Il surreale italo-americano lanciato in tv da Renzo Arbore si dedica finalmente alla sua vera vocazione, la cucina. E in Faccia da chef  propone più di cento ricette, tutte affidabili e appetitose

 

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Ma ve lo ricordate Andy Luotto? Il più scoppiato e surreale della banda di surreali e scoppiatissimi che giravano attorno a Renzo Arbore negli anni '80, da Quelli della notte in poi? Embe', che ci crediate o no, Andy Luotto oggi fa il cuoco. Anzi: che ci crediate o no fare il cuoco è il suo vero mestiere, e il comico - in tv e in decine di film - è stato solo un accidente. 
 
E' lui stesso a raccontarlo: diplomato all'alberghiero, disse a suo padre che voleva cucinare per lavoro ma il padre, impresario di cinema a cui il denaro non mancava, rispose: "E perché mai? Abbiamo già la cuoca in casa!". Così Luotto jr. si laureò in Scienze della Comunicazione, per poi finire, sue parole, "a fare lo scemo in tv". Ma nel frattempo continuava a studiare e portare avanti la sua passione.
 
Oggi Andy Luotto ha una barba più sale che pepe, e occhialini intellettuali che però fanno filtrare lo sguardo spiritato di sempre. Finalmente, fa quello che ha sempre desiderato: cucina, nei ristoranti suoi o come ospite dai colleghi. E ora pubblica anche un libro, Faccia da chef. Un libro di ricette, con una confezione sfiziosa e soprattutto una solida sostanza. 
   
La confezione, la forma, l'involucro, consta più che altro di una parte introduttiva in cui ci si dilunga un po', tra dediche, presentazioni – sue e della moglie Antonella – i dieci "coman...giamenti" e amenità simili. Poi ci sono, à coté delle ricette, boxini e righe di spiegazione/accompagnamento, che a volte aggiungono informazioni altre volte semplicemente cazzeggiano: è il tributo da pagare al Luotto comico, ma non è che sia sgradevole.
 
Anche le foto, pulite ma di atmosfera un po' anni '80, contribuiscono a creare un clima di famiglia. Specialmente quelle personali e non di piatti, nella parte introduttiva: anzi lì a un certo punto salta fuori un vero originale degli anni '80, con Andy e la moglie su una motocicletta, addobbati come alberi di natale con pomodorini cipolle uva e fiaschi di vino paesano, e lui addirittura con una sigaretta in mano! Una cosa talmente politically scorrect e impensabile oggi, da risultare troppo simpatica. 
 
Ma poi, naturalmente, tutto passa in secondo piano perché c'è ciccia. Le ricette sono più di cento, divise in antipasti primi secondi contorni e dolci, più alcune sezioni piacevolmente sorprendenti: i pancotti, le salse, i panini (a volte di preparazione più complessa dei piatti) e un capitolo finale per i celiaci. Lodevole è la sincerità delle indicazioni: se una ricetta è difficile, c'è scritto difficoltà alta. Se ci vuole un'ora per farla, c'è scritto 60 min., senza paura di scoraggiare il cuoco frettoloso, che poi magari s'incazza perché fa aspettare la gente a tavola.
 
Soprattutto, il grande pregio di Faccia da chef è proporre delle soluzioni interessanti, da cucina di livello, ma abbordabili. Non c'è lo squallore del cotto e mangiato che imperversa in trasmissioni e giornaletti. Ma non c'è neanche la supponenza finto amichevole di certe vissanate: prendete i manghi appena colti, riduceteli in esagoni regolari con l'apposito strumento, sifonateli... 
 
Così tra una zuppa di castagne, ceci e broccoli, una palla di pelle di pollo su lenticchie, e una nutella casalinga, tra reminiscenze americane e salde basi del sud Italia, l'unico rimpianto è quello di non essere riusciti a provarle tutte... non ancora.

Oggetto recensito:

Andy Luotto, Faccia da Chef. Cucinare in modo semplice, gustoso ed economico per tutta la famiglia, anteprima/età dell'acquario 2011, p. 224, euro 13.90

 

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