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LIBRI - NARRATIVA

Miguel Sousa Tavares, narratore di esterni

Dopo l'esordio con Equatore, bestseller e vincitore del premio Grinzane Cavour, torna lo scrittore portoghese con un romanzo autobiografico. Ma da solo il suo amore per Claudia, giovane protagonista di Nel tuo deserto, non basta a coinvolgere il lettore in un nuovo viaggio


di Alessandra Minervini


Alcuni avranno sentito parlare di Miguel Sousa Tavares, giornalista e scrittore portoghese, quando, nel 2006, vinse il Premio Grinzane Cavour nella sezione Narrativa straniera con il romanzo Equatore. Non fu tanto il premio a stupire, quanto la straordinaria vendita delle copie del romanzo che ne seguì.
 
Equatore, opera prima, era un affresco della Lisbona del primo Novecento tra la fine del colonialismo e gli interessi internazionali di stampo politico ed economico che precedettero la Prima Guerra Mondiale. Chi lo ha letto conosce la bravura di Tavares come narratore di esterni: lo scrittore descrive i luoghi tanto precisamente da farceli immaginare al di là delle apparenze. Che può essere un talento, affinato anche dalla sua esperienza giornalistica che lo ha portato, per tutta la vita, in giro per il mondo.
 
Proprio dal viaggio (ri)parte il suo terzo romanzo, di matrice autobiografica, Nel tuo deserto. E' il 1987 quando al giornalista Tavares propongono di fare un reportage nel profondo Sahara. E' questa l'occasione in cui conosce Claudia, avvenente ragazza molto più giovane di lui di cui si riscopre innamorato (facciamo invaghito, va') alla fine del loro viaggio. Un viaggio che lo ha segnato per sempre. Un'esperienza che l'autore racconta facendo leva soprattutto sulle difficoltà ambientali, le restrinzioni burocratiche e l'ostilità culturale incontrate durante il percorso. L'unica nota felice del viaggio è Claudia della quale emerge un ritratto di signora facilmente ascrivibile a metà tra la Beatrice dantesca e la Lolita di Nabokov. Neanche troppo difficile è la metafora del deserto, già più volte adottata in letteratura e nel cinema, come immagine di un cuore senza speranza, sperduto e vuoto ma che proprio il suo vuoto ne costituisce il fascino.
 
Lo stesso autore, dopo una ventina di pagine, si sente obbligato a dichiarare perché ha deciso di scrivere questa storia (brutto segno, di solito). Perché gli manca Claudia. Motivo nobile, ma non attraente per chi Claudia non la conosce e non riesce a immaginarla più di tanto dal momento che il ricordo di Tavares è ancora troppo fresco come un livido sulla faccia che crea un'attenzione solo momentanea. Lo sguardo un po' sfocato sui grandi temi che il libro vuole raccontare (amore e morte; solitudine e cambiamento) è intriso di frasi emotivamente immature. La buona volontà dell'autore non basta a coinvolgere in una storia d'amore che gli appartiene al punto da rendere questo romanzo necessario solo per chi lo ha scritto.



Tags: Alessandra Minervini, Equatore, Miguel Sousa Tavares, premio grinzane cavour,
20 Aprile 2011

Oggetto recensito:

Miguel Sousa Tavares, Nel tuo deserto, Cavallo di Ferro 2011, 112 p, euro 15

giudizio:



7.350003
Media: 7.4 (6 voti)

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