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FILM

Tom Cruise e Cameron Diaz, ancora bulli e pupe

Lui è l'agente segreto impegnato nella più classica missione impossibile. Lei è la biondona svampita coinvolta, suo malgrado, in un intrigo internazionale. Il film è Innocenti Bugie, e incrocia gli stereotipi della commedia romantica con quelli dell'action movie


di Andrea B. Previtera

 


Che dire. Qui ci vorrebbe proprio un breve saggio preliminare sui film d’azione. Una categoria cinematografica nitidamente tripartita: i Realistici, i Fumettistici, e le Vie di Mezzo. Non c’è oscillazione, non c’è ulteriore possibilità di sfumatura, perché gli elementi in gioco sono davvero pochi – trame ridotte all’osso, molti proiettili, molte fiamme, inseguimenti, uno o più eroi e l’opzionale storia d’amore (solitamente assente, guarda un po’, dalla prima sottocategoria). E se i Realistici sono spesso di stampo paradocumentario, e i Fumettistici sono tutto sommato coinvolgenti ed autoironici, le vie di Mezzo inciampano sempre su se stesse.
 
Innocenti Bugie ricade, neanche a dirlo, in quest’ultima casistica. E come avrebbe potuto essere altrimenti, con una coppia Tom Cruise – Cameron Diaz che fa pensare subito ad un incontro tra Mission Impossible e Tutti Pazzi per Mary? Ecco dunque il tocco isterico-grottesco dell’ottimo scientologo, ed il bel vuoto pneumatico della bionda. 
 
In mezzo al duo action-hero / bellezza involontariamente coinvolta, c’è anche spazio per un ragazzo disturbato ma geniale. Un trittico di personaggi che già da solo assimila Innocenti Bugie alle premesse di alcuni telefilm mattutini degli anni ottanta. Ma c’è di più: un’agenzia governativa senza nome, un cattivone europeo, tanti satelliti-spia. E la trama: la povera June finisce suo innocenti-bugie.jpgmalgrado nel mezzo di un intrigo internazionale imperniato su una fonte inesauribile di energia. L’agente segreto Roy Miller si vede costretto, per proteggerla, a rapirla e portarla con sé in missione. Non ci facciamo mancare proprio nulla.
 
E quindi vroom, boom, Tom Cruise in caduta libera, occhiali a specchio, salto su macchina in corsa, battuta sagace in situazione di pericolo mortale, di nuovo vroom, esposizione di addominali, bacio, di nuovo boom, altri occhiali, altro bacio, altra caduta libera, e i proiettili dei cattivi non colpiscono mai. Ma proprio mai. In compenso devono essere fatti di pietra focaia considerate le scintille che riescono a produrre.
 
Che cosa c’è di nuovo? Ah, già: le solite incredibili visioni satellitari in tempo reale tipiche di ogni spy-story, questa volta non appaiono sul monitor di un computer – siamo nel 2010 – e quindi eccole fare capolino dallo schermo di un iPhone (e neanche uno di ultima generazione. Chissà, la presenza di Cruise avrà assottigliato il budget)
 
Ma nonostante tutto, si può resistere alla tentazione di cestinarlo integralmente. Può divertire, può distrarre. Non deve trasmettere nulla, non deve impartire alcun insegnamento, è pur sempre un film d’azione: se le vostre aspettative si condensano in desiderio di boom, di vroom, e di qualche colpo di scena basato su bugie non propriamente innocenti, avviatevi pure verso la sala. E quanto a noi, beh... sotto questa pioggia di proiettili, bisognerà pur schiudere un singolo, doveroso ombrellino.



Tags: action hero, Andrea B. Previtera, Cameron Diaz, film d'azione, Innocenti bugie, Mission Impossible, recensione, Tom Cruise,
08 Ottobre 2010

Oggetto recensito:

Innocenti bugie di James Mangold, USA 2010, 109 m

 

giudizio:



7.955001
Media: 8 (18 voti)

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