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FILM

Messo da parte il cliché della commedia, il regista di Ovosodo si addentra in un'Italia fallita, finanziariamente e non solo. Il capitale umano ha un'ottimo cast e qualche veniale difetto


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Sorvoleremmo volentieri sui convenevoli di ordinaria attualità, tipo "Virzì chi?" o "Brianza buona / Brianza cattiva" se a quest'ultimo becero dibattito cronachistico non si attagliasse perfettamente una delle frasi emblematiche del film: "Avete scommesso sulla rovina di questo paese e avete vinto". Naturalmente riferita a indebite speculazioni finanziarie sul denaro mediante il denaro, ma utilizzabile anche per l'unico elemento che sembra capace di catalizzare nei secoli l'interesse patrio non di una comunità storico-geografica di singo
24 Gennaio 2014

FILM

... non ci sono più. In American hustle niente è come sembra: David O. Russell torna a dirigere una squadra di attori fenomenali, per un intrigo in stile La stangata, che però non ha tutti gli elementi al posto giusto


di Marinella Doriguzzi Bozzo

New York, Hotel Plaza, 1978: in una delle tante suite esclusive ma frequentate da tutti, un   trippone che dovrebbe avere l'incubo degli addominali si preoccupa invece della propria carenza di capelli ed elabora una complessa pettinatura posticcia riportata incollata cotonata laccata, prima di irrompere nel mezzo di un'astrusa scena di corruzione a più interpreti... e il tema è dato: una onnipresente mania tricologica (probabilmente sponsorizzato da L'Oreal) si incarica di sottolineare che niente è come sembra, mentre il riavvolgimento temporale della pellicola r
10 Gennaio 2014

FILM

Due attori anziani, uno di successo ma commerciale e uno di prestigio ma povero, si ritrovano e si sfidano attorno a una riedizione de Il misantropo. Così Philippe Le Guay confeziona una commedia intelligente ma non dirompente, e briosa senza essere fulminante come poteva


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ci sono amicizie o sodalizi ambigui che sono come la ribollita o il cacciucco: passano gli anni e, al di là dei tempi della digestione, mantengono un retrogusto di cavolo nero o la minaccia di una sempre possibile lisca... dunque, mettetevi comodi, anzi comodissimi, e preparatevi ad assaggiare lo strano binomio di due attori che si sono conosciuti e frequentati in altre epoche. Uno (Lambert Wilson) ancora fatuamente piacente, conto in banca rimpinguato da serie televisive mediocri, con ambizioni di riscatto; l'altro (Fabrice Luchini) più povero ma più blasonato, ritirato o
17 Dicembre 2013

FILM

In India funziona da più di un secolo un sistema che porta ai mariti in ufficio il pranzo cucinato dalle mogli. Ma in The Lunchbox un errore di consegna metta in contatto due sconosciuti: sotto la sapiente mano di Ritesh Batra nasce una storia delicata e molto più credibile delle nostre


di Marinella Doriguzzi Bozzo

India, 1880: viene introdotto il Dabbawala System, servizio di ristorazione che ancora oggi si incarica di portare il pranzo cucinato dalle donne sul posto di lavoro dei loro uomini, facendo viaggiare nel più variopinto e accidentato dei modi il cosiddetto tiffin, specie di pietanziera tubolare a scomparti impilati l'uno sull'altro; rifocillati i destinatari, il tiffin vuoto viene riportato a domicilio, per essere riprelevato il mattino dopo, e così via nel tempo, grazie all'uso intensivo di manodopera a bassissimo costo. Famoso per la sua quasi miracolosa sicurezza, il sistema
10 Dicembre 2013

LIBRI - NARRATIVA

I protagonisti de L'eroe discreto, ultimo romanzo del Nobel peruviano, oppongono entrambi un rifiuto, come lo scrivano Bartleby. Solo che le loro motivazioni sono esplicite e moralmente condivisibili. Ma le storie sono magistralmente intrecciate dall'autore, e i colpi di scena sempre in agguato


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ci sono romanzi come giardini all'inglese, in cui gli elementi naturali e quelli artificiali concorrono a non irregimentare lo spazio: l'intervento dell'uomo è teso a domare, reinventandolo ed enfatizzandolo, il carattere selvaggiamente casuale della natura. Vi si passeggia sperdendosi in un tempo indefinito,che allarga l'interazione fra il luogo e il lettore, consentendogli di strappare un fiore o di impadronirsi di un ramo per innestarlo altrove. Ci sono romanzi che, viceversa, sono elaborati come giardini all'italiana, in cui il ritaglio dei pieni impedisce ogni intrusione est
19 Novembre 2013

FILM

E prostituta. Non tanto per soldi o per altri obiettivi materiali, ma per prendere distanza dal mondo degli adulti. François Ozon parte da Rimbaud ("Non si può essere seri a diciassette anni") e arriva a una riflessione su amore e sesso che va ben al di là delle chiacchiere sugli ultimi casi di cronaca


di Marinella Doriguzzi Bozzo

In Guerra e pace, il principe Andreij incontra Natasha, e le offre la più bella dichiarazione amorosa della  letteratura: "Vi ho amata dal primo momento che vi ho vista. Posso sperare?". Non le chiede cioè una risposta, bensì il tempo di potersi pensare reciprocamente, in modo che il contatto diventi  attesa, promessa, speranza, cristallizzazione di quei magmi affini su cui fondare l'amore, fenomeno chimico e mentale che quasi mai può verificarsi se il decorso della conoscenza e poi dell'intimità si riduce a occasione o a momento. Mutato i
11 Novembre 2013

FILM

E' ormai un veterano del botteghino (che puntualmente sbanca). Zalone, che con Sole a catinelle è al suo terzo film, ha il pregio far ridere senza nascondere il passare degli anni. E addirittura proponendo implicitamente una tesi opposta a quella di un certo Milan Kundera


di Marinella Doriguzzi Bozzo

In questo ventennio italiano in cui l'oggi è identico al giorno prima come al giorno dopo, si annida la trappola sospesa di una cronaca che non riesce a farsi storia, secondo un presente sempre uguale che tuttavia non ci impedisce - beffa aggiuntiva - di invecchiare sterilmente. A differenza delle maschere della commedia dell'arte che mettono in scena tipi e stili codificati, perciò immarcescibili come tutti gli assiomi esemplificativi rappresi nel tempo. Premessa forse un po' pomposa, utile tuttavia a recensire diversamente Sole a catinelle, terza fatica cinematografica di
04 Novembre 2013

FILM

Il regista di Cous cous e Venere nera torna con La vita di Adele, trionfatore a Cannes. Ma né i riferimenti letterari, né le scene esplicite di sesso saffico riescono a rendere un capolavoro questa pellicola molto lunga, e ancora più lenta


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Una delle caratteristiche ricorrenti della sempre pregevole filmografia di Kechiche risiede nella  lunghezza: a suo modo ancora concisa nell'adattarsi all'età umoralmente contratta o dilatata della preadolescenza (La schivata, 2003); venata di indugi quasi mitologi nei confronti di una quotidianità esotica (Cous cous - 2007); ridondante nelle sottolineature insistite di un commovente percorso di triviale annientamento (Venere nera - 2010); esasperatamente e inutilmente smisurata in La vita di Adele. Dove si ritorna in qualche modo a La schivata per almeno tre motivi: la prem
28 Ottobre 2013

FILM

E' la protagonista dell'omonimo film di Sebastian Lelio: una donna attempata ma con ancora tanta voglia di vivere. Torna di moda il cinema verità?


di Marinella Doriguzzi Bozzo

C'era una volta in Francia - primi anni sessanta - il sociologo Edgar Morin che coniò il titola di cinema verità riferendosi a quelle pellicole capaci di "superare l'opposizione fra cinema romanzesco e cinema documentaristico, vere come un documentario... ma con il contenuto romanzesco di una vita soggettiva". Tralasciamo l'evoluzione successiva della teoria e i suoi prodotti - spesso di tipo "militante" - con la macchina da presa a spalla in cerca di una realtà da provocare, e ricordiamo che c'era un'altra volta in cui si definiva l'adolescenza
18 Ottobre 2013

LIBRI - AUTORI

Che cos'hanno in comune un professore scampato ad una strage, una Venezia distopica, un'esistenza salvata quasi in extremis dalla paternità? In occasione del suo ultimo libro, Il padre infedele, viaggio a tutto tondo nei temi di uno scrittore che riesce a far riflettere e intrattenere


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Approfittiamo dell'uscita del temerario e riuscitissimo romanzo Il padre infedele per tentare un profilo di Antonio Scurati, raccomandando caldamente la lettura sia dell'ultimo titolo che degli altri suoi libri.   Ci sono scrittori che si incontrano, e dall'incontro possono scaturire rapporti imprevedibili di poche ore o intermittenze variabili che durano una vita. Altri che si ri-conoscono, così da indossarli come quei vecchi maglioni irrinunciabili, fodere familiari di pori e di respiri. Per noi Scurati è appartenuto da subito alla seconda categoria, ed è difficile
14 Ottobre 2013

FILM

Sarà anche tratto da una storia vera, ma Bling Ring, l'ultimo film della star Sofia non fa che mostrare sempre la stessa scena, dello stesso improbabile furto a casa di una celebrity. Eppure potevano esserci altre soluzioni...


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Argomento del progetto: alcuni  adolescenti dell'upper class di Los Angeles visitano le case delle  celebrities per impadronirsi di beni di lusso che fanno tendenza, sia a scopo di utilizzo personale che di smercio, procurandosi con  il ricavato lo stesso luccichio degli oggetti che rubano.   Avvertenza:quando un'operazione artistica si sbraccia a ricordare che i fatti narrati appartengono alla cronaca, probabilmente sottintende che la verità è più apprezzabile o più forte  della finzione, e quindi occorre dedicare una particolare att
07 Ottobre 2013

FILM

Un ritrovo per uomini omosessuali, svestiti e solitari, attorno alle rive di un placido specchio d'acqua. Due di loro si incontrano e si innamorano, ma uno ha già visto troppo. Ne Lo sconosciuto del lago il regista francese doppia lo sguardo dello spettatore e compone il proprio stile come un vojeur privo di malizia


di Marinella Doriguzzi Bozzo

L'unità di tempo, di luogo e di azione è addirittura esasperata, secondo la canonizzazione aristotelica che esclude ogni atto che non si svolga direttamente sulla scena: un lago anonimo di un'estate scialba, connotata più dalla sospensione del lavoro che non dalla veste della natura; una battigia di sassi che costringe uomini discinti a dotarsi almeno delle scarpe; un bosco che un non botanico definirebbe erratamente "di ligustri", solo per approfittare del suono ispido del termine; un parcheggio fra gli alberi e la sabbia a cui si approssimano automobili
30 Settembre 2013

FILM

Quest'anno per la prima volta il Festival di Venezia ha ammesso in concorso le opere non di finzione. E immediatamente ne ha premiata una: Sacro GRA, frutto del lungo lavoro di Gianfranco Rosi attorno al raccordo anulare di Roma. Passata l'euforia del trionfo, ci chiediamo: questo film, fatto di personaggi più o meno originali, di storie più o meno compiute, funziona davvero?


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La definizione dei generi artistici inizia nell'antichità, così come antico è il concetto della loro contaminazione, che comunque ha subito un'enfatica e ormai quasi obbligatoria accelerazione in epoca moderna e post-moderna. Tuttavia, nella fattispecie filmica, e nonostante la definizione della FIAF (Féderation internationale des archives du film, che indica come opera cinematografica "ogni registrazione di immagini in movimento su qualsiasi supporto esistente") si è fatta a lungo una netta distinzione ufficiale fra opere di finzione e documentari
24 Settembre 2013

FILM

L'omaggio di un maestro del cinema italiano a un altro grande collega, amico, compagno di strada. Che strano chiamarsi Federico ripercorre e in parte ricostruisce i luoghi e la carriera di Fellini, dal cui celebre immaginario onirico l'autore di Una giornata particolare si trova quasi sopraffatto...


di Marinella Doriguzzi Bozzo

"Giungono mille cose essenziali. Son ritornelli di ritornelli. Fra i giunchi e la sera tarda, che strano chiamarmi Federico"; così Garcia Lorca nella poesia In altro modo, tradotta da Carlo Bo, che continua ad essere il suo migliore interprete in lingua italiana. E "un altro modo" è appunto quello escogitato da Scola per tentare di ripercorrere la vita e le opere di Federico Fellini nel ventennale della sua morte, a metà fra l'omaggio, il documentario e la ricostruzione per immagini e ambienti, con spezzoni d'epoca e scene affidate ai teatri
16 Settembre 2013

FILM

E' Antonio Albanese nell'ultimo film di Gianni Amelio, super precario dei nostri giorni che passa da un lavoro all'altro nel giro di poche ore: attacchino di manifesti, pulitore di stadi, etichettatore di libri, squamatore di pesci, lustratore di bare... Ma tante storie non fanno una storia, e così a differenza del mitico giornaletto la pellicola rimane quasi priva di trama, e di coinvolgimento


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Molti conoscono i numeri terroristici della disoccupazione giovanile e non giovanile, e chi non li ha in mente pensi al peggio, e si approssimerà per difetto. La premessa dovrebbe far pensare a un film sulla cruda attualità odierna, e l'ambientazione, con una Milano più di sotterranei catacombali che di esterni, potrebbe avvalorare l'ipotesi. Invece Gianni Amelio ibrida la realtà con un copione zoppicante che mette in scena una sorta di umile reietto dei giorni nostri, così buono, disponibile e arrendevole da sfiorare l'idiozia o la deriva sociale, senza pera
09 Settembre 2013