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LIBRI - NARRATIVA

Aspiranti nuove grandi firme e italiani troppo occupati a scrivere romanzi per leggere quelli degli altri, attenzione. Marco Rossari è uno di voi e dal suo praticantato letterario ha raccolto i racconti e le massime che vanno a comporre il suo primo libro. Il titolo, L'unico scrittore buono è quello morto, dice tutto, forse troppo.


di Giuseppe De Marco

“Io sono uno a leggere, loro sono milioni a scrivere”. Così Massimo Troisi sintetizzava il suo difficile rapporto con la lettura. E il senso era fin troppo chiaro: ma chi me lo fa fare? Già, chi ce lo fa fare? Probabilmente è la stessa cosa che si domandano gli italiani. Che, come si sa, leggono poco, pochissimo. In compenso però, anche questo è noto, scrivono tanto, tantissimo.    E cosa c’è di meno attraente per un popolo di aspiranti-scrittori/svogliati-lettori di un libro (da leggere!) sulle frustrazioni dello scrivere?
20 Aprile 2012