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FILM

Il film di Chris Weitz tratto dal best seller vampiresco della Meyer non è meglio del libro: personaggi piatti più di sogliole, interpreti meno espressivi della Bellucci, dialoghi assurdi e ridicolo a tutto spiano


di Alessandra Montrucchio

Si dice che per realizzare un buon film sia meglio partire da un brutto libro, e probabilmente è vero. A meno che non si sia Luchino Visconti, il quale sapeva trarre capolavori cinematografici da capolavori letterari, oppure Chris Weitz, il quale da una fetecchia letteraria è riuscito a trarre una fetecchia cinematografica. New Moon. E dire che, di spazio per qualche miglioramento, i libri di Stephenie Meyer ne lasciano: perché sì, la signora ha avuto un’idea geniale (Romeo e Giulietta in chiave emo), ma non è certo una virtuosa della scrittura. Chi non
09 Dicembre 2009