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TELEVISIONE

L'informazione dell'ammiraglia Rai segue una semplice linea editoriale: se il Paese va bene, è merito del Governo; se va male, è colpa degli altri.


di Francesco Signor

Ore 20. Sette milioni di italiani, neurone più neurone meno, ogni santa sera si fanno trovare con la tavola apparecchiata davanti al televisore per sorbirsi la loro razione quotidiana di notizie. Lo fanno servoassistiti dall’ammiraglia dell’informazione Rai, il Tg1. Molti italiani gli sono affezionati, come lo si potrebbe essere a un vecchio nonno rincoglionito. Del resto è il primo telegiornale di questa Repubblica, sempre più minacciato negli ascolti dal Tg5 e da Striscia la notizia. Detta così sembra una boutade, invece no. Nei fatti l’offerta i
16 Febbraio 2010

ATTUALITA'

Dopo il caso Morgan, viaggio tra le dichiarazioni di politici e uomini di spettacolo sul loro rapporto con gli stupefacenti. Tra mezze confessioni e tante giustificazioni


di Dario De Marco

Sul caso di Morgan che dichiara di fumare crack e viene escluso da Sanremo già sono al lavoro dietrologi e complottisti. Troppo scafato appare infatti il personaggio - l’alternativo da prima serata - per cadere in un’intervista-tranello degna del Minzolini dei tempi d’oro (“Bella­, Morgan, sai che io quando sono un po’ depresso mi spippetto una strisciolina di coca e tutto va ok?". "Ah, può essere, ma non te la tirare che ti rovini il naso, sai che si può anche fumare?"). Troppo frettolosa la mannaia Rai, carrozzone dove a v
04 Febbraio 2010