Il pianista austriaco e l'orchestra sinfonica di Montréal diretta da Kent Nagano si confrontano con i concerti n. 4 e n. 5 di Beethoven

---

I cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven sono fra le composizioni più presenti nella discografia della musica classica. Il che vale ancora di più, poi, per il celeberrimo n.5, il cosiddetto “Imperatore”. Ecco che di fronte a una nuova registrazione, come quella proposta ora dall’etichetta Ecm, scatta immediata la domanda rituale: cosa ci sarà mai di nuovo rispetto al passato? Cosa ci sarà da aggiungere al già detto? 
 
Bisogna dire che è soprattutto in queste occasioni che è piacevole essere smentiti. Il cd di cui sono protagonisti il pianista austriaco Till Fellner e l’Orchestre Symphonique de Montréal diretta da Kent Nagano – alle prese con il Concerto numero 4 in Sol maggiore opera 58 e con il Concerto numero 5 in Mi bemolle maggiore opera 73, l’Imperatore appunto – è assolutamente diverso, unico. Proviamo a spiegare perché.
 
La prima differenza riguarda il rapporto fra lo strumento solista e l’orchestra. Di solito quest’ultima viene subordinata al pianoforte, col risultato che spesso la noia la fa da padrona e ci tocca sorbirci le trite e ritrite esibizioni virtuosistiche dell’esecutore di fama. Qui invece comanda la musica, e quello fra pianoforte e orchestra è un dialogo continuo e paritario, come se si trattasse di musica da camera. Le intenzioni nei due soggetti sono sempre le stesse, e ognuno si mette al servizio dell’altro. In parole molto semplici, c’è un ottimo gioco di squadra. Un’interpretazione di questo tipo regge molto di più, e del resto è più divertente ascoltare una conversazione rispetto a un monologo. Onore dunque a Nagano, che ha scelto insieme a Fellner una strada senz’altro più difficile, ma sicuramente migliore e più interessante. 
 
La seconda differenza è legata al talento di Till Fellner, che interpreta tutto, anche i passi tecnicamente più difficili, sempre in senso musicale, senza forzare mai e senza nemmeno sfiorare il pedale dell’esibizionismo. La scelta dei tempi è sempre orientata in senso moderato, per permettere alla musica di espandersi e respirare. La sua è un’eleganza che senz’altro è frutto di uno studio approfondito ma appare incredibilmente naturale, innata, e trova espressione in un tocco morbidissimo, di velluto, nonché in tutte le sue scelte stilistiche, dall’uso del pedale di risonanza alla capacità di dosare i crescendo e i diminuendo. 
 
Un ulteriore segno di distinzione è la qualità acustica della registrazione, il che ha a che fare con la tradizione dell’etichetta Ecm e del suo fondatore Manfred Eicher, che combina l’uso di una tecnologia avanzatissima con la capacità di dare sempre l’impressione di una freschezza live. Questo cd, registrato in occasione di un concerto tenutosi nel 2008 alla Sala Wilfrid-Pelletier al Palazzo delle Arti di Montréal, conserva l’impatto e l’energia viva dell’occasione pubblica, ed è ben lontano dai freddi montaggi e smontaggi delle sale di registrazione.
Per chi volesse confermare le proprie opinioni con un ascolto dal vivo, Fellner sarà in Italia il 14 giugno, alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

Oggetto recensito:

TILL FELLNER e l’Orchestre Symphonique de Montréal diretta da Kent Nagano, CONCERTO N. 4 E N. 5 DI BEETHOVEN, ECM, euro 21.50

Durata: 72 minuti
 
Sito web del pianista: www.tillfellner.com
 
Discografia: sempre per la Ecm il pianista austriaco ha registrato il Clavicembalo ben temperato, le Invenzioni, le Sinfonie e le Suite francesi di Bach

giudizio: