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MUSICA JAZZ

Con il suo nuovo complesso, un ottetto, il sousaphonista rivendica la dignità degli strumenti relegati alle seconda file delle orchestre: nei Separatisti Bassi ci sono tutti e suonano di tutto. Dagli omaggi a Schönberg alle marcette dai film Disney 


di Marco Buttafuoco

Potremmo dire che questa volta Mauro Ottolini l’ha fatta davvero grossa. Il vulcanico ed eclettico trombonista, basso-tubista, sousaphonista e band leader veronese ha messo in piedi un progetto forse davvero unico nella storia della musica, improvvisata e non. Un ottetto di voci basse e grosse (c’è di tutto: il sousaphono, il trombone, il clarinetto, l’armonica blues, il flauto, addirittura il gigantesco sax contrabbasso) con l’aggiunta di un pianoforte e di una batteria. Che diventa talora un settetto di strumenti scuri più un piano, una batteria ed un ot
10 Maggio 2011