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FILM

Un ritrovo per uomini omosessuali, svestiti e solitari, attorno alle rive di un placido specchio d'acqua. Due di loro si incontrano e si innamorano, ma uno ha già visto troppo. Ne Lo sconosciuto del lago il regista francese doppia lo sguardo dello spettatore e compone il proprio stile come un vojeur privo di malizia


di Marinella Doriguzzi Bozzo

L'unità di tempo, di luogo e di azione è addirittura esasperata, secondo la canonizzazione aristotelica che esclude ogni atto che non si svolga direttamente sulla scena: un lago anonimo di un'estate scialba, connotata più dalla sospensione del lavoro che non dalla veste della natura; una battigia di sassi che costringe uomini discinti a dotarsi almeno delle scarpe; un bosco che un non botanico definirebbe erratamente "di ligustri", solo per approfittare del suono ispido del termine; un parcheggio fra gli alberi e la sabbia a cui si approssimano automobili
30 Settembre 2013