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LIBRI - NARRATIVA

Aspiranti nuove grandi firme e italiani troppo occupati a scrivere romanzi per leggere quelli degli altri, attenzione. Marco Rossari è uno di voi e dal suo praticantato letterario ha raccolto i racconti e le massime che vanno a comporre il suo primo libro. Il titolo, L'unico scrittore buono è quello morto, dice tutto, forse troppo.


di Giuseppe De Marco

“Io sono uno a leggere, loro sono milioni a scrivere”. Così Massimo Troisi sintetizzava il suo difficile rapporto con la lettura. E il senso era fin troppo chiaro: ma chi me lo fa fare? Già, chi ce lo fa fare? Probabilmente è la stessa cosa che si domandano gli italiani. Che, come si sa, leggono poco, pochissimo. In compenso però, anche questo è noto, scrivono tanto, tantissimo.    E cosa c’è di meno attraente per un popolo di aspiranti-scrittori/svogliati-lettori di un libro (da leggere!) sulle frustrazioni dello scrivere?
20 Aprile 2012

LIBRI - SAGGISTICA

Ne I demoni e la pasta sfoglia Michele Mari ha analizzato ossessioni e feticismi dei colleghi. Da un Dickens misantropo al sadismo di Flaubert, ecco un libro sul lato oscuro della letteratura  


di Alessandra Montrucchio

A scuola, gli scrittori non si leggono: si antologizzano, e in ordine cronologico. Vita (parecchia), pensiero (molto) e opere (pochissime) da Sao ko kelle terre fino a M'illumino d'immenso, ben che vada. Gli studenti affrontano non la letteratura, ma la sua storia; apprendono che stili e poetiche si sono evoluti nel tempo, in parallelo ai grandi eventi e alle trasformazioni sociali, come se ne dipendessero. Poi, dopo le antologie, a parlare degli scrittori arrivano gli scrittori, e di solito all'ordine cronologico ci rinunciano, trovando nuovi criteri per classificare stili e poetich
17 Novembre 2010