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CIBI

Prevenire il cancro mangiando? Col cavolo!

Broccoli, cime di rapa, verze, cavolfiori, rucola: appartengono tutte alla famiglia delle crucifere, verdure famose per le loro proprietà antitumorali. Vediamo come conservarle al meglio, cucinandole in modo gustoso


di Carla Monaco

 


Prevenire il cancro, mangiando? Con i cavoli, si può. L’Organizzazione mondiale della sanità, si sa, consiglia da anni una dieta varia e ricca di frutta e verdura, per prevenire una serie di malattie. Entrando nello specifico però bisogna dire che sono ormai numerosissimi gli studi che dimostrano le proprietà antitumorali di cappuccio, verza, broccoli e cavoletti. Tutte verdure che appartengono alla grande famiglia delle crucifere, chiamata così dai botanici per il piccolo fiore con i petali a croce che caratterizza tutte le piante che ne fanno parte, dal cavolfiore alla rucola, fino ai ravanelli e alle cime di rapa. Gli americani, come al solito, ne hanno fatto subito una mania; puntando tutto sui broccoli, trasformati in un vero e proprio mito alimentare a colpi di poster, libri e t-shirt. In Europa, la notizia è stata accolta con curiosità e interesse, ma anche con più calma. In fondo, nel vecchio continente, le crucifere si mangiano regolarmente da 3mila anni, più per tradizione gastronomica che per scelta salutistica. 
  
Ad attrarre gli Americani è stata soprattutto la presenza, nei broccoli come nelle altre piante della famiglia, di sostanze in grado non solo di prevenire la formazione delle cellule cancerose, ma anche di spingere al suicidio quelle già formate. Si chiamano glucosinolati e tiocianati, sono dei veri e propri agenti anti-tumore, ma la loro quantità all’interno delle verdure che mangiamo è molto ridotta dal calore. Il cattivo odore che sentiamo quando mettiamo in pentola una crucifera per una lunga cottura a fuoco vivace, è il segno che queste tanto preziose sostanze attive si stanno disperdendo nell’aria. Per questo bisogna evitare come la peste fritture e cotture violente: le cime di rapa affogate nell’olio bollente insieme alla salsiccia sono un piatto davvero eccezionale da gustare, ma non fanno per niente bene alla nostra salute. Meglio puntare su cotture veloci, a coperchio chiuso, con poca acqua. Ideale il vapore, che conserva perfettamente le vitamine, e, stando ad alcuni recenti studi, farebbe addirittura aumentare del 20 per cento la presenza di glucosinolati nelle verdure. E poi, soprattutto, conviene rimpinzarsi delle poche crucifere che si possono mangiare crude: rucola, ravanello, crescione e senape, tanto per fare degli esempi. Sono fresche e piccanti, in un’insalata mista fanno sempre bella figura. 
 
Insomma, le crucifere fanno bene a tutti, ma c’è da dire che le signore che sperano di mettere al mondo un bambino hanno un motivo in più per inserirle nella loro dieta. Le verdure di questa grande famiglia, che contiene tutti i tipi di cavolo e alcune “insalate” piccanti, sono molto ricche di vitamine e acido folico. E’ risaputo infatti che, per prevenire spina bifida e difetti del tubo neurale del neonato, è importante assumere regolarmente acido folico già un mese prima del concepimento. Le signore che hanno puntato sulle crucifere per tempo hanno ridotto il rischio del 50-70 per cento. In una parola: mangiate cavoli e moltiplicatevi.



Tags: alimentazione, antitumorali, broccoli, cancro, cappuccio, Carla Monaco, cavolo, crescione, crucifere, glucosinati, prevenzione, ravanello, rucola, senape, spina bifida, verza.,
02 Febbraio 2010

Oggetto recensito:

COMPARAZIONE TRA LE CRUCIFERE

Broccoli
broccoli.jpgOrigini: tutte italiane, la sua coltivazione risale agli Etruschi e ai Romani
Come si cucinano: una volta cotti, preferibilmente al vapore, possono essere usati per condire la pasta. Si possono anche passare in padella con pomodoro e acciughe o addirittura friggere in pastella
Gusto: intenso e deciso
Giudizio: 4 soli 
 

Cime di rapa

cime-di-rapa-verdura.jpgOrigini: tipicamente italiane, sono stati i nostri emigranti a portarle in America e in Australia
Come si cucinano: naturalmente con le orecchiette, oppure fritte con la salsiccia… così non fanno benissimo, ma è la morte loro!
Gusto: prepotente e conquistatore
Giudizio: 4 soli 
 

 

 
Cavolo verza
cavolo-verza.jpgOrigini: decisamente europee, come per tutta la famiglia dei cavoli
Come si cucina: ottimo anche crudo, in insalata, è molto utilizzato nelle zuppe e nelle minestre. Al sud si mangia fritto, con i peperoni secchi, al nord brasato insieme alla carne, come nella casoeula lombarda.
Gusto: fresco e delicato, da crudo, potente e deciso da cotto
Giudizio: 4 soli  
  

Cavolfiore
cavolfiore.jpgOrigini: mediorientali
Come si cucina: è un alimento molto versatile da utilizzare per preparare primi piatti, ma anche contorni, minestre e purea. Ottimo anche sott'olio o sott'aceto
Gusto: deciso e inconfondibile
Giudizio: 3 soli 
 
 

 
 
                                         Rucola
rucola.jpgOrigini: italiane. Era molto cara agli antichi Romani, che le attribuivano qualità magiche e l’utilizzavano nei filtri d’amore
Come si cucina: ottima cruda, in insalata, può essere usata nel risotto o in stuzzicanti sughetti per la pasta
Gusto: piccante e aromatico, incantatore
Giudizio: 4 soli

giudizio:



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