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FILM

New moon, da fetecchia nasce fetecchia

Il film di Chris Weitz tratto dal best seller vampiresco della Meyer non è meglio del libro: personaggi piatti più di sogliole, interpreti meno espressivi della Bellucci, dialoghi assurdi e ridicolo a tutto spiano


di Alessandra Montrucchio


Si dice che per realizzare un buon film sia meglio partire da un brutto libro, e probabilmente è vero. A meno che non si sia Luchino Visconti, il quale sapeva trarre capolavori cinematografici da capolavori letterari, oppure Chris Weitz, il quale da una fetecchia letteraria è riuscito a trarre una fetecchia cinematografica. New Moon.
E dire che, di spazio per qualche miglioramento, i libri di Stephenie Meyer ne lasciano: perché sì, la signora ha avuto un’idea geniale (Romeo e Giulietta in chiave emo), ma non è certo una virtuosa della scrittura. Chi non l’ha fatto legga Twilight e incontrerà personaggi con lo spessore di una sogliola, dialoghi così assurdi da sfiorare il surreale e parecchi momenti di ridicolo, per non parlare della pochezza stilistica. Il film era un po’ meglio del libro; non che fosse riuscito a dare consistenza ai personaggi e realismo ai dialoghi, ma atmosfere, paesaggi e musiche erano affascinanti, e il ritmo era buono. (Il ritmo, in effetti, è pregio anche della Meyer). Solo che Twilight l’aveva girato Catherine Hardwicke, cui il passato da scenografa aveva giovato; mentre Chris Weitz è un regista che, per motivi ignoti, si dev’essere pentito di aver fatto un buon film come About a boy e da quel momento si e ci punisce col fantasy. Prima La bussola d’oro, per la serie: come affossare un libro straordinario. Ora New Moon.
Certo la trama non aiuta. Bella ed Edward stanno insieme e non fanno che macerarsi sulle difficoltà della loro storia; continuerebbero ad annoiarsi e annoiarci così per sempre, se lui non se ne andasse perché la loro unione è troppo pericolosa. Bella cade in depressione; per uscirne, un po’ si mette in situazioni di pericolo – quando è sul punto di tirare le cuoia le appare Edward, e quindi vai di incidenti in moto e tuffi dalla scogliera – un po’ frequenta un energumeno di nome Jakob. Peccato che sia un lupo mannaro. Eh già: prima un vampiro dandy con troppo rossetto, adesso un licantropo conciato come l’incredibile Hulk. Che sfiga, sta pensando Bella, quando scopre che Edward vuole morire. Il suo piano è rivelare la propria natura coram populi, così i Volturi, un’antica famiglia vampiresca di Volterra, lo uccideranno per aver contravvenuto alla legge fondamentale della loro specie, cioè non rivelarsi ai mortali. Bella corre in Italia, incontra i Volturi (che sembrano gli Spandau Ballet) e… non riveliamo il finale a chi desiderasse infliggersi le due ore del film.
Film in cui quasi nulla si salva: la colonna sonora, forse. Perfino paesaggi e atmosfere latitano, e regnano sovrani i personaggi-sogliola, i dialoghi assurdi e il ridicolo involontario. Non resta che aspettare la fetecchia tratta da Eclipse. Il mio umile suggerimento al regista David Slade sarebbe di far innamorare Bella, dopo il vampiro e il licantropo, di un nano da giardino: sarebbe congeniale agli attori, dei quali avrebbe la stessa espressività, e per lo meno il ridicolo sarebbe voluto.


Tags: Alessandra Montrucchio, chris weitz, new moon, robert pattinson, stephenie meyer, twilight, vampiri,
09 Dicembre 2009

Oggetto recensito:
CHRIS WEITZ, NEW MOON, USA 2009, 130 M.
La protagonista: Kristen Stewart. Pensavate che il peggio fosse la Bellucci? Be’, vi sbagliavate. Perfino una salma avrebbe una gamma espressiva più ampia
I protagonisti: Robert Pattinson non era malvagio ai tempi di Harry Potter e il calice di fuoco, ma qui è catatonico. Taylor Lautner ha dei bei pettorali, e dev’essere l’unico motivo per cui è nel cast
La scusante: con un copione del genere, probabilmente neanche Laurence Olivier avrebbe fornito una prestazione da Oscar
Il pubblico: ovvero, la parte migliore del film. In sala era un continuo rumoreggiamento, una continua risata più o meno trattenuta. Esplosione generale quando uno dei Volturi annuncia l’arrivo di Heidi: “Ci sono anche le caprette?” domanda uno spettatore
Dakota Fanning: Dakota qua, Dakota là, sembrava che la sua partecipazione a New Moon fosse un evento sensazionale. Be’, pronuncia non più di due battute. Orribili, ovviamente
giudizio:



7.02
Media: 7 (1 vote)

Commenti

Concordo pienamente. Sono

Concordo pienamente. Sono stato obbligato da mia figlia dodicenne a sorbirmi tutto il film e ne sono uscito malconcio, però mi tocca spezzare una lancia in favore della Meyer la quale, pur non essendo Conrad, ha avuto il merito di avvicinare mia figlia (sempre lei) alla lettura nel senso che prima la graziosa non leggeva niente, poi ha attaccato con la saga dei vampiri divorandone i tomi dal primo all'ultimo. Adesso la vedo spesso con un libro in mano e penso che la preferisco così che davanti alla televisione. Probabimente s'incomincia sempre dalle cose facili, magari un po' rozze, poi si passa a quelle più sofisticate. Speriamo che sia così.

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