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OGGETTI

Mooncup salvavita

E' una semplice coppetta in silicone: più comoda, più sicura, più economica, infinitamente più ecologica dei tradizionali assorbenti, potrebbe segnare la fine di un'epoca.


di Viola Rispoli

 


Immaginate un mondo senza assorbenti: niente più confezioni colorate sugli scaffali, sacchetti dei rifiuti alleggeriti dalle palline di plastica, e soprattutto spiagge e litorali liberati dagli alati cadaveri galleggianti. Tutto questo è possibile grazie a un piccolo oggetto in silicone chiamato mooncup. O quantomeno sarebbe possibile, perché le multinazionali che speculano sul business del menarca venderanno cara la pelle, prima di rinunciare alla loro fetta di mercato. Vi risulta di esservi mai imbattuti in informazioni promozionali, anche un semplice opuscolo illustrativo distribuito nelle farmacie, su un oggetto tanto semplice quanto innovativo? La fama del mooncup si diffonde solo col passaparola. Eppure la prima ditta costruttrice esiste dal 2002 e nel 2004 ha ricevuto il riconoscimento di Ethical Company. 
  
La Mooncup Ltd si trova a Brighton, è gestita da un team femminile, e distribuisce in tutto il mondo una coppetta di silicone che si inserisce in vagina e se ne sta lì dimenticata e tranquilla a raccogliere il flusso mestruale. Il mooncup appunto. Il quale non sfrega all’attaccatura delle gambe perché è inserito all’interno, e pur essendo più voluminoso di un tampax svanisce alla percezione: perché il silicone medicale di cui è fatto non irrita, e non contiene sostanze chimiche sbiancanti potenzialmente cancerogene, con le quali ci hanno detto che vengono trattati i tampax tradizionali, dopo che li avevamo già usati per anni. E anche perché non assorbe ma raccoglie, e dunque non asciuga nemmeno la lubrificazione naturale delle mucose, che notoriamente riduce gli attriti. Letteralmente il mooncup non si sente. E se dopo ore vi ricordate di averlo e vi viene in mente di controllare, rimarrete sorprese dalla sua capacità di contenere senza la minima fuoriuscita un flusso anche abbondante. A quel punto lo svuotate (magari lo sciacquate se avete un lavandino a disposizione) e lo infilate di nuovo. E potete andare a correre, nuotare, ballare il tango e gettarvi col paracadute anche meglio di prima. A fine ciclo lo mettete a bollire per cinque minuti e lo riponete fino al mese successivo. 
 
Lo ordinate facilmente su internet, oppure scaricate l’elenco di tutti gli esercizi che lo vendono. E consente anche di risparmiare, visto che costa 29 euro ma dura per anni. Dovete solo imparare a usarlo, ma è studiato così bene che già dopo le prime volte vi renderete conto che in realtà si mette al posto giusto da sé, basta un controllo rapido con le dita e non dovrete più stare a ispezionarvi il didietro allo specchio.
Certo se pensate che la vista del sangue nella sua forma liquida vi possa fare svenire, vi conviene fare qualche prova nel bagno di casa. Ma sono tanti e tali i vantaggi che non è il caso nemmeno di metterli sulla bilancia. Comodità, tutela della salute e risparmio già di per sé sono argomenti validi per decidere di provarlo. E la sua vocazione eco-friendly dovrebbe renderlo obbligatorio, in un mondo ideale. Basta solo citare un numero. Mediamente ogni donna utilizza, e getta, circa 10.000 assorbenti o tamponi nella sua vita. Fanno una montagna a testa. Non c’è veramente una sola buona ragione per preferire al mooncup la buona vecchia plastica fornita da Lines e consorelle. 
 
E bisogna farlo sapere a tutti, nonostante un mercato malsano, spendaccione e per niente etico cercherà in tutti i modi di impedirlo. Quindi ora inoltrate questo articolo ad almeno 10 persone entro le prossime 24 ore o vi beccherete un’infezione da sostanze chimiche sbiancanti per tamponi igienici.



Tags: assorbenti, donne, ecologia, lines, mooncup, Viola Rispoli,
25 Febbraio 2010

Oggetto recensito:

MOONCUP

 

giudizio:



8.24571
Media: 8.2 (21 voti)

Commenti

Ottima la Moon, ma non è

Ottima la Moon, ma non è l'unica coppetta mestruale sul mercato. In Italia è distribuita in in sostanziale monopolio e questo permette la sua vendita a un prezzo estremamente alto, ma in rete è possibile acqustare la stessa Moon da distributori esteri che la vendono a 18 sterline (al posto dei 29 euro a cui è venduta in Italia!) e trovare molte altre marche (Lunette, Meluna, Yuuki, Femmecup, SheCup, NaturCup, Keeper, DivaCup, LadyCup, FleurCup ecc.) a prezzi che variano da 25 a 12 sterline. Inoltre, non tutte le coppette sono uguali, cambia il materiale (Keeper è in lattice naturale, per esempio: più naturale ma allegenico), cambia la consistenza (lacune coppette sono più rigide, altre più flessibili ed ealstiche), cambiano le dimensioni (alle due taglie di Moon, altre marche rispondono con tre o più taglie), cambia la forma sia della coppa che dello stelo inferiore, con coppette più o meno lunghe, larghe e dotate, anziché di stelo, di anellini, sferette o di nessun tipo di elemento di ritrazione e, quindi, più confortevoli. Insomma, nona cquistare Moon solo perché in Italia è distribuita solo Moon: scegliete con atenzione in funzione delle vostre caratteristiche fisiche e del vostro portafogli!

non la userò mai,

non la userò mai, rabbrividisco alla sola idea

Non sai cosa ti perdi! ^_^

Non sai cosa ti perdi! ^_^

sarà in vendita anche nelle

sarà in vendita anche nelle Coop dell'Unicoop Tirreno.

Diffondiamo la voce. E'

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Diffondiamo la voce. E' fenomenale ed ecologica. Io la uso da anni e ne sono entusiasta.

Anche io la uso da più di due

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Anche io la uso da più di due anni, e ne sono entusiasta. L'ho acquistata per motivi ecologici ed economici, ma il suo vantaggio principale è che è veramente comoda.

Io la uso già da un po' e

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Io la uso già da un po' e diffondo il verbo, bravo giudizio e brava Viola Rispoli!

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