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LIBRI - SAGGISTICA

No Tifo

Il giornalista Loris Mazzetti pubblica TAV Il treno della discordia. Un libro che non prende posizione, dando la parola ai protagonisti degli opposti schieramenti, ma soprattutto a fatti e documenti. Per scegliere da che parte stare con la testa, su un argomento dovre troppi scelgono con la pancia (se non con altro)


di Gaetano Farina


Il dibattito sul TAV è sempre attuale, ogni giorno si arricchisce di nuovi elementi (anche di cronaca giudiziaria). Non tutti, però, anzi solamente pochi, hanno davvero idea di cosa si stia parlando, su cosa si stia lottando da anni. Prova a fare un po’ di chiarezza il giornalista Rai e del Fatto Quotidiano Loris Mazzetti col suo nuovo libro TAV Il Treno della discordia, edito da Aliberti, in cui riordina e rielabora la mole di materiale accumulata sull’argomento.
 
In queste oltre 150 pagine, non viene propugnata alcuna tesi a favore o contro l’opera, ma si cerca di offrire informazioni, documentazioni e, soprattutto, testimonianze dirette per poter arrivare ad un giudizio equilibrato e magari decidere da che parte stare con cognizione di causa, evitando di indossare i panni del “tifoso”. Non a caso, l’autore raccoglie in un intero capitolo gli interventi degli esponenti di qualsiasi parte politica (anche se molti non si sono sbilanciati apertamente), da Mario Monti a Beppe Grillo, da Silvio Berlusconi a Pierluigi Bersani, da Fausto Bertinotti a Mario Borghezio, da Umberto Bossi a Susanna Camusso, da Pierferdinando Casini, Sergio Chiamparino, Roberto Cota, Corrado Clini, Piero Fassino, Gianfranco Fini, Antonio Di Pietro, Luigi De Magistris, Vittorio Agnoletto, Alfonso Pecoraio Scanio, Maurizio Landini, Nichi Vendola.
 
Che vanno a formare, quindi, due fronti (contra)opposti, anche se quello a favore, almeno in campo politico, raccoglie certamente più simpatizzanti. Con in testa il parlamentare Pd Stefano Esposito, torinese, che, seppur con un lungo passato nelle fila del Pci, si è esposto più di tutti (anche fisicamente) per fare andare avanti l’opera e zittire i manifestanti, specie quelli che ritiene più violenti, che proprio non la vogliono vedere realizzata.
 
Nel lavoro di Mazzetti, tuttavia, i due interlucori principali, che concedono un’ampia intervista, sono Andrea Debernardi, rappresentante del comune di Sant’Antonio di Susa presso l’Osservatorio Torino-Lione, e Luca Mercalli, l’ormai famoso climatologo di Che tempo che fa, presidente della Società metereologica italiana, di cui lo stesso autore ammette di aver grande stima.

Sono, però, i capitoli di apertura e chiusura che riassumono meglio tutta la cronologia della vicenda e i costi che anche la cittadinanza dovrebbe sostenere per la realizzazione finale dell’opera.
Il lavoro di Mazzetti non è certo esaustivo (e forse nessuna analisi lo potrebbe essere per una questione così controversa) anche perché si affida prevalentemente ai punti di vista dei due commentatori prescelti, ma, in ogni caso, offre un prezioso contributo all’inquadramento obiettivo e super-partes del problema.


Tags: aliberti, Gaetano Farina, loris mazzetti, recensione, TAV Il Treno della discordia,
29 Novembre 2012

Oggetto recensito:

Loris Mazzetti, TAV Il Treno della discordia, Aliberti

giudizio:



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