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ARTE

In una prospettiva di spending review il museo di Ca' Pesaro punta sulla sua collezione permanente e si propone di raccontare una storia di innovazione del gusto. Si parte dal 1948, tornando a esporre le opere di Birolli, Deluigi, Santomaso e Vedova, gli astrattisti del Fronte Nuovo sgraditi al regime fascista


di Chiara Di Stefano

La piccola selezione di quattro dipinti di Renato Birolli (1905-1959), Emilio Vedova (1919-2006), Giuseppe Santomaso (1907-1990) e Mario Deluigi (1901-1978) esposta in questi giorni a Ca' Pesaro fa parte degli acquisti operati dal museo in occasione della loro esposizione alla Biennale del 1948. Il segretario generale della Biennale e commissario alle Belle Arti del Comune di allora, Rodolfo Pallucchini (Milano, 1908-1989), aveva dato luogo alla creazione di un progetto che qualificasse Ca' Pesaro come il "museo della Biennale". In questo senso le opere che per questa occasione sono
13 Marzo 2013