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LIBRI

Cicogne perbene

Col cavolo la cicogna! racconta amore e sessualità ai bambini. Con qualche omissione di troppo


di Antonella Giani


Col cavolo la cicogna! è un bel titolo. Il sottotitolo, Raccontare ai bambini tutta la verità su amore e sessualità, una grande premessa. Ma s’intende tutta, proprio tutta la verità?
Il racconto della bambina Alice nel paese oscuro dell’intimità, intervallato da filastrocche, pagine di diario e attività, è tenero e farcito di buoni principi. È un libro chiaro e sincero nelle immagini, è aggraziato. Tube di Falloppio e testicoli passano da una scheda didascalica a un fumetto con delicatezza e coerenza . Alice, bimba di nove anni, avrà finalmente un fratellino o una sorellina. È il momento buono per chiedere tutto a mamma e papà. Meraviglie del Mulino Bianco. Si sospetta qualche buon principio di troppo.
Il tentativo dei due autori, il medico Alberto Pellai e la psicopedagogista Barbara Calaba, è certamente onesto. L’introduzione dell’educazione sessuale con programmi e testi utili già a partire dalla scuola dell’infanzia è intanto una buona carta da giocare. Preparare giovani – già molto “pronti” dall’evolversi dei tempi – a una conoscenza e a un corretto “uso” della sfera sessuale ed emotiva è un’impresa coraggiosa e l’idea di questo manuale per giovani marpionotti è comunque azzeccata. Affrontare lo spinoso argomento con i bambini piccoli può risultare più semplice, agevolato da purezza e recettività superiori, ma è necessaria una visuale molto ampia, che comprenda realtà diverse. In un ambito in cui la differenza è normalità, ricordiamolo, un testo di questo genere potrebbe essere di grande aiuto a genitori e insegnanti per districarsi tra curiosità lecite e preconcetti invadenti, salvo che l’approccio sia periscopico. Salvo che.
Ci si permette dunque un consiglio: che a questo testo ne segua almeno un secondo.
Con un pizzico di cinismo, si ipotizza che il prossimo manualetto, Capre e Cavoli?, debba avere per protagonista Marco, il secondo fratellino arrivato ad Alice. Marco, nato per caso, nel marasma della separazione di mamma, frutto di un amore nuovo e magari clandestino. Marco che vuole sapere cos’è l’aborto, Marco che già lo sa che le “polluzioni” non son solo notturne, Marco che deve capire se fare l’amore significa sempre far dei bambini. Marco, che è un bambino come tanti.
Col cavolo la cicogna pecca d’anacronismo e una lieve patina di perbenismo è causa di omissioni fuori luogo e fuori tempo. La condizione di Alice, soprattutto, non corrisponde a realtà oggi comuni e il suo messaggio risulta perciò poco incisivo, statistiche alla mano.
Le affermazioni: “Ogni bambino, prima di nascere nella pancia della sua mamma prende forma nel mondo dei pensieri e delle emozioni dei suoi genitori”, oppure “Oggi avete scoperto cosa significa fare l’amore e soprattutto che ciascuno di noi è nato dall’amore speciale di due persone”, certo non riflettono o comprendono situazioni tipo: “Nooo. Sono incintaaaaa!!!” accasciata sul water con lo stick test in mano.



Tags: Antonella Giani, cicogne e cavoli, educazione sessuale,
04 Dicembre 2009

Oggetto recensito:
ALBERTO PELLAI E BARBARA CALABA, COL CAVOLO LA CICOGNA! RACCONTARE AI BAMBINI TUTTA LA VERITÀ SU AMORE E SESSUALITÀ, ERICKSON, P. 164, EURO 14
giudizio:



8.01
Media: 8 (2 voti)

Commenti

Ma com'è il fumetto che

Ma com'è il fumetto che rappresenta le tube di Falloppio?

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