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LIBRI

Parenti scriventi

Che cos'hanno in comune la favola romantica di L'uomo dagli occhi danzanti e Il silenzio dell'aviatore, un'autobiografia ambientata durante la guerra civile spagnola? I rispettivi autori si chiamano Sophie Dahl e Paul Nothomb, e sono due rari casi di (buon) nepotismo letterario


di Alessandra Minervini

Paul Nothomb e Sophie Dahl


La parentela letteraria più nota nella storia resta senza dubbio quella dei Dumas. Alexander autore de Il conte di Montecristo e I tre moschettieri era il padre di Alexander (avevano perfino lo stesso nome), autore de La signora delle camelie. Da allora non si ha memoria di altre notevoli parentele letterarie. Discendenze dirette, cioè che escludono il caso dei coniugi scrittori. Due recenti uscite editoriali, però, smentiscono questa sensazione. 
 
"Credere al destino e non affidarsi mai a lui": lo dice Réaux, uno dei protagonisti del romanzo Il silenzio dell'aviatore, che in originale ha un titolo decisamente più pregnante, La rancon (il riscatto). Dentro questa frase c'è tutto il senso del romanzo, uscito di recente in Italia a sessant'anni dalla sua pubblicazione in Francia. Il silenzio dell'aviatore lo ha scritto Paul Nothomb, ex cattolico, poi comunista (“Non per ottimismo, un po' sciocco, ma per protesta. Per ansia di giustizia, per rigetto dei valori borghesi”): aviatore, antifranchista, antifascista, studioso dell'ebraismo biblico e prozio della nota scrittrice belga Amélie.
 
Una parentela che inizia e finisce con il sangue. Non c'è nulla del surrealismo dadaista di Amélie Nothomb nel romanzo del prozio. Il silenzio dell'aviatore è un'opera autobiografica molto posata, sul modello di Se questo è un uomo di Primo Levi. La vita dell'autore è la materia prima e viva di cui si nutre una narrazione (virile ma antimachista) che risente sicuramente dell'anzianità di pubblicazione ma che merita di essere letta per (ri)scoprire valori quali l'integrità umana, la fratellanza, la coerenza civile dei combattenti per una causa giusta (antifranchismo che prelude all'antifascismo). 
 
Sa di Hemingway, ma meno tormentato. E' un'altra versione, di disperante attualità, della lotta di Davide contro Golia. La storia si svolge nel mezzo di una battaglia durante la Guerra di Spagna dove un piccolo equipaggio conduce incursioni aeree contro le truppe di Francisco Franco. Un resoconto dettagliato di una guerra, prima di tutto umana, che non ha bisogno di spiegazioni: “La parola spiegazione (in guerra, ndr.) è idiota. Sarebbe il racconto di una umiliazione”.
 
Molto più evidente è, invece, la parentela d'arte nel romanzo L'uomo dagli occhi danzanti scritto da Sophie Dahl e (molto bene) illustrato da Annie Morris. Sophie, ex modella oversize (cioè con una taglia 44!), è la nipote di Roald Dahl, autore britannico ed ex aviatore, proprio come Paul Nothomb, che ha scritto capolavori per l'infanzia: I Gremlins, Fantastic Mr Fox, Matilde, Le streghe...
 
Dal nonno, Sophie ha ereditato sicuramente la leggerezza d'animo, lo spirito favolistico. Questo libro è una storia d'amore tra una ragazza romantica e sola (e sola perché romantica) e un fascinoso pittore che prima l'ama e poi la abbandona. Distrutta dal dolore, Pierre (la protagonista ha un nome da uomo perché siamo in una fiaba moderna e l'anticonformismo ci conforma) fugge via. Il lieto fine è volutamente forzato. Come nei romanzi per ragazzi di Dahl senior. E' il segno tangibile che siamo dentro una storia d'amore che non sta né in cielo né in terra. E proprio per questo motivo dobbiamo leggerla, e fingere di crederci.



Tags: Alessandra Minervini, Alexander Dumas, amélie nothomb, Fantastic Mr Fox, Il silenzio dell'aviatore, L'uomo dagli occhi danzanti, Paul Nothmb, primo Levi, Roald Dahl,
10 Novembre 2010

Oggetto recensito:

Paul Nothomb, Il silenzio dell'aviatore, Keller 2010, p. 154, euro 13,5
 
Sophie Dahl, L'uomo dagli occhi danzanti, Donzelli 2010, p. 80, euro 14

giudizio:



9
Media: 9 (3 voti)

Commenti

Gentile

Gentile Marinella, probabilmente quella che sto per scrivere è una stoica ingenuità: leggere è la più alta, forse l'unica oggi, attività libera che ci è rimasta. Io ho visto questo nei romanzi della Nothomb e non c'era assolutamente alcuna velleità definitoria. Ma solo una sensazione personale e appassionata. Contenta che ci siano diverse letture. Contenta che le piaccia la brava Nothomb. Io amo molto Freud e Marx, invece. Cordiali saluti, alessandra minervini

Io invece amo molto le

Io invece amo molto le passeggiate al tramonto e il profumo dei ranuncoli!

Ennio FF

Grazie per la risposta.

Grazie per la risposta. Rimango tuttavia perplessa ,a partire dalle definizioni degli ismi.Ora, il simbolismo,detto in volgarissimi soldoni,riconosce che dietro la realtà ce n'è un'altra molto più profonda.Mentre il surrealismo si contrappone addirittura al dadaismo(che sostiene il puro automatismo della psiche al di là di ogni riferimento ed obbligo)perchè ,al contrario,tenta di servirsi in modo scientifico della ricerca sperimentale,appoggiandosi ad altre discipline,quali psicologia,sociologia,filosofia.Non a caso i due grandi numi di Bréton,che è l'autore del Manifesto del surrealismo,sono Freud e Marx.D'altra parte,basta pensare ad autori surrealisti quali Arthaud,Aragon,Tzara,Prévert o dadaisti quali Apollinaire per avere delle difficoltà ad un qualsiasi tipo di apparentamento con la Nothomb.Comunque,mi permetto di rispondere alla lettrice Marianna che TUTTI i libri di Amélie in Francia sono pubblicati esclusivamente da Albin Michel e si trovano a bassissimo prezzo nei livres de poche(livredepoche.com) oltre che in qualsiasi grande catena italiana:Feltrinelli Fnac.Poi, certo, l'autrice è letterariamente bulimica,e quindi gli echi raccolti sono molti,ma la sua cifra non mi pare in nessun modo inquadrabile,pena forzature che ne disconoscerebbero l'originalità quasi patologica.Tre titoli per tutti,di ispirazione nettamente autobiografica:Stupeur et tremblements,Métaphysique des tubes,Le sabotage amoureux.Straordinari.E,al massimo,appunto ,metafisici nel senso di una elaborazione cerebrale e manieristica dei sentimenti che si rifà piuttosto all'omonima corrente poetica inglese del XVII,cui appartennero scrittori quali Donne e Marvel.

Grazie per la risposta.

Grazie per la risposta. Rimango tuttavia perplessa ,a partire dalle definizioni degli ismi.Ora, il simbolismo,detto in volgarissimi soldoni,riconosce che dietro la realtà ce n'è un'altra molto più profonda.Mentre il surrealismo si contrappone addirittura al dadaismo(che sostiene il puro automatismo della psiche al di là di ogni riferimento ed obbligo)perchè ,al contrario,tenta di servirsi in modo scientifico della ricerca sperimentale,appoggiandosi ad altre discipline,quali psicologia,sociologia,filosofia.Non a caso i due grandi numi di Bréton,che è l'autore del Manifesto del surrealismo,sono Freud e Marx.D'altra parte,basta pensare ad autori surrealisti quali Arthaud,Aragon,Tzara,Prévert o dadaisti quali Apollinaire per avere delle difficoltà ad un qualsiasi tipo di apparentamento con la Nothomb.Comunque,mi permetto di rispondere alla lettrice Marianna che TUTTI i libri di Amélie in Francia sono pubblicati esclusivamente da Albin Michel e si trovano a bassissimo prezzo nei livres de poche(livredepoche.com) oltre che in qualsiasi grande catena italiana:Feltrinelli Fnac.Poi, certo, l'autrice è letterariamente bulimica,e quindi gli echi raccolti sono molti,ma la sua cifra non mi pare in nessun modo inquadrabile,pena forzature che ne disconoscerebbero l'originalità quasi patologica.Tre titoli per tutti,di ispirazione nettamente autobiografica:Stupeur et tremblements,Métaphysique des tubes,Le sabotage amoureux.Straordinari.E,al massimo,appunto ,metafisici nel senso di una elaborazione cerebrale e manieristica dei sentimenti che si rifà piuttosto all'omonima corrente poetica inglese del XVII,cui appartennero scrittori quali Donne e Marvel.

Quindi, la lettura sarebbe

9

Quindi, la lettura sarebbe consigliabile in lingua?I libri si trovano in francese?Ho letto solo "Il silenzio dell'aviatore" e mi ha coinvolta molto.Non immaginavo ci fosse così tanta attenzione per questi autori.Cosa vuol dire circostanziare un concetto sulla lettura di più libri di un autore e più?Mi piacerebbe saperlo, perchè vorrei adottare qualcuno di questi testi per i miei studenti.La recensione la trovo squisita.Speriamo che imparino ad apprezzare e ad essere coinvolti da qualche novità in programma.

Mi ha allettato molto con

9

Mi ha allettato molto con questa sua recensione.Leggerò sicuramente questi libri.

Gentile Marinella, per quello

Gentile Marinella, per quello che ho letto - una decina di romanzi della Nothomb - ritengo che la sua scrittura rientri nella tradizione simbolista ( e di conseguenza dadaista - surrealista) perchè estranea a qualsiasi impegno/intento ideologico o politico, essendo questa scrittura dettata da un certo lirismo che valorizza piuttosto le sensazioni, l'intimità, l'eccezionalità del momento (cfr. "i moments of being della Woolf) anzichè la coerenza della quotidiana parabola esistenziale. Se l'obiettivo è l'interiorità, il campo di indagine migliore è rappresentato dall'inconscio, dal sogno, dalla irrazionalità che produce l'assurdo e il non-sense: tutti questi sono àmbiti privilegiati proprio dal Surrealismo e dal Dadaismo. Cordialmente, Alessandra Minervini

Leggo da sempre i libri di

Leggo da sempre i libri di Amélie Nothomb ,e in francese-quindi fedelmente-Sono rimasta colpita,nel tuo interessante articolo,dalla vena surrealista dadaista che le attribuisci.Potresti circostanziare l'affermazione?Te ne sarei grata

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