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TEATRO

Perestroika: l'amore ai tempi del disgelo

Dopo Si avvicina il millennio, il Teatro dell'Elfo mette in scena la seconda parte di Angels in America, del premio Pulitzer Tony Kusher. Elio De Capitani e Ferdinando Bruni dirigono un fitto intreccio di amori e tradimenti, che ha per protagoniste due grandi paure di fine millennio: l'Aids e la Guerra fredda


di Marcello Garbato


Perestroika. Solo a scriverla e a pronunciarla, questa parola evoca immediatamente la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta. Il disgelo: Gorbaciov e Reagan, la fine della guerra fredda, la caduta del muro di Berlino. Sono passati solo 20 anni, ma sembra passato un secolo, e infatti in un certo senso è così, abbiamo cambiato perfino millennio. Il primo merito di Angels in America, il testo premio Pulitzer di Tony Kushner portato in scena dal Teatro dell'Elfo, è di aver fissato sulla carta e sul palcoscenico quegli anni quasi in presa diretta, e di avere obbligato noi, il pubblico, a tornare indietro, a iniziare a vederli come Storia. 
 
A distanza di due anni abbondanti dal debutto della prima parte (Si avvicina il millennio), la compagnia milanese, partendo da dove era rimasta, ha portato a termine l'impresa, e ha allestito anche il sequel di questa epopea americana moderna, intitolata appunto Perestroika. Ritroviamo come protagonisti i personaggi della prima parte, tutti segnati in un modo o nell'altro dalla peste del nuovo millennio, l'Aids. 
 
angelsII_GiammariniPetranca_phlepera4629.jpgIl fulcro è Prior Walter, arredatore d'interni, che dopo aver scoperto di essere malato, è stato sul più bello abbandonato dal suo amante, Louis Ironson, che nel frattempo ha una storia con Joe Pitt, avvocato mormone che a sua volta ha lasciato la moglie Harper, impasticcata e depressa. Ma Joe Pitt, la cui madre Hannah arriva ora a New York per assistere la nuora rimasta sola, è legato a doppio filo a Roy Cohn, avvocato maccartista (ha mandato sulla sedia elettrica i Rosenberg) e razzista, ora ricoverato in ospedale, anche lui vittima del nuovo male e assistito dall'infermiere gay Belize, ex fidanzato di Prior. 
 
Già a tentare di dipanare la matassa della trama e dei protagonisti, si sente subito inconfondibile l'odore di soap-opera. E in effetti, come dimostra l'eccessivo sentimentalismo di qualche dialogo, il rischio di dolciastro c'è: ma Kushner usa quest'atmosfera quasi come un esercizio di stile, a fianco delle citazioni bibliche, dell'ironia da sit-com, dei riferimenti all'attualità politica di allora. 
 
L'autore sembra divertirsi come un matto a mescolare il tutto nel grande calderone, incurante dei giudizi critici dei puristi. Quello che sembra soprattutto stargli a cuore è il cambio di prospettiva rispetto alla prima parte, il tentativo – giocoso e complicato – di dare un senso a una realtà che sembra non averne nessuno. Un senso che sembrerebbe consistere nella necessità dell'uomo – in quanto parte della natura - di essere in perenne movimento, nell'impossibilità di stare fermo. E in quest'ottica rimane in Perestroika il respiro epico di Si avvicina il millennio, quasi che Prior – in predicato di diventare un profeta, e alle prese con terribili apparizioni angeliche - fosse un moderno Ulisse o un novello Dante. 
 
Squadra che vince non si cambia, e la regia a quattro mani di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani conferma le scelte operate nell'allestimento della prima parte: l'uso di uno spazio scenico neutro, capace di assumere di volta in volta gli aspetti più diversi grazie alle proiezioni dei video di Francesco Frongia; il montaggio rapidissimo e cinematografico delle scene, una cura notevole della recitazione d'insieme, che porta ancora una volta alla sensazione di una prova “corale”. Ancora una volta il tempo vola, e a teatro non è cosa da poco.



Tags: aids, amore omosessuale, Angels in America, Elio De Capitani, Epica, ERT, Ferdinando Bruni, Guerra Fredda, Marcello Garbato, Perestroika, premio pulitzer, Si avvicina il millennio, sit-com, soap opera, Teatro dell'Elfo, telenovela, Tony Kushner,
03 Giugno 2010

Oggetto recensito:

Perestroika, tratto da Angels in America di Tony Kusher, Teatro dell'Elfo, regia di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni

Anteprima: abbiamo visto lo spettacolo al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, che ha allestito entrambe le parti nell'arco di 5 giorni, per permettere al pubblico la visione dell'opera completa.
 
Il cast: spiccano Elio De Capitani nel ruolo del pescecane Roy Cohn, Edoardo Ribatto in quello di Prior, Ida Marinelli nei panni di Hannah, Fabrizio Matteini (Belize). Vanno citati anche Christian Giammarini (Joe), Umberto Petranca (Louis), Cristina Crippa (Ethel Rosenberg) ed Elena Russo Arman (Harper). 
 
Il resto della locandina: scenografia di Carlo Sala, costumi di Ferdinando Bruni, Luci di Nando Frigerio, suono di Giuseppe Marzoli 
 
Produzione di Teatridithalia / ERT Emila Romagna Teatro Fondazione
 
Tournée: Sia la prima parte - Si avvicina il millennio - che la seconda - Perestroika - torneranno in scena a partire dall'autunno
 
Telefilm: Angels in America è anche una miniserie televisiva, tratta dall'opera teatrale e prodotta dalla Hbo nel 2003. La serie, in sei episodi, vanta un cast all-star (tra gli altri Al Pacino, Meryl Streep ed Emma Thompson), la regia è firmata da Mike Nichols (già autore di film come Il laureato e Silkwood).

giudizio:



8.575713
Media: 8.6 (7 voti)

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