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TEATRO

Paolo Rossi rivisita il capolavoro buffo del suo maestro Dario Fo in chiave pop: triestino al posto del lombardo, inglesismi invece del francese, per un teatro popolare sempre attuale


di Nicola Arrigoni

L’umile versione pop di Mistero Buffo di Dario Fo è tutta in un una battuta: "Vedere l’effetto che fa...". L’effetto che fa il teatro, una comunità di uomini vivi che incontrano altri uomini vivi, senza bisogno del 3D. L’effetto che farebbe se Gesù Cristo tornasse oggi. Cosa potrebbe fare? Forse il clandestino, senza dubbio non gli piacerebbe quel Papa un po’ troppo rigido su cui Paolo Rossi imposta l’inizio del suo personalissimo e popolare Mistero Buffo, "rubato" a Dario Fo, perché "rubare in teatro &egr
28 Gennaio 2011