• Seguici su:
ARTE MODERNA

Klimt, l'arte tutta intorno

Ricreato appositamente per la stanza allo Spazio Oberdan di Milano da un team di scenografi e decoratori, il Fregio di Beethoven è l'affresco realizzato dal pittore nel 1902 per le pareti del Palazzo della Secessione di Vienna, come "cornice" della statua del compositore. Un esempio d'eccellenza dell'arte totale così come concepita dai Secessionisti


di Anna Colafiglio


Se avete voglia di respirare aria di Gesamtkunstwerk e secessionismo viennese, se volete rivangare le aspirazioni totalizzanti del Ver Sacrum muovendovi, di sala in sala, sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven, la mostra allestita allo Spazio Oberdan di Milano, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Gustav Klimt, è il posto che fa per voi.
 
La prima sala ci porta nel cuore del movimento secessionista, con le sorprendenti grafiche dei manifesti realizzati, tra gli altri, da Koloman Moser, Ferdinand Hodler, Alfred Roller e Leopold Stolba; accanto a essi, alcuni numeri della rivista Ver Sacrum, parte integrante del progetto di diffusione di un'arte che, a 360°, fosse in grado di investire ogni singolo ambito della vita dell'uomo. Arte vista come mezzo di riscatto e salvezza dalle brutture del mondo, la cui visione si concretizza nel grande progetto klimtiano del Fregio di Beethoven: un affresco realizzato nel 1902 per le pareti del Palazzo della Secessione di Vienna, nato come cornice per la statua di Ludwig van Beethoven creata da Max Klinger, in occasione di una grande mostra secessionista dedicata al compositore.
 Gustav Klimt, Nudo di donna in piedi 1917-1918.jpg
L'ambiente, allestito nell'intero Palazzo, avrebbe dovuto donare al pubblico un'esperienza sinestetica, durante la quale tutte le arti sarebbero state riunite nell'ambizioso intento di dare vita a un'opera d'arte totale. Memorie wagneriane, dunque, accanto ad aspirazioni ascetiche di redenzione e riscatto spirituale attraverso il medium dell'Arte e attraverso la figura di un artista-profeta, visto come salvatore dell'umanità. 
 
L'intera concezione secessionista prende forma e vita nelle sinuose linee che compongono il Fregio klimtiano, qui presentato in una fedele ricostruzione in scala 1:1, creata appositamente per la mostra milanese ad opera di un team di scenografi e decoratori. Collocato, come l'originale, all'interno di una sala in cui risuonano le note della Nona Sinfonia, occupa tre pareti con la sua rappresentazione, fortemente simbolica, del percorso di redenzione dell'uomo attraverso l'Arte: affiancato dagli Aneliti dell'uomo, fluttuanti e immateriali, e ostacolato dalle incombenti Forze oscure, il Cavaliere Armato giungerà a congiungersi, nell'apoteosi finale, con la Poesia, personificazione allegorica di un regno tanto ideale quanto utopico.
 
Il passaggio alla successiva sezione dell'esposizione è particolarmente interessante: i disegni preparatori dell'artista per il Fregio, riflettono infatti un'ottica molto lontana da quella maestosamente simbolica e spirituale che, l'effettiva messa in opera, conferisce a ognuna delle figure rappresentate. Protagonista assoluto delle grafiche klimtiane è il corpo femminile, rappresentato con l'immediatezza di poche, incisive linee, capaci di collocarlo in una dimensione terrena e sensuale, lontana dal carattere aleatorio delle corrispettive figure portate a compimento all'interno del Fregio (sopra a sinistra, Nudo di donna in piedi vista di schiena 1917-18). Negli studi grafici, infatti, la prospettiva spesso scorciata dei corpi femminili, conferisce loro una plasticità che sparisce del tutto nell'atemporale imponenza dell'opera finita, all'interno della quale ogni figura va ad assumere le valenze archetipiche di un'iconografia allegorica.



Tags: Alfred Roller, Anna Colafiglio, Ferdinand Hodler, fregio di Beethoven, Klimt, Koloman Moser, Leopold Stolba, Spazio Oberdan,
28 Marzo 2012

Oggetto recensito:

Gustav Klimt, disegni intorno al Fregio di Beethoven; Spazio Oberdan, Milano

Fino al: 6 maggio 2012
 
A cura di: Annette Vogel per la sezione disegni, Lorenza Tonani per la sezione sulla grafica secessionista, Maria Porro per la riproduzione del Fregio.
 
Ingresso: intero 8€, ridotto 6€.
 
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19.30, martedì e giovedì fino alle 22. Chiuso il lunedì.
 
Info: www.klimtmilano.com

giudizio:



0

Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.