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LIBRI - MUSICA

Dopo Rebetiko Gymnastas, il disco dedicato alla tradizione musicale ellenica, Capossela continua la sua discesa dall'acropoli con questo Tefteri - il quaderno dei conti in sospeso. E' un taccuino di appunti, che tiene la contabilità di un paese in crisi e insieme rinnova il racconto di una cultura e un'umanità antiche


di Marco Buttafuoco

Che bel libro, un po’ retrò, basato su appunti strappati ad un taccuino, secondo la lezione dei grandi viaggiatori del passato e di Bruce Chatwin. E’ un libro di viaggio, un diario poetico e una riflessione sui suoni impuri del ’900, dal Rebetiko, musica popolare della Grecia urbana, musica d’immigrati, importata nell’Ellade dai greci di Smirne scacciati dai Turchi nel 1922; “ quando si deve fuggire tutto il resto si lascia dietro. I beni e gli averi sono le prime cose ad andarsene con una catastrofe, una guerra, ma la musica rimane la cosa più
26 Settembre 2013

MUSICA

Fragments come "frammenti": di tradizioni, di storie, di stili e generi differenti. Per lo strumento della musicista e performer morava passano scorci di mondi musicali diversi, aforismi sonori brevi ma suggestivi, come "una poesia senza parole"


di Marco Buttafuoco

“E ‘difficile, almeno per ora, definire con precisione il mio stile musicale” dice Iva Bittova. Potremmo aggiungere che non solo è difficile, ma anche sostanzialmente inutile. L’artista morava utilizza materiali musicali disparati, sente le influenze del folklore della sua terra (quello gitano in particolare) come della musica contemporanea, della vocalità spagnola come di quella orientale e via elencando. In altre parole la sua ricerca artistica è simile a quella di tanti musicisti dei nostri giorni. Essere artisti di frontiera non è di per
31 Luglio 2013

MUSICA - JAZZ

 Claudio Cojaniz, pianista jazz e monkiano di razza, seduto di fronte all'antico ed imponente strumento a canne di Santa Maria dei Frari a Venezia vi improvvisa una suite intitolata Shadows of Coloursche gradualmente trascolora fino ad arrivare al.."giorno perfetto" di Lou Reed


di Marco Buttafuoco

Il jazz, per la sua storia e la sua natura, è anche musica rituale ed il rito è sempre, in qualche maniera evocazione e memoria. Data questa premessa proviamo ad immaginare un improvvisatore innamorato di Thelonius Monk e “dipendente “ dal blues come Claudio Cojaniz davanti ad un organo; non un hammond, o una tastiera elettronica, ma un vero organo da chiesa, strumento principe di altre e diversissime ritualità. Per di più un organo importante, quello della Chiesa de’Frari a Venezia, uno strumento costruito nel 1927/28 e considerato uno dei capo
10 Giugno 2013

MUSICA - JAZZ FOLK

L'arpa, elemento essenziale dell'educazione musicale delle fanciulle del XVII secolo, e l'armonica, strumento "di fortuna" impiegato da chi bazzicava il blues e il jazz a inizio Novecento. Attraverso le mani di Marcella CarboniMax De Aloe tradizioni di epoche ed estrazioni diverse si incontrano sul canone della musica leggera


di Marco Buttafuoco

In tempi lontani, prima ancora dell’avvento della radio, in quasi tutte le case della buona borghesia esisteva un pianoforte e la musica era un complemento dell’educazione delle giovani dabbene. Forse non erano nemmeno tempi così brutti. Alla buona musica veniva dato un certo spazio, maggiore di quanto gliene concede oggi la televisione. Nei nostri salotti borghesi venivano suonate arie d’opera e belle romanze, crepuscolari e delicate; in quelli delle colta e francofila New Orleans, più o meno negli stessi tempi, alcuni pianisti suonavano un genere che sarebb
14 Maggio 2013

MUSICA - ETNICA

Colpevolmente sottovalutato anche da chi dovrebbe occuparsene più da vicino, il progetto delle Bande multietniche è in continua espansione. Insieme alla già nota Orchestra di Piazza Vittorio sono diverse le realtà che mettono insieme storie e tradizioni musicali di diversa provenienza, facendo del nostro paese l'avamposto di un meticciato creativo per molti aspetti inedito


di Marco Buttafuoco

E’ ufficiale, risulta da una specie di censimento. In Italia, oltre alla ben nota Orchestra di Piazza Vittorio, operano una ventina di bande musicali multietniche: in atri termini il nostro paese è diventato un vero e proprio laboratorio di quella che si suole definire, con termine desueto e forse inappropriato, la world music. In termini numerici circa duecento musicisti, quasi tutti semi professionisti provenienti da quaranta paesi diversi e da tutti i continenti che elaborano e mischiano sul campo i rispettivi linguaggi musicali. Un calderone ribollente d’ingredienti genu
29 Aprile 2013

MUSICA - JAZZ

Melodia l'è morta? Il ventunesimo secolo in musica apre le porte ai dubbi e alle dissonanze, ma per fortuna qualcuno resiste. Il nuovo disco per il trio del grande jazzista si intitola Indicum e prosegue il discorso inaugurato da Cantando, melodico sì ma mai sentimentale. Un lavoro eclettico che possiede la tempra per resistere agli anni


di Marco Buttafuoco

"L’arte di scrivere melodie se n’è volata via” lamentò una volta Jarrett in una conversaziona con Joshua Rosembaum. “Perché la melodia è morta? Ci sono forse un migliaio di risposte. Quando Dio è morto, la melodia è morta. Quando siamo diventati dubbiosi, il dubbio ha cominciato a regnare. In un’epoca scandita dagli impulsi dell’immagine, la melodia diventa una possibilità più remota, perché non abbiamo la concentrazione per ascoltarla nella sua interezza”.   Così parl&ogr
17 Aprile 2013

LIBRI - MUSICA

"Un piede negli aneddoti personali ed uno nelle strategie promozionali": così viene ritratto il cantautore di Pomona da Paul Mahler Jr., curatore de Il fantasma del sabato sera, una biografia costruita su estratti dalle tante interviste rilasciate dall'artista nel corso di una carriera decennale.


di Marco Buttafuoco

“La confusa impurità degli esseri umani, così dev’essere la poesia che cerca, intrisa di sudore e di fumo, odorosa di urina e di giglio, poesia impura come un vestito, come un corpo, macchie di cibo, gesti vergognosi, rughe, commenti, sogni, veglie, profezie, dichiarazioni di amore e di odio, bestie, colpi, idilli, , smentite, dubbi.... ll desiderio di giustizia, il desiderio sessuale, il rumore dell'oceano, senza escludere deliberatamente nulla, senza accettare deliberatamente nulla".   Questo ideale poetico vagheggiava nel 1924 il ventenne Pablo Neruda.
28 Marzo 2013

MUSICA - INTERVISTE

Parla Patrizio Fariselli, tastierista della storica formazione progressive rock italiana che fu di Demetrio Stratos, recentemente tornata in attività con un disco dal vivo Live 2012. Un po' di nostalgia per l'aria di fermento degli anni '70 ma anche la determinazione a misurarsi col presente: "Lo spirito d’avventura che ci guidava allora è ancora vivo"


di Marco Buttafuoco

A fine novembre gli Area hanno pubblicato un doppio cd Live 2012 (Art up Art). La prima parte è dedicata alla riproposizione di alcuni dei loro successi degli anni 70. Naturalmente non c’è più una voce solista: sarebbe stato improvvido tentare di sostituire quella di Demetrio Stratos e solo in un brano, Cometa Rossa, Maria Pia de Vito prende, degnamente, il posto dell’indimenticabile vocalist. Nel secondo volume, invece,  il nucleo storico del gruppo percorre strade nuove e inedite. La musica degli Area è stata una traccia importante nella ricca
27 Febbraio 2013

LIBRI - MUSICA

Maledetto poeta è il cantautore come lo ricordano i suoi amici, le sue donne, estimatori e collaboratori. La disordinata miscellanea di testimonianze raccolte da Gisela Scerman, e ripubblicate oggi da Arcana, è forse l'unico modo giusto per rendere omaggio allo spirito anarchico del livornese, che così poco si presta alle celebrazioni


di Marco Buttafuoco

Piero Ciampi morì all’incirca trentadue anni fa, il 19 gennaio del 1980 per l’esattezza, all’età di quarantasei anni. Sulla lunga coda dell’anniversario Arcana ha ripubblicato un libro che Gisela Scerman aveva già fatto uscire con Coniglio Editore sette anni fa.   Maledetto poeta è qualcosa di più che una raccolta di testimonianze biografiche sul poeta di Livorno. Vi si trova di tutto, dalle parole di chi lo ha conosciuto personalmente condividendo con lui esperienze artistiche e importanti momenti di vita (fra gli altri i composi
18 Febbraio 2013

MUSICA - JAZZ

Arriva dalla Norvegia la sua tromba guida un trio nelle atmosfere sognanti di Baboon Moon. Contaminazioni con suoni elettrici ed elettronici contribuiscono a creare un'aria irreale e sospesa, da "mondo prima della fine del mondo" 


di Marco Buttafuoco

“La prima volta che ho visto Nils Petter Molvaer suonare dal vivo, ho pensato che il mondo si stava avvicinando alla fine... la musica era così urgente, pulsante, inquietante. A suggerire quest’immagine era il soffio di un angelo - ma non si trattava di quegli angeli dolci dei quadri romantici. Era un Arcangelo potente che brandiva una spada ardente, era il suono della tromba”.   Così Fiona Talkington del terzo canale radio alla BBC, presentando questo disco. Ecco, la musica di Mollvaer scatena simili reazioni anche nella compassata radio d’oltre Ma
15 Gennaio 2013

MUSICA - JAZZ

Gli anni ruggenti. Non i Venti descritti da Francis Scott Fitzgerald, ma i tardi Settanta, che il cantante inglese ha vissuto sulla cresta dell'onda assieme ai suoi Roxy music e che ora rivisita con tanto di Big Orchestra. The Jazz Age è il suo disco dal vivo: divertente ma tutto sommato inutile


di Marco Buttafuoco

Nel 1999 Bryan Ferry aveva dedicato un disco alla musica americana degli anni’30. Si chiamava As time goes by, e il leader dei Roxy Music vi esercitava con garbo, discreto senso dello swing e qualche leziosità il suo mestiere di cantante. A distanza di tanti anni il musicista inglese ci riprova con questo album insolito.   Jazz age è dedicato ai roaring twenties, quelli resi "favolosi" dalla prosa di Francis Scott Fitzgerald ma, a differenza di As Time Goes By, non è costruito sulla reinterpretazione di standard dell’ epoca. Niente canzoni
10 Gennaio 2013

MUSICA

Stanchi delle classifiche di fine anno? Non ne potete più dei siti che vi propinano le migliori opere del 2012? Giudizio Universale guarda avanti: in esclusiva per voi ecco le migliori opere dell'anno prossimo! Capolavori che non sono stati registrati, e che non lo saranno mai: li hanno immaginati i nostri recensori di fiducia. Perché il meglio, come sempre, deve ancora venire

di Federico Capitoni, Simone Dotto, Marco Buttafuoco, Dario De Marco, Giovanni Desideri

JAZZ Keith Jarrett, Köln Concert 2, Ecm Nuovo, ennesimo, disco di Keith Jarrett per pianoforte solo. Il pianista stavolta però torna a Colonia, dopo 38 anni. Una lunga improvvisazione, in un doppio cd registrato come sempre da Ecm, secondo la classica massima jarrettiana (alla quale solo gli allocchi credono): “Non ho nemmeno un seme quando comincio”. Köln Concert 2 purtroppo non eguaglierà le vendite del primo volume e i salaci recensori del Giornale titoleranno il loro pezzo: “Il concerto di Culonia”. (Federico Capitoni)   POP Aa. Vv., Li
20 Dicembre 2012

MUSICA - FOLK

Di formazione colta e con collaborazioni di lusso negli ambienti del jazz tricolore, Simona Colonna sfugge alle definizioni e alle categorie: tantopiù quando se ne esce con un disco come Masca vola via, dove il dialetto piemontese e gli arrangiamenti per violoncello fanno capo a un'idea di folk di più alta estrazione


di Marco Buttafuoco

Voce, violoncello talora con parsimoniose sovraincisioni, dialetto piemontese e una sottile vena folk. Questi gli ingredienti essenziali per un disco insolito. La langarola Simona Colonna, dopo anni di esperienze di musica classica e prestigiosissime collaborazioni jazz (Enrico Rava e Stefano Bollani fra gli altri) si propone da sola con questo disco intessuto di coloratissimi fili musicali . Solo cinque brani, tutti in dialetto piemontese; quattro storie di langa ed una ninna-nanna.   Difficile catalogare questi cinque pezzi sotto un genere preciso. Masca Vola via racconta di u
11 Dicembre 2012

MUSICA - JAZZ

Torna una delle più grandi cantanti del nostro jazz, e non solo. In Donna di Cristallo la Radar Band accompagna una performance ispiratissima della mezzo soprano bolognese, alle prese anche con la stesura dei testi. Un'interpretazione, la sua, che nulla nasconde al microfono, nemmeno le imperfezioni


di Marco Buttafuoco

Si rischia sempre la banalità a parlare di Cristina Zavalloni. Di ripetersi, scrivendo una volta di più del suo virtuosismo che le permette di frequentare il repertorio di Monteverdi come quello di John Cage, di Lennon e McCartney, come quello degli standard del jazz o della pop music. O della sua carica emotiva, tutt’altro che celata da una tecnica vocale strabiliante. Potrei semplicemente affermare che è la migliore voce femminile italiana, che è la Cathy Berberian dei nostri giorni, consigliare l’ascolto di questo suo bellissimo disco, e di altri due
05 Dicembre 2012

MUSICA - JAZZ

Si riforma il Clan di Celentano, ma stavolta è una squadra all star di musicisti di calibro: a Fabrizio Boso, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Furio Di Castri e Mattia Barbieri si aggiunge la voce di Peppe Servillo. Memorie di Adriano è un omaggio (anche troppo) sentito, ma che non riesce ad aggiungere sapore agli orginali


di Marco Buttafuoco

Prendi quattro mattatori del jazz italiano (Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Furio Di Castri), aggiungi un giovane, ottimo batterista coma Mattia Barbieri. Al loro fianco metti la migliore voce maschile della nostra canzone e mescola il tutto usando come amalgama alcune delle più celebri canzoni di Adriano Celentano. Come risultato finale avrai un disco (ed uno spettacolo) di sapore scipito, facilmente dimenticabile.    Memorie di Adriano è ovviamente un prodotto ben confezionato: spesso elegante e pieno di buoni spunti, soprattutto nella parte st
21 Novembre 2012