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TEATRO

Dalla passione per la pittura ai suoi spettacoli fatti più di immagini e movimenti che di parole, dall'esordio folgorante di Einstein on the beach ai più recenti passaggi in Italia. Ritratto da vicino di un genio che non smette mai di porsi nuove sfide


di Sergio Buttiglieri

Bob Wilson dice di sé che avrebbe voluto essere un buon pittore, ma non lo è. E allora usa il teatro, la scena, per realizzare quadri: ogni suo allestimento è prima di tutto un disegno, gli attori e i cantanti vengono disposti proprio nel punto previsto per loro dai suoi disegni. "Per me Bob", diceva Heiner Muller, grande regista tedesco fra i più radicali, con cui Wilson in passato ha interagito, "ha la stessa funzione del cubismo nell’arte figurativa: serve da impianto di depurazione, vi si passano al setaccio i mezzi teatrali e improvvi
03 Aprile 2013