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MUSICA

Tre napoletani che fanno parlare (e ballare) in inglese il pubblico dello stivale. Elettronica, dub, hardcore, citazioni pop che spaziano dalla cinematografia di Tarantino agli scandali in Vaticano. Incontriamo questo strano trio durante la tournèe che li sta svelando all'Italia dell'underground


di Gabriel D'Amico

In trasferta a Firenze, si è scatenata la danza di seicento persone che prima di allora non li avevano mai nemmeno sentiti nominare. Gli Ear Injury si stanno facendo conoscere molto rapidamente nel panorama underground italiano: formatisi poco più di un anno fa, convincono per lo stile originale con cui si smarcano dalle gabbie dei ‘generi’. “Facciamo quello che ci piace, senza porci vincoli” dice Fioretti rollandosi una sigaretta “nei nostri pezzi spaziamo dall’elettronica, al dub, all’hardcore. È sicuramente una scelta poco
17 Luglio 2013