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FILM

Inception: Christopher Nolan sogna in grande

Dieci anni di ripensamenti e riscritture. Tanto è costata all'autore di Memento la lavorazione del suo nuovo film: un complesso e riuscito action movie tra viaggi onirici e spionaggi psicologici che consacra il suo nome tra quelli dei registi più importanti dell'ultima generazione


di Andrea B. Previtera


Inception.jpgInception è un film di Christopher Nolan. Se davvero esiste ancora qualcuno che si dedica alla lettura di recensioni cinematografiche allo scopo di decidere se passare una serata assistendo a questo o a quel particolare spettacolo, beh probabilmente quel qualcuno potrebbe fermarsi qui.
 
Perché Christopher Nolan vuol dire Memento. Vuol dire Il Cavaliere Oscuro, vuol dire The Prestige. Vuol dire una cifra inconfondibile che si manifesta come perfezione degli equilibri narrativi, montaggio solido, creatività mai stucchevole nelle riprese, e soprattutto amplificazione delle qualità interpretative di ogni singolo membro del cast. E il cast di inception comprende tra gli altri Leonardo Di Caprio, Michael Caine, Cillian Murphy. Se davvero esiste ancora qualcuno che sceglie di passare una serata assistendo a questo o a quel particolare spettacolo in base alla bravura degli attori, beh probabilmente quel qualcuno potrebbe fermarsi qui.
 
A questo punto il resto della recensione echeggerà probabilmente nel vuoto, ed è un peccato: c’è molto ancora da dire su Inception. Perchè Nolan ci getta in una trama parafantascientifica senza troppe premesse e concedendo pochissimi dettagli: gli agenti di una corporazione più o meno sotterranea penetrano la mente dei loro bersagli attraverso i sogni, per estrarne informazioni riservate. Dom Cobb, il protagonista, è (inevitabilmente) il migliore sul campo, pur con il suo (altrettanto inevitabile) bagaglio di conflitti interiori e segreti martorianti.
 
Talvolta storie con premesse analoghe costituiscono la scusa per sciogliere la muta degli esperti di effetti speciali sulle verdi colline della libertà creativa (vedi Al di là dei sogni, 1998). Altre volte, invece, risolvono in complicate metanarrazioni destinate per lo più alla polvere prima, e al pubblico dei cineclub qualche anno dopo. E poi, qualche volta viene alla luce un Matrix. O un Inception.
 
Più di due ore di un amalgama delicato in cui si sovrappongono circostanze che chiamano in causa le scienze più disparate e tutti i principali edifici psicoanalitici. Tra una raffica di mitra, un salto nel vuoto, e un confronto inquietante del protagonista con il suo io sepolto - alla ricerca più o meno consapevole del proiettile d’argento con cui uccidere definitivamente un amore già morto. Armi da fuoco che tolgono in sogno una vita immaginaria, vite reali annichilite dai fantasmi della mente.
 inception_2.jpg
Così, le dinamiche dell’esperienza onirica ci vengono riproposte su pellicola con una sapiente miscela di computer graphic e di sottigliezze psicologiche. Ci viene instillato il dubbio, sfumato il confine tra sogno e realtà, e nonostante questo non manca l’azione – frenetica e mai eccessiva, solo a tratti leggermente gratuita – evidente riempitivo di piccole bolle narrative tra i segmenti della trama. Le interpretazioni eleganti, misurate, la colonna sonora possente che non abbandona quasi mai la proiezione, ed una fotografia di un nitore eccezionale completano l’opera.
 
E dunque, se davvero, ma davvero esiste ancora qualcuno che legge una recensione cinematografica fino in fondo prima di decidere se passare una serata assistendo a questo o quel particolare spettacolo, beh, probabilmente quel qualcuno potrebbe fermarsi qui. E prenotare una poltrona per Inception.



Tags: Andrea B. Previtera, Batman, Christopher Nolan; Inception, cinema d'azione, leonardo di caprio, matrix, Memento, Michael Caine, recensione, The Prestige,
30 Settembre 2010

Oggetto recensito:

Cristopher Nolan, Inception, USA 2010, 148 M

giudizio:



8.592354
Media: 8.6 (17 voti)

Commenti

un film senz'altro originale,

8.01

un film senz'altro originale, tra i migliori film americani (e americaneggianti) degli ultimi anni. poteva sconfinare in farsa ma ciò non accade perchè il film mantiene un senso nella sceneggiatura fino alla fine. A me è piaciuto molto, bel film, bell'idea e bella scenografia. consigliato.

Ero indeciso se andare a

8.01

Ero indeciso se andare a cinema ovvero se Inception fosse la solita americata oppure un film di un genere mai visto, tipo il primo Matrix. Avevo letto le varie recensioni (dunque confermo che esiste gente che legge le recensioni dei film e poi decide se andare o meno, ovviamente dipende quanto ti fidi del recensore) ma devo ammettre che questa recensione è diversa dalle altre perchè si schiera apertamente ovvero il recensore rischia. Dunque, grazie a questa lettura andro' a vederlo e dopo, all'esito, deciderò per il futuro quanto mi possa fidare di Andrea Privetra. Intanto i soli assegnati sono per la chiarezza e per il coraggio della recensione

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