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MUSICA

Tre napoletani che fanno parlare (e ballare) in inglese il pubblico dello stivale. Elettronica, dub, hardcore, citazioni pop che spaziano dalla cinematografia di Tarantino agli scandali in Vaticano. Incontriamo questo strano trio durante la tournèe che li sta svelando all'Italia dell'underground


di Gabriel D'Amico

In trasferta a Firenze, si è scatenata la danza di seicento persone che prima di allora non li avevano mai nemmeno sentiti nominare. Gli Ear Injury si stanno facendo conoscere molto rapidamente nel panorama underground italiano: formatisi poco più di un anno fa, convincono per lo stile originale con cui si smarcano dalle gabbie dei ‘generi’. “Facciamo quello che ci piace, senza porci vincoli” dice Fioretti rollandosi una sigaretta “nei nostri pezzi spaziamo dall’elettronica, al dub, all’hardcore. È sicuramente una scelta poco
17 Luglio 2013

FILM

Un cinema pieno di spettatori con gli occhi chiusi. Con Holy Motors il regista francese, con una provocatoria dichiarazione d’intenti che ricorda Lynch, sfonda (letteralmente) la quarta parete e mostra agli altri spettatori, a noi, che è tutta illusione


di Gabriel D'Amico

Un uomo d’affari si sveglia, saluta la famiglia e va a lavoro in limousine. Lungo il percorso sbriga compravendite finanziarie, fissa appuntamenti, ci aspettiamo che giunga da un momento all’altro in un ufficio ampio e illuminato. E qui arriva la prima sorpresa: l’uomo esce dai panni dell’affarista ed entra in quelli sbrindellati di una mendicante del lungosenna. È solo la prima delle nove trasformazioni nella lunga giornata del pirandelliano protagonista, un momento assassino e un momento dopo grigio padre di famiglia, musicista, miliardario morente, mostro del
06 Giugno 2013

LIBRI - NARRATIVA

Ancora l'Inghilterra anni '80, marcia e desolata, l'altra faccia del thatcherismo. Ancora storie di eroinomani, gli stessi che abbiamo già conosciuto in Trainspotting, ritratti qualche anno prima. Irvin Welsh, con la scusa del prequel vent'anni dopo, riscrive lo stesso romanzo di sempre: prescindibile eppure irresistibile


di Gabriel D'Amico

Metto le carte sul tavolo: quando si parla di Irvine Welsh perdo molta della mia obiettività. Se un giorno pubblicassero il suo diario delle medie, io sarei in fila al day one e nel leggerlo sarei un uomo felice e appagato. Con queste premesse, potete immaginare la mia reazione nel sapere che era prevista la pubblicazione di un prequel di Trainspotting. Al pensiero di centinaia di pagine di nuove avventure del trio Rents-Franco-Sick Boy il cuore si gonfiava d’attesa. Capirete bene che era difficile ripagare degnamente le aspettative di un fan terminale. Se Skagboys ci sia riuscito
29 Maggio 2013