Difficile che nei pacchetti natalizi abbiate trovato certi titoli. Eppure ce ne sono vari da salvare, tra quelli usciti nell'anno appena trascorso. Ecco quattro proposte coraggiose da altrettante case editrici piccole e indipendenti: si va dalla fantascienza gay militante ai segreti dell'industria profumiera
di Giulia Stok
Illustrazione di Elide Gramegna
Quanti di voi hanno ricevuto a Natale Il cimitero di Praga? E quanti Io e te? Senza arrivare a sospettarvi cultori della lunga serie tivuculinaria di Benedetta Parodi, le classifiche parlano chiaro: sotto l’albero avete scartato più elettronica che libri, più romanzi che saggi, e più Faletti che Murgia. E, quasi sicuramente, non avete trovato nessuno dei titoli in cui si parlerà in questo articolo: o perché sono usciti con una piccola casa editrice, o perché sono opera di autori (ancora?) sconosciuti, o perché appartengono a generi molto di nicchia, o per tutte queste ragioni insieme. Tuttavia, sommandoli si ottiene una manciata abbondante di soli, e vale la pena ripescarli dal calderone del 2010 prima che si raffreddi del tutto.
Il racconto mitologico
LUIGI DE PASCALIS, IL LABIRINTO DEI SARRA, LA LEPRE EDIZIONI, P. 298, EURO 22
Bravo l’autore, e altrettanto brava la casa editrice (www.lalepreedizioni.com): con una gestione praticamente famigliare, grande cura grafica e redazionale, si propone di promuovere nomi sconosciuti e generi lontani dalle mode, per “far conoscere ai lettori nuovi orizzonti”. Ad esempio: quand’è l’ultima volta che avete sentito parlare di romanzo mitologico?
Ai piedi della Maiella una grande casa di famiglia sta per essere venduta: gli ultimi anziani discendenti si incontrano per dividersi gli arredi, mentre il più giovane, Alessandro, esplora la dimora dalle cantine alle soffitte e socializza con i servitori. La trama in sé è piuttosto debole e più che altro funge da sostegno e innesco prima ad alcuni episodi erotici, poi, soprattutto, a una serie di racconti mitologici, storie di satiri e dèi, banchetti e amori, prodigi e miserie. Il valore sta nella scrittura di De Pascalis, precisa e raffinata in ogni dettaglio, che rievoca una letteratura di altri tempi, e nella sua capacità di rendere attuali storie di un genere che sembrava finito, o destinato, al massimo, ad annegare nel fantasy. Dello stesso autore, La Lepre ha pubblicato diversi altri libri: l’ultimo è La pazzia di Dio.
La fantascienza militante gay
DANTE G. MUNAFO', OLOGRAMMA CON GATTO NERO, EDITRICE ZONA, P. 164, EURO 17
Un romanzo giallo ambientato in uno scenario da "fantascienza di prossimità" (leggi il nostro articolo): un’Italia cupa, resa ancora più inquietante dalla sua relativa vicinanza all’oggi, con i tg asserviti al potere, la coscienza delle masse resa ottusa dal consumismo, miasmi inquinanti che oscurano il cielo, e una potente omofobia diventata legge.
Il bibliotecario Rocco Billemi si sveglia di fianco al cadavere di un poliziotto accusato di violenze di piazza che, tempo prima, avevano portato alla sparizione del suo compagno. Ovviamente sospettato, Rocco cerca di difendersi e si trova a scoprire i panni sporchi della polizia. Una scrittura metaforica e violentemente satirica, con frequenti incursioni oniriche. Ma, soprattutto, militante: le tematiche gay sono molto care alla casa editrice (www.editricezona.it), che ha anche pubblicato Amori senza diritti. Storie di coppie omosessuali con figli, di Mimma Scigliano.
La biografia che non ti aspetti
JEAN-CLAUDE PERRIER, I MISTERI DI SAINT-EXUPERY, CAVALLO DI FERRO P. 160, EURO 16
“Il libro sul papà del Piccolo Principe che ha scandalizzato la Francia” recita un sottotitolo furbastro in copertina. In realtà, oltre alle sue attitudini da dongiovanni, non ci si trova granché di scandaloso. Il vero scandalo, semmai, è che esista un museo dedicato a Saint Exupéry in Giappone e non in Francia, dove gli eredi di moglie e madre si stanno ancora accapigliando per spartirsi i diritti.
Fra queste contese si è trovato a navigare l’autore (giornalista, editore e scrittore) che qui si ammira non tanto per lo stile (a tratti sciatto, di certo carente di una struttura organica) quanto per il lavoro di raccolta delle informazioni. Si scopre un Saint-Exupéry amante delle donne e pilota coraggioso, ma anche teorico dell’economia molto critico verso il capitalismo, amico di Gide e Camus. Patriota ma non gaullista, tra un incidente di volo e l’altro manca per un soffio progetti di cinema con Jean Renoir e Orson Welles, ma porta a termine un piano di attività produttiva nazionale. (www.cavallodiferro.com)
Il saggio critico-frivolo
MARIKA VECCHIATTINI, L'ARTE DEL PROFUMO. LA STORIA LA CULTURA E I DESIDERI SEGRETI SELLE ESSENZE, CASTELVECCHI, P. 222, EURO 19.50
Ecco, questo, forse, c’è qualche probabilità che l’abbiate già trovato fra i pacchi: quarta di copertina rosa e sottotitolo ammiccante, uscito strategica pre-natalizia. L’autrice del competente e influente blog Bergamotto e benzoino spara a zero sui difetti di un’industria profumiera che ha ormai stravolto la sua vocazione originaria: se si pensa che fenici, persiani ed egizi davano al profumo una valenza sacra, che orrore sapere che oggi il prezzo del flacone è determinato per il 98 % da fattori che non hanno nulla a che vedere con il contenuto della boccetta!
L’autrice, con ridondanze e un po’ di disordine, ma grande passione, ci accompagna alla scoperta dei trucchetti delle multinazionali ma anche dell’abilità degli artigiani che - a carissimo prezzo, sì, ma almeno giustificato - cercano di far rivivere quell’arte del profumo di cui per primo scrisse Teofrasto intorno al 300 a.C. (www.castelvecchieditore.com)
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Le citazioni:
Il labirinto dei Sarra: “Ormai non poteva succedere nulla più di ciò che accadde. Un giorno mi resi conto di essere diventato ombra. Non ricordo quando avvenne, ma certamente fu senza dolore e senza gioia, con la quieta tristezza delle cose che si dimenticano in un angolo nell’inutile attesa che il tempo le digerisca, riducendole in polvere.”
Ologramma con gatto nero: “Sto passando, per essere precisi, nel mandamento ristrutturato per primo e che ora, sotto il nome di Giustizia, è un polo commerciale polivalente: megastudi delle più agguerrite multinazionali, pizzerie e fast food con il cento per cento di alimenti geneticamente modificati che stanno salvando il mondo dalla biodiversità, centri educativi di orientamento ecclesiastico e governativo per i giovani italioti, ipercomputerizzate disco-palestre e istituti di ristrutturazione estetica…”.
I misteri di Saint-Exupéry: “E, in tono ancor più incisivo, parla di disoccupazione e di lavoratori immigrati in Francia, che venivano già visti come i responsabili della mancanza di posti di lavoro all’epoca in cui scriveva: ‘Non è affatto facendo morire di fame 250mila operai polacchi che si risolverà la crisi. Fosse anche perché ci sono 250mila francesi di troppo’.”
L’arte del profumo: “Solo poche persone scelgono un profumo con calma. (…) Le aziende questo lo sanno benissimo, e chiedono ai compositori che le fragranze funzionino bene sulla carta: l’importante è vendere il flacone, e se poi la fragranza indossata diventa sciatta… nessuno se ne accorgerà”
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