• Seguici su:
LIBRI

Se quel genio di Cartesio morì come uno sciocco

Con Il filosofo tascabile Armando Massarenti, già autore del Lancio del nano, ritrae 44 grandi pensatori. Mettendo in luce le contraddizioni tra le loro teorie e la loro vita


di Federico Capitoni


Qualcuno dirà che si tratta di filosofia spicciola, ma da quando c’è l’euro gli spiccioli sono quanto mai preziosi. Eppure a volte li si spende con troppa facilità, pur di liberarsene, senza ricordarsi che nella loro essenza sono sempre denaro. Il filosofo tascabile di Armando Massarenti traccia 44 ritratti asciuttissimi di altrettanti protagonisti della filosofia occidentale partendo da Anassimandro per arrivare a illustri esponenti della filosofia analitica come Quine, Russell e Wittgenstein. Ora, i personaggi in questione vengono trattati come pensatori-moneta soltanto per ciò che riguarda il loro ridimensionamento in poche pagine: il valore di filosofi resta inalterato.
 

Pregio del libro – che va subito sottolineato al fine di non creare equivoci e illudere l’acquirente distratto – è che non si tratta di un bignami di filosofia. Non è uno di quei testi per chi è a digiuno della disciplina filosofica e non sa da dove cominciare. Una volta tanto Kant e Hegel si svolgono nello stesso numero di pagine di Ficino o Diderot, cosa impensabile nei manualetti dedicati ai principianti. Non è insomma una philosophy for dummies quella di Massarenti, piuttosto è un invito ad accostarsi alla storia pensiero attraverso le persone che lo partorirono. Cioè c’è una umanizzazione spinta del filosofo. Non c’è bisogno che l’autore ci ricordi o ci faccia sapere che Cartesio era un genio, possiamo arrivarci da noi; però è dovuto – ancorché singolare – domandarsi: una mente così superiore può morire, ridicolmente, di freddo? Massarenti parla dei filosofi e quindi di filosofia, non tenta di esporre – riassumendolo – il loro pensiero.
 

Originale è la selezione dei filosofi: per esempio manca Berkeley ma c’è il grande Abelardo, una delle menti più brillanti dell’umanità che nella sua etica, Scito te ipsum (Conosci te stesso), sostenendo che si pecca nell’intenzione e non con l’atto, riuscì a coniugare logica e fede (se la mia intenzione è buona o cattiva sarà Dio a riconoscerlo, in terra posso solo subire i giudizi degli uomini i quali non possono far altro che giudicare l’atto). Ma quando Abelardo sì unì carnalmente a Eloisa peccò solo nell’azione o anche nell'intento? Le coerenze e le contraddizioni tra la vita dei filosofi e il loro pensiero costituiscono l’argomento principale che Massarenti usa per avvicinare il lettore degli anni Duemila a problemi e domande che esitono da sempre.
 

Il libro è scritto in maniera piuttosto accessibile, anche se non c’è niente da fare: capire al volo i paradossi di Russell e la questione degli insiemi è sempre complicato. E se lo è pure su Wikipedia, Massarenti difficilmente poteva riuscire a essere più chiaro. E poi resta il limite del lessico: l’autore ci parla di noumeno ma non spiega cosa la parola significhi; è il segno evidente (più di molti altri) che il destinatario deve avere un minimo di familiarità con la materia. Sicché l’impasse – fittizia – è: il lettore “vergine” non può leggere il libro perché non lo comprenderebbe per intero; quello esperto non lo legge dacché non vi troverebbe nulla che già non sappia… Insomma per chi è questo libro? Non è proprio un paradosso russelliano ma poco ci manca.
Massarenti spiega che il suo intento è far capire come i grandi temi del pensiero siano riconducibili alle questioni pratiche della nostra vita… E menomale! La filosofia è questo da sempre (non esistono questioni filosofiche e altre no, tutte lo sono); e tale esperimento editoriale allora non è forse così originale e coraggioso. Ma funziona come lettura d’andata sui nuovi treni Frecciarossa (quelli che arrivano in orario, dopo ci si spazientisce), basta ricordarsi poi di comprare un libro di uno dei filosofi ritratti per il viaggio di ritorno. Se si parte con gli spiccioli per tornare con le banconote, vuol dire che il libro di Massarenti serve a qualcosa.



Tags: abelardo, berkeley, bignami, biografia, cartesio, diderot, eloisa, Federico Capitoni, ficino, filosofia, filosofo tascabile, hegel, kant, massarenti,
11 Gennaio 2010

Oggetto recensito:
Armando Massarenti, Il filosofo tascabile, Guanda, p. 240, Euro 13.50
giudizio:



8.450001
Media: 8.5 (9 voti)

Commenti

libro molto interessante

8.01

libro molto interessante

libro molto interessante

8.01

libro molto interessante

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.