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ARTE

Stanchi delle classifiche di fine anno? Non ne potete più dei siti che vi propinano le migliori opere del 2012? Giudizio Universale guarda avanti: in esclusiva per voi ecco le migliori opere dell'anno prossimo! Capolavori che non sono stati esposti, e che non lo saranno mai: li hanno immaginati i nostri recensori di fiducia. Perché il meglio, come sempre, deve ancora venire
 

di Mirko Nottoli, Riccardo Bonini, Anna Colafiglio

MOSTRA Esposizione Internazionale d'Arte, varie sedi, Venezia Massimiliano Gioni realizza finalmente una Biennale come si deve. Innanzitutto riduce lo spazio per sé ai soli giardini lasciando il resto alle singole realtà nazionali. E nel padiglione centrale allestisce una mostra che non è il solito guazzabuglio di opere tutte diverse e quindi tutte uguali (Fare Mondi, IllumiNazioni) ma è finalmente una mostra in cui il progetto curatoriale appare evidente, improntato al tentativo di tracciare un reale identikit della situazione odierna, attraverso alcuni nomi apposi
20 Dicembre 2012

ARTE CONTEMPORANEA

Fine estate "colorata" al Castello Aragonese di Otranto, che fino a fine mese ospita I Want to be a machine: cinquanta le serigrafie firmate dal padrino della pop art e provenienti da Collezioni private. Di contorno, all'esterno del castello, le sculture dei suoi discepoli italiani 


di Anna Colafiglio

Se anche voi savete passato un pezzettino di questa afosa estate tra le meravigliose coste salentine, ecco una valida alternativa per quando non sarà più tempo di tuffarsi dagli scogli più alti, di guardare i pescatori sul mare al tramonto, di mangiare ottimo pesce fritto all'interno di decadenti baracchini con vista mare.   Quarto anno, quarto 'artistar' sulla scena: dopo aver ospitato Mirò, Picasso e Dalì, il Castello Aragonese di Otranto presenta nientemeno che Andy Warhol, superstar tra tutte le star cui aveva votato la propria esistenza. La strizzat
04 Settembre 2012

TEATRO

La tragedia euripidea spostata in terra campana: La Madre che dà il titolo allo spettacolo è la donna del boss Francesco Schiavone, detto Sandokanne. Per vendicarsi di abusi e tradimenti rovinerà i suoi figli, facendo bere loro del vino. La prima, feroce regia firmata dal drammaturgo Mimmo Borrelli


di Anna Colafiglio

Già l'ingresso ha il sapore di un pellegrinaggio inverso, oscuro, capovolto nella sua valenza salvifica, in nome di un viaggio nei meandri del lato buio dell'uomo, pronto a svelarsi in un contesto rituale ribaltato e distruttivo. Si passa per il retropalco senza luci, si salgono le strette scale che portano al budello in cui si svolge l'azione: un luogo fortemente simbolico e, nel contempo, di un'immediata concretezza che ha il retrogusto doloroso di un pugno nello stomaco.   In quest'antro vive Maria Sibilla Ascione, una matta barbona che narra i suoi tormenti ai gatti, rievocand
14 Giugno 2012

TEATRO

Il coreografo, ballerino e artista visivo che fu maestro di David Bowie, fa ritorno a Bari per presentare in anteprima il suo spettacolo costruito sulle musiche dell'Histoire du Soldat di Igor Stravinskij. Un progetto maturato lungo 40 anni, nel quale il nostro si concede il lusso di indossare i panni di Belzebù


di Anna Colafiglio

È stato la splendida e disperata Divine in Flowers, l'insana Salomè nello spettacolo che, della principessa giudaica, portava il nome; è stato Puck, il vorticoso folletto di Sogno di una notte di mezza estate; ha interpretato e "vissuto" una serie di personaggi, i più disparati, tutti con una dose di fascino estremo e decadente, velati di una sottile ironia che è propria del suo fare teatro: parliamo di Lindsay Kemp, celeberrimo coreografo britannico che scardinò gli assetti del teatro, della danza e persino della musica rock, quando, maestro
23 Maggio 2012

TEATRO

Nessuna "vera" storia eppure migliaia di significati, uno per ogni spettatore. L'Einstein on the beach che Robert Wilson e l'autore delle musiche Philip Glass stanno portando in giro per il mondo, si ripropone alle scene in un allestimento imponente. Cinque ore di spettacolo e trentasei anni di Storia del teatro in un'unica sera


di Anna Colafiglio

"Che 'significato' potesse o dovesse avere l'Einstein on the Beach, non importava affatto. L'opera iniziava con un treno del XIX secolo e terminava con un'astronave del XX secolo, ed era un fuoco di fila di immagini, movimenti, parole, musica, a cui si aggiungevano le fantasie degli spettatori stessi". Philip Glass parla al passato, ma che l'Einstein sia arrivato indenne attraverso trentasei anni di storia, appare un fatto indiscutibile; e che lo spettacolo mantenga, tutt'oggi, la sua carica dirompente e altra, rispetto a quello che è il panorama teatrale di oggi e di ieri, &e
04 Maggio 2012

ARTE MODERNA

Ricreato appositamente per la stanza allo Spazio Oberdan di Milano da un team di scenografi e decoratori, il Fregio di Beethoven è l'affresco realizzato dal pittore nel 1902 per le pareti del Palazzo della Secessione di Vienna, come "cornice" della statua del compositore. Un esempio d'eccellenza dell'arte totale così come concepita dai Secessionisti


di Anna Colafiglio

Se avete voglia di respirare aria di Gesamtkunstwerk e secessionismo viennese, se volete rivangare le aspirazioni totalizzanti del Ver Sacrum muovendovi, di sala in sala, sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven, la mostra allestita allo Spazio Oberdan di Milano, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Gustav Klimt, è il posto che fa per voi.   La prima sala ci porta nel cuore del movimento secessionista, con le sorprendenti grafiche dei manifesti realizzati, tra gli altri, da Koloman Moser, Ferdinand Hodler, Alfred Roller e Leopold Stolba; accanto a essi, alcuni numeri della
28 Marzo 2012

ARTE CONTEMPORANEA

Nota per le esibizioni "masochistiche" sul proprio corpo, la performer serba sarà presente da domani al 24 marzo a Milano per una serie di eventi a lei dedicati. Il principale, intitolato Abramovic Method, si terrà al Padiglione dell'Arte Contemporanea e coinvolgerà direttamente gli spettatori


di Anna Colafiglio

"Smetteranno mai di chiedermi se questa è arte?", si domanda, legittimamente, Marina Abramović, grande artista serba che vanta al suo attivo quarant'anni di carriera nel controverso campo della Performance Art. Un territorio difficilmente circoscrivibile, che Marina definisce come "quella costruzione fisica e mentale che avviene, dinanzi a un pubblico, in un preciso tempo e luogo, e che implica la creazione di un dialogo energetico".   Dopo le crude performance che la hanno vista protagonista durante gli anni Settanta (tra le quali ricordiamo le celebri Rhythm
20 Marzo 2012

TEATRO

Stefano Cenci dalla regia e Elisa Lolli in scena rileggono 4:48 Psychosis, Il testo sul suicidio di Sarah Kane, attraverso la figura dell'eroina shakespeariana e "schegge" di Beckett e Branagh. Uno spettacolo che frantuma e supera i testi da cui parte, con violenza e malinconia assieme


di Anna Colafiglio

"Ascendo. Dalla vita all’arte. Non dalla vita alla morte. Non dalla vita ad altra vita. Dalla vita all’arte". Con queste parole, Elisa Lolli/Ofelia/Sarah Kane sancisce la sua quasi-fine, il suo suicidio in fieri; richiamandosi direttamente alla vicenda personale della controversa autrice della drammaturgia, Ofelia 4e48 ("quattro e quattr'otto", dice il regista) porta in scena un testo sezionato ed esploso, in cui le suggestioni sono molteplici e di diversa natura.    Morta precocemente poco dopo aver compiuto 28 anni, Sarah Kane è ascesa nell'ol
02 Marzo 2012

FOTOGRAFIA

Corpi maschili scultorei secondo l'ideale formale classico ma dotati di una vitalità rivoluzionaria figlia  degli anni Settanta. Questo ritraggono le 178 fotografie di Robert Mapplethorpe portate a Milano dall'omonima fondazione di New York, a celebrare uno dei grandi ingegni del ventesimo secolo


di Anna Colafiglio

Direttamente dalla Robert Mapplethorpe Foundation di New York, arriva a Milano la prima, grande retrospettiva su uno degli artisti più celebri e rappresentativi del ventesimo secolo. 178 opere fotografiche, perfettamente rispondenti a un approccio alla materia che, emblematicamente, l'artista riassume dichiarando: "se fossi nato cento o duecento anni fa, avrei potuto fare lo scultore, ma la fotografia è un mezzo molto veloce per vedere e per fare scultura".   Sin dalle prime Polaroid di inizio anni Settanta, che aprono la mostra, appare evidente il particolarissim
14 Febbraio 2012

TEATRO

E' un gioco di specchi Cinema Cielo, lo spettacolo teatrale di Danio Manfredini: il pubblico vedrà in scena un'altra platea, quella della vecchia sala a luci rosse di Milano, a sua volta impegnata a rivedere se stessa su uno schermo che proietta di travestiti e prostitute dall'universo letterario di Jean Genet 


di Anna Colafiglio

“Signore del cielo e della terra, noi non capiamo: tu fai le creature e poi le pianti in asso”, si dispera Zamira dall’alto del suo tacco quindici, avvinghiata a un Cristo in croce che è un esplicito richiamo iconografico al finale di Flowers (storico spettacolo della Lindsay Kemp Company, ispirato al medesimo romanzo genetiano cui fa riferimento Manfredini). Partiamo dalla fine, dunque, per narrarvi l’epopea di questo sottobosco umano che popola il Cinema Cielo, una piccola sala a luci rosse che esisteva davvero, nel centro di Milano, chiusa dopo l’avvento
20 Gennaio 2012

FILM

Dopo il Nick Hornby di An Education, la danese Lone Scherfig torna a dirigere la sceneggiatura di un bestseller, quello di David Nicholls, sperando di replicarne le sorti al botteghino. La storia di Emma e Dexter sembra un copione melenso e già visto, ma il colpo di scena è dietro l'angolo. Da venerdì nei cinema


di Anna Colafiglio

Ecco una di quelle pellicole in cui lo spoiler pare già in agguato, solo sbirciando la locandina; solo guardando il trailer e ascoltando quegli sprazzi di trama concessi al pubblico pagante ancor prima che il film esca nelle sale. Emma e Dexter, la secchiona e il belloccio universitario (topos letterario e cinematografico, ahinoi, piuttosto rodato): dopo la laurea sono a letto insieme, poi ognuno prende la sua strada, si inseguono per vent’anni. E poi -tac- la scena del bacio tra i due immortalata sulla locandina del film. Eccola, l’ennesima love story tardo-adolescenziale c
11 Novembre 2011

TEATRO

L'unificazione che non si racconta, quella di Carmine Crocco e del brigantaggio meridionale, protagonista della piece Terra Promessa. Briganti e Migranti. Un gioco a più piani, che alla performance degli attori presenti sul palco affianca alcune videoinstallazioni. L'effetto è spettacolare, ma non può riscattare un copione troppo didattico


di Anna Colafiglio

Ne aveva già parlato Antonio Gramsci. L’aveva detto anche Luchino Visconti, eccellente cantore di quelle “rivoluzioni popolari” che popolari non sono state mai. L’aveva detto con Senso e, più tardi, con Il Gattopardo: con Tancredi Falconeri che, in procinto di unirsi alle forze garibaldine, spiegava l’andazzo della Storia a un perplesso Don Fabrizio Salina: “se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la Repubblica in quattro e quattr’otto. Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.   Il Ris
03 Novembre 2011

ARTE CONTEMPORANEA

Inglese ma nato in India, lo scultore Anish Kapoor è in mostra a Milano: le sue installazioni instaurano un nuovo rapporto con il visitatore. Vederle non basta, bisogna toccarle, percorrerle, abitarle, sentirsene avvolti. Un'esperienza 'fisica' che ci spinge a lasciare i nostri "perché" fuori dal tunnel...


di Anna Colafiglio

“Il bello dell’arte astratta è che il significato è sempre a margine, e non è necessario svelare la sua collocazione. A volte non sapere va benissimo”. La chiave per approcciarsi all’arte di Anish Kapoor è proprio questa: svincolarsi dalle catene dei perché in nome di un nuovo rapporto con l’opera che si ha di fronte. Poche domande, dunque, ma tanta capacità di “ascoltare”: l’opera, se stessi, l’ambiente circostante. Milano gioca su due sedi differenti per presentare una mostra d’eccezione: la
04 Luglio 2011

ARTE CONTEMPORANEA

Il pezzo più pregiato della sua personale, la Montagna di Sale, soggiorna ora nella Piazzetta Reale di Milano, alla portata di tutti. E' sempre andata così con l'autore campano, erede di quei teorici che già negli anni settanta volevano le installazioni fuori dalle gallerie e a contatto con il pubblico


di Anna Colafiglio

Lo spettacolo comincia già fuori, nella Piazzetta Reale dinanzi al Palazzo che ospita l’esposizione: l’imponente Montagna di sale, dieci metri d’altezza e un gran corredo di trenta sagome equestri, dialoga meravigliosamente con lo spazio cittadino che la circonda.    “La Montagna ha bisogno di un luogo pieno di gente, è un’opera popolare, non ha paura del confronto”, ha dichiarato l’artista, memore della storica installazione del ’95, in Piazza del Plebiscito a Napoli, durante la cui permanenza “successe di tutto: da
17 Maggio 2011

VIDEOARTE

L'inventore della videoscultura è protagonista di un'ampia personale al PAC di Milano: le sue installazioni parlano, hanno fattezze umane e grandi occhi che scrutano i visitatori


di Anna Colafiglio

“Quando un oggetto è dotato di occhi diventa un corpo, anche se non ha alcun nesso con la forma di un corpo umano”. Anche se quella che ci troviamo davanti è una nebulosa vagamente antropomorfa, che di umano ha soltanto gli occhi, le labbra e, ogni tanto, qualche frammento di mano o di gamba. È un po’ inquietante l’umanità che trapela da questo ecosistema tecnologizzato, all’interno del quale ogni corpo sembra esploso sotto la pressione dei propri malesseri psichici, vittima di una frantumazione che turba e ammalia al contempo.  &n
05 Aprile 2011