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LIBRI PER L'ESTATE

Quello che i ciclisti non dicono

Il segreto di monsieur Taburin. Storia di un uomo e delle sue biciclette è un bel libricino illustrato. Vicenda agrodolce, narrata da Jean-Jacques Sempé, disegnatore e fumettista che pubblica su Le Monde New Yorker, con tavole delicate e incisive


di Giulia Stok


A chi non è capitato da bambino di essere un po’ più in ritardo degli altri a fare qualcosa, e provare quella vergogna profonda, lancinante, paralizzante, che solo a quell’età si prova? E, soprattutto, a chi non è capitato di essere schiacciato dal peso di un segreto, che man mano allontana perfino dalle persone più vicine? In meno di cento pagine illustrate a colori pastello, Jean-Jacques Sempé ci racconta la vicenda agrodolce di Monsieur Taburin, geniale meccanico di biciclette che non ha mai imparato a stare in sella, e del suo amico fotografo Figougne, famoso per fare ottimi ritratti, ma segretamente frustrato per non esser mai riuscito a cogliere l’Attimo.
 
Sempé, illustratore e autore di fumetti che lavora per Le Monde e il New Yorker, noto soprattutto per la serie di avventure del Piccolo Nicolas (pubblicate in Italia da Donzelli, come questo album), è bravo soprattutto nel trasmettere l’atmosfera di un luogo, nel costruire una scenografia naturale, ma anche umana e sociale, con poche pennellate più efficaci di una fotografia. E così con ironia lieve e accenti poetici ci catapulta nella provincia francese, fra la piazza paesana coperta di platani e le chiacchiere ai tavolini tondi del caffè. Un ambiente così chiuso in se stesso che il nome del macellaio ormai è usato anche per indicare il prosciutto, quello dell’ottico per gli occhiali, e ovviamente bicicletta si dice taburin e fotografia figougne.
 
I disegni non sembrano patire la piccola dimensione del tascabile, e stupisce la magistrale delicatezza con cui Sempé, in mezzo centimetro e due parole, riesce a trasmettere l’attaccamento dei proprietari alle proprie bici. Si ride molto, di fronte ai ritratti di Figougne e alla ostinata cecità della gente quando non vuole sapere, ma ogni tanto sbucano perle di saggezza (“L’arte della riservatezza l’aveva portato all’arte di far ridere, che permette di mascherare molte cose”; “gli elogi non meritati possono far male”) e un fondo amaro. Perché quest’album è sì un elogio dell’amicizia e dell’onestà, ma trasmette anche la certezza che il mondo, comprese le persone che si amano di più, può continuare per sempre a vedere di te solo quel che vuole.



Tags: disegnatore, fumetto, Giulia Stok, Il segreto di monsieur Taburin. Storia di un uomo e delle sue biciclette, Jean-Jacques Sempé, le monde, libro illustrato, New Yorker,
27 Luglio 2011

Oggetto recensito:

JEAN-JACQUES SEMPé, IL SEGRETO DI MONSIEUR TABURIN. STORIA DI UN UOMO E DELLE SUE BICICLETTE, DONZELLI 2011, P. 92, EURO 14

giudizio:



8.109
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