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MOSTRA

Giardino d'interno

A Milano Il senso dello spazio, la prima personale italiana della scultrice spagnola Cristina Iglesias


di Silvia Conti

Suspended corridor II, Cristina Iglesias


Un giardino inatteso, allestito negli spazi di un ex capannone industriale e popolato di metalli, cemento, vetro e pietre. La vegetazione reale scarseggia, ma il rumore dell'acqua che scorre, le luci che sembrano filtrare da rami scossi dal vento e il senso di pace e armonia sono esattamente quelli di un rifugio naturale. Siamo a Milano, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, dove fino al 7 gennaio 2010 è aperta al pubblico Il senso dello spazio, la prima personale italiana di Cristina Iglesias.
Nata nel 1956 a San Sebastian, in Spagna, l'artista si è presto affermata nel panorama della scultura internazionale. “È alla Biennale di Venezia del 1986 che ho visto per la prima volta le opere di Cristina Iglesias. Sono rimasto subito stregato dal suo uso di materiali poveri", scrive Arnaldo Pomodoro, presentando la mostra. "Mi sorprende l'occupazione globale dello spazio nella dimensione dell'orizzontalità e della verticalità: un habitat labirintico con nuclei di elementi da indagare e interpretare, dall'interno e dall'esterno, passandoci noi attraverso".
 
Nella mostra, curata da Gloria Moure Cao, le opere della Iglesias sono molto distanziate l'una dall'altra, così che ognuna riesce a creare un ambiente a sé stante dove il visitatore può indugiare ad libitum. Esempio perfetto di habitat labirintico in cui soffermarsi sono le opere titolate Suspended Corridor, realizzate nel 2006: sentieri le cui pareti sospese sono state create dall'artista con nastri che richiamano gli intrecci delle fibre naturali, cuciti in modo tale da sillabare alcuni brani tratti dal romanzo Foresta di cristallo, di James Ballard.
Ma è lo sviluppo verticale del percorso espositivo la vera forza de Il senso dello spazio. La Fondazione Pomodoro si trova negli spazi delle ex Acciaierie Riva & Calzoni, un complesso di archeologia industriale ristrutturato nel 2005 da Pierluigi Cerri: la grande navata che costituisce l’area espositiva è attraversata da passerelle sospese, cui si accede da scalette metalliche. Se dal basso si scorgono i profili delle tre opere della Iglesias allestite ai livelli superiori, soltanto salendo vi si può accedere e apprezzarne le strutture, passo dopo passo. Le tre opere sono grandi solidi dalle superfici specchiate i cui volumi sono spaccati da percorsi stretti e sinuosi: il pubblico è invitato ad entrare e attraversarli, facendosi largo tra una vegetazione di bronzo e cemento.
 
Il talento di Cristina Iglesias si trova proprio qui: come un regista in grado di tirar fuori dai suoi attori ciò di cui nemmeno loro si credevano capaci, l’artista spagnola è talmente abile nella scelta e nella gestione dei materiali da riuscire a ricreare le sensazioni di un’oasi servendosi di quanto ci sia di più inanimato, urbano e spietato. In questo senso, è straordinaria Alabaster Room, un'opera del 1993 composta da due grandi ali bianche di ferro e alabastro che si spiegano agli angoli opposti di una stanza e sotto cui è possibile trovare riparo: esattamente come si farebbe sotto un fresco pergolato.


Tags: arnaldo pomodoro, cemento, cristina iglesias, metalli, pietre, scultura, senso dello spazio, silvia conti, Silvia Conti, vetro,
26 Novembre 2010

Oggetto recensito:

Cristina Iglesias, Il senso dello spazio, Fondazione Arnaldo Pomodoro, via Solari 35, Milano

Fino al: 7 gennaio 2010
Per info: www.fondazionearnaldopomodoro.it, tel. 02/89075394
Quando: da mercoledì a domenica dalle 11 alle 19; giovedì dalle 11 alle 22
Biglietti: da 5 a 8 euro
Catalogo: Fondazione Arnaldo Pomodoro / Ediciones Polígrafa S. A.
Le opere di Cristina Iglesias su Flickr: http://www.flickr.com/search/?q="cristina+iglesias"
giudizio:



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