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FILM

Questo non è Burlesque

Si fronteggiano due primedonne: Cher e Christina Aguilera. Ma le due dive si limitano ad esibire una sequenza di kitsch e luoghi comuni. E il film di Steve Antin ha poco a che fare con il fenomeno del momento, un movimento ironico e per niente maschilista


di Alessandra Minervini

 


Burlesque di Steve Antin, ex attore che ha all'attivo un film da regista, Prigione di vetro 2 (?!), è una rilettura della favola della ragazza di campagna Alice, detta Ali (Christina Aguilera), che un bel giorno stanca della vita di provincia si trasferisce nella città alfa: Los Angeles. Appena arrivata, viene assunta come cameriera del Burlesque Lounge, un postribolo in decadenza gestito dalla madre badessa Tess (Cher). Qui viene accolta con benevolenza solo dal fedele assistente di Tess, Marcus (Stanley Tucci, nello stesso ruolo che interpretava ne Il diavolo veste Prada) che le dice: "Benvenuta nel paese delle meraviglie!" Come se l'associazione Ali/Alice fosse un'ostica metafora degna di essere sottolineata.
 
BURLE ORIZZO.jpgAli - guarda caso - da grande vuole diventare una star. Il lavoro da cameriera le sta stretto, mentre pulisce i tavoli fissa il palcoscenico del Burlesque Lounge dove danzano le tornite ballerine. Burlesque è un film sul talento e su quanto sia difficile realizzare i propri sogni quando nessuno crede in te e tu non sei nessuno. L'aspetto più interessante è il connubio Cher/Aguilera. Nelle intenzioni drammaturgiche, Tess rappresenta quello che Ali sogna di essere tra vent'anni (forse anche qualche anno in più): una diva che ha mantenuto le lunghe gambe da sex symbol, la voce prosperosa e un'intraprendenza felina. Le scene migliori sono quelle che le vedono protagoniste. All'inizio tra le due prime donne non scorre buon sangue, poi lentamente le cose migliorano... 
 
Viene il sospetto che la mancanza di feeling tra le due non si limiti alle battute della sceneggiatura. Nella versione ufficiale del film, presentato in anteprima al 28° Torino Film Festival e da domani nelle sale, non esistono duetti tra la vetero-icona-gay Cher e la new entry-gay friendly Aguilera. E se questo sia stato un capriccio di Cher, come verrebbe da malignare, ben venga. Christina Aguilera, qui al suo primo e chissà che non sia anche l'ultimo film, interpreta la ragazza della porta accanto. La stessa Cher, quando Ali canta I'm a good girl! I'm a good girl!, sembra dirle: "Ma davvero?". Una brava ragazza. Ma perché? Che bisogno c'è di un film sul burlesque dove la protagonista è una rassicurante figliola, prodiga di buone maniere e di sorrisetti irritanti? Il suo personaggio è una "immaterial girl", sfotte la più grande icona gay del mondo. E sbaglia.
 
BURLESQUE ORIZZO.jpgIl burlesque, a cui il film dice di ispirarsi ma che è presente solo nel titolo e nei costumi, che sono l'elemento più pregevole della messa in scena, è un genere di intrattenimento spiritoso e, per certi versi, anti-maschilista. Le ballerine avvinghiate a cornette telefoniche giganti o a cavalli a dondolo d'antan, durante i loro show dispensano pillole di filosofia in paillettes, hanno carisma da vendere, un senso dell'umorismo che spaventa gli uomini che finiscono per essere irrisi se attratti da manichini siliconati. Questo nel film di Antin non c'è. C'è uno scimmiottamento continuo verso celebri cult cinematografici come Flashdance, Moulin Rouge, Dreamgirls. Ma non ci arriva. A parte le cover di Etta James, la colonna sonora originale è stata scritta per Top of the pops. Il film non rientra nel musical, le canzoni non portano avanti la storia ma, al contrario, la interrompono. E' una commedia musicale che in Italia una volta si chiamava musicarello.
 
Hollywood si è accorta tardi e male del New Burlesque. Il Burlesque di Antin è Old Burlesque, un'esibizione approssimativa di kitsch esibito e di luoghi comuni. Dove si dimentica la grande lezione di stile e di erotismo delle New Burlesque performer: "Chi interpreta il burlesque deve avere una personalità unica e non può imitare quella di un'altra persona".



Tags: Alessandra Minervini, ballerine, brave ragazze, burlesque, cameriere, cher, christina aguilera, recensione, stanley tucci, steve antin,
10 Febbraio 2011

Oggetto recensito:

BURLESQUE, DI STEVE ANTIN, USA 2010, 119 M

 

giudizio:



7.02
Media: 7 (12 voti)

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