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Pausa Pranzo

Ristorante Longoni a Mariano Comense: nel cuore della Brianza la cucina (e la cotoletta) come una volta
di Cesare Spreafico
07/01/2010

Mio nonno raccontava che un tempo sulla piazza del mercato di Erba, ridente paese nel cuore della Brianza, si affacciavano ben sette tra osterie e trattorie. Come nel resto della Brianza, alcune hanno tentato di resistere ad essere sostituite con asettici ristoranti che di trattoria o osteria conservano solo il nome; l’ultima, la gloriosa trattoria Cavenaghi, ha chiuso i battenti circa un decennio fa, portandosi con se l’ultimo baluardo di cucina tradizionale brianzola ad Erba. A Mariano Comense, cuore della Brianza dei legnamèe, resiste invece ancora il ristorante Longoni, al centro della Piazza Roma che poi tanto piazza non sembra essendo il vialone che attraversa Mariano e la taglia a metà.   La trattoria, aperta solo il mezzogiorno, è gestita da...

  

A Torino Noom tiene insieme fast food e qualità, tradizione e innovazione
di Antonella Giani
21/12/2009

È possibile un compromesso, una condotta slow food può accordarsi con la pratica talk food: pret à manger, alla francese, o d’asporto, all’italiana. Tracciando le linee di una filosofia alimentare in Italia si possono evidenziare almeno quattro filoni che, nel caso di Noom, si intrecciano allegramente: quello ispirato alla genuinità, ovvero fedele ai sapori italici e caratterizzato da un forte radicamento alle tradizioni. Quello di ispirazione etnica, con predilezione per la novità e la voglia di sperimentazione. Quello del fast food, che si concentra sull’abitudine al pasto veloce. E, infine, quello che fa capo ai sostenitori del biologico e del biodinamico, che avversano fieramente tutto quanto è modificato o insalubre. Con la...

  

La zona di Milano è quella, ma lo stile è tutt'altro che fighetto. Cotoletta fatta al momento, pasta e fagioli, trippa e bollito: cucina, atmosfera e prezzi da osteria popolare
di Roberto Parodi
07/12/2009

Non troverete modelle e manager in questo raro reperto originale di una Milano anni settanta. Via Torricelli è una trasversale del naviglio pavese, anche lei cambiata ben poco nell’ultimo secolo. All’ingresso, cartelli perentori ricordano che i telefonini e le carte di credito non sono esattamente graditi e il primo vantaggio è che ai tavoli nessuno smanetta al blackberry o discute scompostamente al cellulare. Uno dei pregi del Brutto Anatroccolo è la coerenza. Da 25 anni queste mura, che prima ospitavano la “Clinica” una delle più vecchie birrerie di Milano, non sono cambiate per niente. Alle pareti, grandi manifesti anni ‘40 che informano su cosa fare in caso di incursione aerea e di ricovero nei rifugi attireranno subito il...

  

Banchi in formica vista tram, calca e conto salato. Lo storico locale di corso Vercelli non è certo un luogo accogliente dove rifugiarsi a metà giornata
di Arrigo Roveda
26/11/2009

“Mangiate merda: milioni di mosche non possono sbagliare”. Ligi all’insegnamento dell’aforisma di Marcello Marchesi, siamo andati a verificare perché, dal 1969, decine di persone si accalcano in piedi nei pochi metri quadri della Pizzeria da Gino in Corso Vercelli a Milano, dal martedì alla domenica all’ora di pranzo, o all’uscita dalla messa che si celebra la domenica pomeriggio allo stadio di San Siro. Già mette di cattivo umore il rito del biglietto col numero e la lentezza con cui bippa l’ansiolitico display; in più non aiuta lo spintonare di chi cerca di ritirare quanto ordinato facendolo passare pericolosamente vicino al vostro cappotto appena acquistato; lo snocciolare delle cifre del conto  poi fa pensare...