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E' la promessa ambiziosa di Sei gradi, un programma che vorrebbe raccontare la molteplicità di linguaggi della musica d'oggi. E invece si perde in connessioni superficiali e lungaggini aneddotiche


di Marco Dalpane

L’idea non è male, anche se non particolarmente originale. “La teoria dei sei gradi di separazione rivendica l'ipotesi secondo cui qualunque persona può essere collegata a qualunque altra attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Quarantacinque minuti per andare da Bach a Bjork in sei mosse, per attraversare mondi sonori diversissimi eppure connessi tra loro... un percorso musicale che si sviluppa in tutte le direzioni.” Così sul sito di Radio3.   Attraverso sei passaggi dunque un musicista può essere collegato
26 Maggio 2010