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FILM

Torna il cantore della (pre)adolescenza del cinema indipendente americano. Due dodicenni soli in Moonrise Kingdom scappano insieme, inseguiti da scout e famigliari. Temi e volti ricorrenti della cinematografia andersoniana hanno un po' di magia in meno, in una sceneggiatura studiata fin troppo a tavolino


di Marinella Doriguzzi Bozzo

"La poesia non deve necessariamente fare rima, ma deve essere creativa" comunica lui dodicenne a lei dodicenne. Peccato che Wes Anderson (specialista in famiglie bizzarre e in personaggi borderline) di rime cerchi di azzeccarne fin troppe,e alla luce di una inventività talmente intellettualizzata da perdere per strada la sua freschezza emotiva.   L'ambientazione che già tanti accordi armoniosi aggiungeva a i Tenenbaum (2001) anche qui è a tratti magnifica, e prova con successo a coniugare gli spaccati verticali tipici delle case di bambole con una sorta
17 Dicembre 2012