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FILM

Le mamme stanno bene

Una coppia di donne e due figli formano una felice famiglia alternativa, ma l'arrivo del padre biologico sconvolgerà tutti gli equilibri. Commedia progressista di Lisa Cholodenko, I ragazzi stanno bene funziona grazie a due protagoniste, Annette Bening e Julianne Moore, mature ma in ottima forma. 


di Sandra Petrignani

 


Film di sceneggiatura sulle complicazioni del rapporto coniugale, quando il sesso non è più fantastico come all’inizio e un terzo incomodo viene a turbare la routine. A rendere nuova la trama c’è il non secondario particolare che la coppia è lesbica e i due figli, Laser e Joni, un maschio e una femmina, partorito ognuno da una delle due mamme, Nic e Jules (Annette Bening e Julianne Moore) derivano da un donatore di seme (Mark Ruffalo), lo stesso in entrambi i casi. 
 
La vicenda diventa difficile da gestire quando i ragazzi, che "stanno benissimo", cercano e trovano il padre biologico, il quale, essendo un seduttore a 360 gradi, conquista Laser e Joni (il giovanissimo Josh Hutcherson e la deliziosa Mia Wasikowska) e si mette subito a fare la corte a Jules. La tresca viene scoperta da Nic, la famiglia rischia il crollo e i ragazzi non stanno più tanto bene, ma soprattutto le mamme.
 
Con dialoghi molto naturali, situazioni divertenti e scorrevoli, attrici da Oscar (soprattutto Bening che infatti è stata candidata e ha già vinto un Golden Globe come migliore protagonista) il film lascia pochi meriti alla regista, Lisa Cholodenko, che si è limitata a rispettare la sceneggiatura scritta da lei stessa con Stuart Blumberg. Ma è evidente che le premeva dimostrare, lei lesbica dichiarata, quanto le famiglie gay (almeno quelle al femminile) sono identiche se non migliori di quelle etero, franche, allegre e responsabili. 
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Le due mamme del film hanno con i figli, e rispetto alle possibili infedeltà, gli stessi problemi, ma proprio identici, delle famiglie cosiddette normali (i ruoli maschile/femminile sono abbastanza distinti, ma sanno anche mescolarsi fra la casalinga Moore e il medico Bening). Forse questo eccesso di normalità suona ideologico e toglie mordente all’intreccio. Ma ci si diverte, ci si commuove, si riflette. Si può anche non chiedere di più a una storia per lo schermo che si gode soprattutto nei dettagli, nella quotidianità dei personaggi: quando sono a tavola, quando si strapazzano, quando cedono alle tentazioni, quando soffrono.
 
Ho visto il film insieme a due amiche e il giochino è stato: tu chi preferisci, Moore o Bening? Io ho risposto Bening: è sempre più attraente, l’età ha scritto sul suo visetto troppo tondo i sentimenti che le mancavano. Moore ha troppe lentiggini per i miei gusti, ma sono strepitose tutte e due, e ci si chiede: quali attrici nel cinema italiano avrebbero potuto recitare questi due ruoli? Imparate a invecchiare, ragazze, imparate.



Tags: Annette Being, I ragazzi stanno bene, Julianne Moore, Lisa Cholodenko, Sandra Petrignani, Stuart Blumberg,
09 Marzo 2011

Oggetto recensito:

I ragazzi stanno bene, Lisa Cholodenko, USA 2010, 104 m

 

giudizio:



5.04
Media: 5 (2 voti)

Commenti

L'ho visto in una anteprima,

L'ho visto in una anteprima, in originale, e ne ho ricavato l'impressione che sia un film profondamente familista. Per fare accettare al grande pubblico le famiglie omosessuali, esalta "la famiglia" purchessia, tra l'altro con ruoli parecchio definiti (il medico, più mascolina, e la "casalinga disperata"). Un discorso che a me è sembrato fastidioso e davvero troppo "di destra".

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