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FILM

Un cinema pieno di spettatori con gli occhi chiusi. Con Holy Motors il regista francese, con una provocatoria dichiarazione d’intenti che ricorda Lynch, sfonda (letteralmente) la quarta parete e mostra agli altri spettatori, a noi, che è tutta illusione


di Gabriel D'Amico

Un uomo d’affari si sveglia, saluta la famiglia e va a lavoro in limousine. Lungo il percorso sbriga compravendite finanziarie, fissa appuntamenti, ci aspettiamo che giunga da un momento all’altro in un ufficio ampio e illuminato. E qui arriva la prima sorpresa: l’uomo esce dai panni dell’affarista ed entra in quelli sbrindellati di una mendicante del lungosenna. È solo la prima delle nove trasformazioni nella lunga giornata del pirandelliano protagonista, un momento assassino e un momento dopo grigio padre di famiglia, musicista, miliardario morente, mostro del
06 Giugno 2013