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LIBRI - NARRATIVA

Giovanni Battista Menzani - esordiente, architetto - è il George Saunders nostrano. Nelle tredici storie de L'odore della plastica bruciata si ritrova la schizofrenia distopica delle situazioni immaginate dallo scrittore americano: un’umanità andata alla deriva è costretta a barcamenarsi tra i bassifondi di un impero dove il consumismo e l’avidità hanno vinto definitivamente


di Giuseppe De Marco

Toh, ecco il George Saunders italiano. Per scherzo? No, seriamente. Quasi. Perché è vero che Menzani sconta il doppio handicap di essere 1) un “quasi esordiente” (all’attivo solo un paio di saggi sull’architettura contemporanea e un Dizionario biografico fantastico dei piacentini illustri) e soprattutto 2) un “quasi scrittore”, nel senso che di mestiere fa(ceva?) l’architetto. E però ce ne fossero di quasi-scrittori come lui. Che quasi-scrivendo qua e là tirano fuori dal cassetto questi tredici racconti che sono delle piccol
04 Febbraio 2014

LIBRI - SAGGISTICA

Ipnotizzati dalla tecnologia e perennemente supini su letti e giacigli. Sono i figli di oggi, così incomprensibili per i padri: sono Gli sdraiati, appunto, secondo Michele Serra. Che affronta uno dei temi più affascinanti e più difficili nell'unico modo possibile: partendo da se stesso


di Giuseppe De Marco

Padri e figli. Scusate se è poco. Un argomento nella top five delle principali questioni che ambasciano l’umanità, probabilmente a far data dalla prima alba in cui un giovane primitivo ha trovato sbarrato l’ingresso della caverna di ritorno da una notte brava a caccia di mammuth. Una classifica, beninteso, che vede la presenza di diverse altre quisquilie tipo l’amore, la vita, la morte, il potere.   Ma il tema generazionale è forse il solo capace di racchiuderle tutte in una botta sola. Si perché a parlare del rapporto genitori/figli (dovero
19 Dicembre 2013

LIBRI - SAGGISTICA

Il sociologo e scrittore mette alla berlina colleghi romanzieri di ogni specie, dai campioni di vendite agli improvvisati giù fino a quelli incensati da premi e targhe di sorta. L'importo della ferita e altre storie va a caccia del refuso ma quasi sempre si trova di fronte un errore "di sistema". Ma questa censura da penna rossa serve davvero?


di Giuseppe De Marco

Alzi la mano chi leggendo un libro non si é mai imbattuto in un refuso, un errore o anche uno strafalcione di quelli seri. E la tenga alzata chi, di fronte allo sfondone, non abbia provato un mix di offeso risentimento (uno Scrittore che non sa scrivere?) e malcelato compiacimento per aver scoperto l'inghippo (sono dunque più bravo dello Scrittore?). Bene. Giù le mani adesso, perché serviranno ad aprire questo libro di Pippo Russo, sociologo e scrittore anch'egli, che di sfondoni, refusi e affini è diventato una sorta di collezionista.    Gi&ag
19 Settembre 2013

LIBRI - NARRATIVA

... di caffè: si chiama così uno dei blog più seguiti tra quelli che parlano di letteratura. E ora la sua titolare Noemi Cuffia inizia anche a scriverli, i libri. Il metodo della bomba atomica sembra un romanzo d'amore. E forse lo è, ma è anche molto altro


di Giuseppe De Marco

Sebbene da oggi le toccherà fare i conti con la nuova etichetta di “scrittrice”, Noemi Cuffia, classe 1980, nella vita fa, principalmente, la blogger. Cioè una di quelle attività di fronte alle quali oggi in Italia ci si sente di solito rispondere: “Ah, no, io intendevo cosa fai per lavoro”. E questo nonostante il suo blog Tazzina-di-caffè, sia considerato uno dei più “influenti” (qualunque cosa possa significare) nel panorama letterario italiano. Perché poi, dio la perdoni, il blog in questione è addirittura
27 Giugno 2013

LIBRI - NARRATIVA

Il titolo, surreale quanto basta, dice molto. Un vampiro tra i limoni raccoglie i racconti della giovane e già affermata scrittrice americana. Nelle sue storie immaginazione e realtà si fondono e si confondono, e la lezione dei grandi maestri, come Stephen King e Italo Calvino, è rielaborata fino a creare uno stile originale


di Giuseppe De Marco

Anzitutto è bene chiarire, a dispetto del titolo e a beneficio di quanti si fossero persi i primi libri di questa giovane prodigio di Miami (finalista Pulitzer a soli 30 anni), che siamo lontani dalle saghe vampiresche che hanno impazzato tra gli scaffali per un paio di stagioni. Sebbene il vampiro in questione (che dà il titolo al primo racconto di questa raccolta) sia in effetti proprio un vampiro in carne e ossa e non, che so, una metafora dei tempi che corrono. Anche se poi, a pensarci bene, forse invece potrebbe essere vero proprio l’opposto. Perché i racc
23 Maggio 2013

LIBRI - NARRATIVA

Londra anni '70: nel bel mezzo della guerra fredda la giovane e bella Serena Frome viene incaricata di sedurre e ingannare uno scrittore squattrinato per conto dell'MI5. Ian McEwan torna con un romanzo che è storico, spionistico e romantico in una volta sola


di Giuseppe De Marco

Nella difficile vita del lettore (difficile, sì. Selezionare un libro che meriti il tempo speso a leggerlo, tra i milioni di testi in circolazione, non è forse un’attività di tutto rispetto?) non capita spesso di venire incoraggiati quasi simultaneamente, da fonti diverse e lontanissime tra loro, alla lettura di tre libri: una struggente storia d’amore, un’avvincente spy story e un genuino spaccato sulla Guerra fredda nell’Inghilterra degli anni ’70. E visto che i tre libri in questione sono in realtà uno soltanto, ce n’&egra
24 Aprile 2013

LIBRI - SAGGISTICA

I giovani italiani sono mammoni, si sa, e non combinano nulla fino ai trent'anni. Colpa dei genitori, e non solo delle mamme. Antonio Polito, ex direttore del Riformista e ora editorialista del Corriere, scrive Contro i papà per denunciare il fenomeno del padre ridotto a babysitter. Ma è davvero questa l'origine di tutti i problemi?


di Giuseppe De Marco

“Oddio e adesso cos’altro avremo combinato?”, viene subito da pensare leggendo il titolo dell’ultimo libro di Antonio Polito. Perché, diciamolo, non è che sia proprio un momento d’oro per i maschietti dei giorni nostri. Se si escludono i paesi arabi, il sollevamento pesi e il Parlamento italiano, il sesso maschile ha smesso da un bel po’ di esercitare il proprio dominio incontrastato su chicchessia.   E dunque, verrebbe da dire, non ci toccate anche il ruolo di padri! Ché se fragili e goffi siamo almeno lasciatecelo fare con
07 Febbraio 2013

LIBRI

Stanchi delle classifiche di fine anno? Non ne potete più dei siti che vi propinano le migliori opere del 2012? Giudizio Universale guarda avanti: in esclusiva per voi ecco le migliori opere dell'anno prossimo! Capolavori che non sono stati scritti, e che non lo saranno mai: li hanno immaginati i nostri recensori di fiducia. Perché il meglio, come sempre, deve ancora venire

di Giuseppe De Marco, Giuseppe Grattacaso, Stefano Nicosia, Dario De Marco

NARRATIVA Dave Eggers, Garage Inc., Mondadori Nell’America del 2184 tutto sembra già essere stato detto, fatto scritto e pensato. Guerre, rivoluzioni, distruzioni planetarie e ricostruzioni ipernew-age. Da questo stato di “torpore globale post coitale” sono però estranei i giovani Carl Kovalistan e MaryAnn Cherry, decisi a rimettere in moto l’anima assonnata del loro villaggio (le città non esistono più). Per farlo, decidono di ripartire proprio da quello che in tempi antichi era stato uno dei simboli dell’intraprendenza giovanile ma
20 Dicembre 2012

LIBRI - NARRATIVA

Come molti dei suoi illustri colleghi, da Jonathan Franzen a David Foster Wallace, Rick si è dato una missione letteraria, quella di descrivere al mondo gli Stati Uniti di oggi. Lo fa anche nel suo ultimo libro, Le quattro dita della morte, che da un canovaccio di fantascienza da serie b tira fuori un grandguignol apocalittico


di Giuseppe De Marco

È una cosa che lui non ammetterebbe mai, visto che è un tipo decisamente intellettuale, ma la verità è che Rick Moody appartiene a quel manipolo di scrittori che al momento hanno saldamente in mano il timone della letteratura americana. O almeno di quel filone, che in realtà ormai è quasi mainstream, che si potrebbe definire post-moderno (o post-post-moderno) se questo genere di etichette avesse ancora un senso.   Si tratta di ragazzotti (beh, insomma, ormai intorno ai cinquanta) del calibro di Jeffrey Eugenides o Jonathan Franzen, oltre al perenn
06 Dicembre 2012

LIBRI - NARRATIVA

I Capelli blu del titolo sono quelli della ragazza senza vita che il protagonista Jilium trova distesa di fronte a casa sua. Parte di qui un noir a tinte surreali, dove il vero si confonde con l'immaginato e quasi nulla è come sembra a una prima lettura. Un esordio "a doppio fondo"


di Giuseppe De Marco

Un primo romanzo è, per definizione, un’opera acerba. Tutt’al più ricca di potenzialità, a volta latenti. In alcuni casi il potenziale si avverte con maggiore intensità. Qualche volta colpisce in modo inaspettato. Raramente, ti stende.   Stop. Siete arrivati.   Di Valerio Nardone, livornese classe 77, il lettore medio saprà poco. A meno che non sia un appassionato di poesia spagnola o un ammiratore del poeta Mario Luzi, di cui Nardoni è stato collaboratore. Sì perché il nostro, critico e traduttore, è anche, D
15 Novembre 2012

LIBRI - NARRATIVA

"Uno scrittore prestato al tennis" secondo Italo Calvino, un "dottor Divago" per il suo compagno di telecronache Rino Tommasi. Gianni Clerici, da tempo aristocratica voce narrante delle partite su terra rossa e prati, parla di opposizione al Fascismo e alla prigionia nel suo nuovo Australia Felix. Con il solito tocco (fin troppo) leggero


di Giuseppe De Marco

“Se leggete Clerici non saprete mai quello che è successo ma lui vi dirà perché”. Così Rino Tommasi sintetizza il meraviglioso mondo del “vecchio scriba” del tennis, con il quale ha formato per anni un insuperato duo di commentatori tv la cui fama e popolarità ha letteralmente varcato gli oceani, tanto da scomodare il prestigioso New York Times, che anni fa dedicò loro un pezzo divertito e celebrativo.   Chiunque avesse avuto la fortuna di vedersi riconosciuto come uno dei più apprezzati commentatori sportivi in circ
06 Luglio 2012

LIBRI - NARRATIVA

Un Gesù tutto musica e marijuana e un Padreterno in vacanza sono i protagonisti del nuovo romanzo dello scozzese John Niven, A volte ritorno. Da uno spunto non inedito, una storia buonista e un poco manichea che però, incredibilmente, funziona. Un miracolo?


di Giuseppe De Marco

Prendiamo, diciamo, un Kurt Cobain dei tempi andati. Mettiamogli uno sguardo magnetico e accattivante al posto di quello appannato dalle droghe e un bel sorriso smagliante. Diamo una pulita ai capelli ma lasciamo il look hippy/grunge. Miglioriamo infine (di parecchio) le doti vocali e la dimestichezza con la chitarra. E abbiamo il personaggio.   Adesso dobbiamo solo inserirlo nel contesto giusto. Per esempio un bell’X Factor americano, solo moltiplicato per mille in termini di squallore iper commerciale, nonché di audience e annesse folle in delirio. Ora seguiamo lo strabili
21 Giugno 2012

LIBRI - NARRATIVA

Sono "color nostalgia" i nuovi scritti di Francesco Guccini, come le stoviglie di una sua vecchia canzone, di quelle che ormai non scrive da un pezzo. Dizionario delle cose perdute è l'ultima fatica, solo letteraria, a suo nome: una collezione di cartoline ingiallite e di racconti da bei tempi andati


di Giuseppe De Marco

L’ispirazione è come il coraggio di don Abbondio: se uno non ce l’ha, non ce l’ha. E finché capita di perderla ad un manovale, un impiegato o un vigile urbano, pazienza. Ma se a smarrirla è un artista (o addirittura un Artista) allora i casi sono due. O si fa finta di niente e si va avanti all’infinito a replicare le stesse cose (ed è la strada di gran lunga più seguita) oppure si appendono gli strumenti al chiodo e si attende placidi il maturare degli eventi.   Francesco Guccini ha tante qualità, non ultima quella di esser
18 Maggio 2012

LIBRI - NARRATIVA

Aspiranti nuove grandi firme e italiani troppo occupati a scrivere romanzi per leggere quelli degli altri, attenzione. Marco Rossari è uno di voi e dal suo praticantato letterario ha raccolto i racconti e le massime che vanno a comporre il suo primo libro. Il titolo, L'unico scrittore buono è quello morto, dice tutto, forse troppo.


di Giuseppe De Marco

“Io sono uno a leggere, loro sono milioni a scrivere”. Così Massimo Troisi sintetizzava il suo difficile rapporto con la lettura. E il senso era fin troppo chiaro: ma chi me lo fa fare? Già, chi ce lo fa fare? Probabilmente è la stessa cosa che si domandano gli italiani. Che, come si sa, leggono poco, pochissimo. In compenso però, anche questo è noto, scrivono tanto, tantissimo.    E cosa c’è di meno attraente per un popolo di aspiranti-scrittori/svogliati-lettori di un libro (da leggere!) sulle frustrazioni dello scrivere?
20 Aprile 2012

LIBRI MUSICALI

Un'antologia di musicisti su carta: si chiama Cosa volete sentire ed è pubblicata da Minimum fax. I nomi più o meno giovani della scena alternativa e della nuova canzone d'autore italiana che una volta tanto mollano la chitarra e impugnano la penna per buttare giù i propri "appunti dall'underground"


di Giuseppe De Marco

Se parliamo di canzone italiana, e ci concediamo un approccio comodamente nostalgico, verrebbe la tentazione di affermare che in proporzione all’aumento della complessità della struttura musicale (in termini di tecnologia, non certo di creatività) sia andata scemando l’intensità del racconto in versi. Che è sempre stata l’anima vera della canzone d’autore.   Ma alle facili tentazioni, si sa, è bene resistere. E infatti quanto appena affermato viene smentito dall’esistenza di un binario sotterraneo, misconosciuto e oscuro dov
30 Marzo 2012