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RECENSIAMO TUTTO - FANTALEGISLAZIONE

Niente Porsche per gli evasori

Roma, gennaio 2015, Montezemolo capo del governo. Scopriamo in anteprima il Pacchetto Autoscontro, una nuova legge che vincola la possibilità di acquistare auto di lusso al livello di reddito dichiarato


di Arrigo Roveda


Nella notte di ieri ha visto a sorpresa la luce la nuova normativa sulle immatricolazioni delle autovetture, ormai meglio nota come Pacchetto Autoscontro. La nuova normativa è stata varata grazie all’accordo trasversale raggiunto da parlamentari della maggioranza e dell’opposizione, nonostante la ferma opposizione del governo guidato dal premier Luca Cordero di Montezemolo.
Il Pacchetto Autoscontro prevede, nella sostanza, forti limitazioni all’acquisto di autovetture legando il potere di acquisto alla capacità contributiva dell’acquirente. D’ora in avanti chi vorrà comprare un auto dovrà esibire al commerciante le ultime sue tre dichiarazioni dei redditi e potrà acquistare esclusivamente quelle il cui prezzo "chiavi in mano" non sia, così dispone testualmente le legge, "superiore ad un quarto del reddito medio degli ultimi tre periodi di imposta per i quali sia scaduto il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi". Il provvedimento, per evitare aggiramenti delle regole, vieta anche di detrarre dal reddito delle società i costi relativi ad autovetture di cilindrata superiore a 2.000 cc.
Esemplificando, potrà acquistare una Porsche Carrera del prezzo di euro 150.000 solo chi disporrà di un reddito medio superiore ad euro 600.000, mentre il 90% degli italiani, dichiarando un reddito inferiore a 100.000 euro, si vede preclusa la possibilità di acquistare Audi, Mercedes, Bmw ma anche il top di gamma Fiat e Lancia. Con 60.000 euro di reddito si può sognare una Mini purchè non del modello Cooper.
Il Presidente del Consiglio, appreso l’esito del voto parlamentare, ha lasciato Palazzo Chigi alquanto rabbuiato e solo in serata ha divulgato una nota con la quale manifestava "preoccupazione per l’impatto che un tale provvedimento potrà avere su un settore importante dell’economia quale quello dell’auto". Veemente è stata anche la reazione di Confindustria che, per bocca del suo presidente John Elkann, ha bollato di populismo la nuova legge, che mina alle radici l’immagine del nostro paese mortificando un settore, quello delle auto di lusso, per il quale l’Italia è famosa nel mondo.

Tutt’altra aria si respira invece tra i promotori del Pacchetto. "Il provvedimento - spiegano - è politicamente importante perché testimonia la vitalità di un parlamento che sa trovare coesioni che vanno oltre lo schieramento. Da un punto di vista fiscale, invece, consentirà in alcuni casi l’emersione di reddito sommerso. Se infatti una delle ambizioni di chi produce ingenti ricchezze è quella di poter godere dei lussi che appunto la ricchezza consente, i contribuenti non esiteranno a far emergere redditi fino ad ora sommersi per poter acquistare beni che ritengono consoni al proprio stato. Se per avventura invece essi preferissero continuare nella loro infedeltà fiscale, per lo meno i contribuenti onesti non subirebbero la beffa di veder sfrecciare accanto a loro il vicino di casa evasore alla guida della sua fuoriserie." "Quanto al possibile calo delle vendite d’auto – proseguono i promotori - è ora di dire che per ogni auto venduta è più la ricchezza consumata che quella prodotta. Le strade sono intasate e ad ogni provvedimento di incentivazione alle vendite d’auto sono dovute seguire spese per la costruzione di strade e parcheggi, ad ogni auto in più in circolazione peggiora l’efficienza dei mezzi pubblici e la qualità dell’aria. D’ora in poi si dovrà salutare con sollievo ogni dato che denunci a un calo del mercato dell’auto". "Per ciò che riguarda il lusso – replicano a Confindustria – non c’è nessuna ostilità ideologica. Si vuole solo che sia un lusso fiscalmente sostenibile, perché ogni lusso che non sia fiscalmente sostenibile non mortifica, come sostiene Elkann, l’immagine dell’Italia nel mondo, ma solo quegli Italiani che il lusso non possono permetterselo, perché esclusivamente grazie alla loro lealtà fiscale è permessa l’efficienza di scuola, sanità e giustizia. Per questo – concludono fieramente i vincitori di questa battaglia – non ci fermeremo qui, ma applicheremo gli stessi criteri a barche, immobili, orologi etc".



Tags: Arrigo Roveda, auto, confindustria, dichiarazione dei redditi, evasione fiscale, john elkann, legge, luca cordero di montezemolo, porsche,
19 Gennaio 2010

Oggetto recensito:

PACCHETTO AUTOSCONTRO

giudizio:



7.434423
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