretta, tutto si può rimandare, qui si odia iniziare e si odia finire. Il traffico cittadino intenso e spesso caotico inducono il cittadino milanese a servirsi della metro o ad attraversare a piedi le varie aree pedonali chiuse al traffico; per un palermitano lasciare a casa l’auto è un abitudine bizzarra, se non disdicevole. Un pedone a Palermo ha davvero vita dura, a sbafo delle ultime mode legate alla sostenibilità e al green style.
 
La solitudine milanese è perfettamente simboleggiata dalla madonnina del duomo, una divinità posta troppo in alto, lontana e sola, quasi irraggiungibile. Al santuario di Santa Rosalia, invece, ti senti stretto in un abbraccio carico dei doni della casa santa.
Anche il famoso panettone milanese è un po’ triste nel suo color marrone bruciacchiato: non c’è paragone con quel tripudio di colori che è la cassata siciliana!



Tags: Gaetano Farina, Natalia Milazzo, Nord e Sud, recensione, Repubblica Palermo, siciliana, Siciliani – figlio di un dio maggiore,
05 Luglio 2012

Oggetto recensito:

Natalia Milazzo, Cannoli e Polenta, Dario Flaccovio editore 2012, 256 p, 16 euro

 

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