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LIBRI - BAMBINI

Un lavoro da favola

C'è Nimbo il riparatore di nuvole e anche Dizzy il trovaparole. In Che Mestieri fantastici! i racconti di Massimo De Nardo e le belle illustrazioni di Tullio Pericoli si rivolgono anzitutto ai giovanissimi, a coloro cioè che se le cose continuano così dovranno "inventarsi un'occupazione" quanto prima... 


di Giuseppe Grattacaso

 


Quando piove troppo, e le campagne si inondano, o non piove affatto, e la siccità rende sterili i campi, è evidente che c'è qualcosa nella nuvole che non va. Le nuvole troppo piovose sono piene di buchi, prodotti dagli aeroplani, dai fulmini, dall'inquinamento, dal loro stesso logoramento dovuto alla vecchiaia. Le nuvole secche o eccessivamente dure invece hanno preso troppo sole e si sono asciugate. Le une e le altre bisogna che vengano riparate. E' questo il lavoro di Nimbo, che è dotato di un camion sul quale è montata una scala che può diventare altissima e che “il vento fa dondolare come fosse lo stelo di un fiore gigante”.
  
E come si fa quando non riusciamo a trovare una parola, quando l'abbiamo sulla “punta della lingua”, ma lei sembra fare di tutto per non farsi trovare? Il significato delle parole possiamo ricavarlo dal dizionario, ma è evidente che in questo caso sappiamo di cosa stiamo parlando, qual è il termine in questione. Ma se invece la parola proprio non viene e non riusciamo a trovarla? In questo caso c'è Dizzy, è il suo lavoro. Basta una telefonata, peraltro gratuita, e lui in pochi istanti ci suggerisce il vocabolo che stavamo cercando.
  
chemestieri2.jpgNimbo e Dizzy sono i protagonisti delle due favole che compongono il volume Che mestieri fantastici! di Massimo De Nardo, che si avvale dei suggestivi e affascinanti disegni di Tullio Pericoli, e di un gustoso testo introduttivo, costruito su una serie di anagrammi, di Stefano Bartezzaghi. Il libro è pubblicato dalle edizioni di Rrose Sélany, nella collana Il quaderno quadrone, inaugurata appunto con questo interessante lavoro editoriale, molto curato ed elegante. I due racconti di De Nardo, Il riparatore di nuvole e Il cercatore di parole, si rivolgono evidentemente a lettori giovanissimi, lasciando però aperto il limite d'età per quello che riguarda la fascia più adulta.
 
Con uno stile semplice e immediato, tipico delle narrazioni per bambini, l'autore si sofferma spesso a giocare con le parole e con i loro significati, chiamando dunque chi legge a seguirlo in un percorso divertente e imprevedibile, che conduce, come è giusto che sia per le favole, a una morale finale: il messaggio è puntare decisamente verso una ecologia dell'esistenza, sia essa quella più semplicemente che porta all'attenzione verso l'ambiente e i suoi equilibri, o quella che invece sottolinea l'importanza di un rapporto sereno con le parole che utilizziamo e con la cultura che esse veicolano. Dizzy del resto ama in particolare l'espressione “libertà di parola”. “Senza questa libertà – assicura il narratore – non esistono il dialogo, lo scambio di opinioni, non possiamo esprimerci, far parlare le nostre emozioni, le nostre idee”.
 
Le storie scritte da De Nardo si irrobustiscono e si accrescono grazie ai preziosi disegni di Tullio Pericoli, che vengono valorizzati anche dall'ampio formato delle pagine e dalla cura editoriale, che spesso presenta le tavole illustrate a pagina intera o doppia. De Nardo, che è il direttore della rivista Rrose, trimestrale di arte, fotografia, design, incontra Pericoli a una mostra, nemmeno a farlo apposta sulle nuvole, e gli propone di illustrare due sue racconti. Da quell'incontro è nato il libro, il cui fascino poggia sul costante equilibrio tra parola e immagine.



Tags: bambini, Che mestieri fantastici, Giuseppe Grattacaso, immagini, Massimo De Nardo, recensione, Rrose Sélavy, Tullio pericoli,
29 Luglio 2013

Oggetto recensito:

Massimo De Nardo, Che mestieri fantastici!, con disegni di Tullio Pericoli, Rrose Selavy, p 31, 12 euro

 

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