An education racconta la formazione e la perdizione di una ragazzina nella Londra perbenista del dopoguerra. La sceneggiatura è del grande scrittore e il film raccoglie varie candidature all'Oscar, ma la curiosità svanisce subito dopo i titoli di testa
di Andrea B. Previtera

Che bei titoli di testa! Che piacevole colonna sonora! E questo è quanto: i primi tre minuti del film di Lone Scherfig (chi?) per la sceneggiatura di Nick Hornby (ah!) esauriscono quasi completamente il buono che c’è nella pellicola.
Perchè quando il nome di spicco di un prodotto cinematografico è quello dello sceneggiatore, in questo caso l’Hornby già autore di best seller quali Febbre a 90° o Alta Fedeltà (ognuno con la sua brava trasposizione su grande schermo), c’è in genere un problema. Un problema di forzatura e di edonismo, un relegare il registuccio del caso a esecutore, senza educazione che tenga.
An Education, dunque: una ragazzina slavata, caratterizzata da un sarcasmo che non potrebbe permettersi, si fa sedurre da un semiquarantenne untuoso sotto gli occhi di due genitori con la testa gonfia d’acqua e sogni incerti. Poi si redime. Titoli di coda.
D’accordo, forse in questo riassunto c’è la durezza della tasca alleggerita a fronte di occchi asciutti. Riproviamo: Jenny (Carey Mulligan) sta per compiere diciassette anni nella Londra ancora rovinosamente vittoriana del dopoguerra. I genitori (Olivia Williams ed un Alfred Molina che ci strapperà qualche risata british a denti stretti) la spingono con forza verso quella buona educazione, unica qualità in grado di sollevare una donna da un stato di sostanziale intoccabilità. Un presunto Uomo del Destino (Peter Sarsgaard), incontro casuale di un pomeriggio di pioggia, la spinge invece ad una vita dissoluta di piaceri fisici e paraculturali, fino a sedurne anche i genitori stessi.
Così, An Education non delude sotto un aspetto dal quale avremmo decisamente preferito rimanere delusi: la prevedibilità. C’è poco di insospettabile nello svolgimento degli eventi, tra i dialoghi artefatti da teatro per bocche buone e la noia mortale essudata da ogni scena. Si sente il tocco di Hornby: questa sua capacità innata di appiattire ogni tema e fare di tutto una sitcom all’inglese.
Cogliamo allora l’occasione almeno per un abbraccio un po’ indispettito ma pur sempre ammirato agli artisti del montaggio. Ai notturni, segreti compositori di trailer di cui nessuno parlerà: bravi! Il vostro An Education in 180 secondi ci aveva fatto sognare una Lolita moderna, un’avventura brillante, conflitti, pathos. Ci saremmo dovuti fermare con voi.
Tags: Alfred Molina, Alta Fedeltà, an education, Andrea B. Previtera, Carey Mulligan, Febbre a 90°, nick hornby, Olivia Williams, Peter Sarsgaard,
An education, di Lone Scherfig, UK 2010, 95 Min.
Candidature agli Oscar 2010: miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attrice (Carey Mulligan)

Commenti
Motivazioni, motivazioni,
Motivazioni, motivazioni, motivazioni.
Dunque. Hornby ha la vocazione della leggibilità. Lo sostengo avendo letto i suoi romanzi uno dietro l'altro con grande piacere ma soprattutto senza che mi occorressero mai più di un paio di giorni per completare un titolo. "La scrittura è scorrevole", come si usava dire ai tempi dei banchi di scuola.
Alla leggibilità sacrifica tutto, e così ecco che gli aspetti umani più profondi delle vicende che narra sono sempre liquidati con dialoghi e situazioni macchiettistiche (lo ripeto: si vedano gli scambi di frecciate british tra il padre e la bambina di An Education, o se vogliamo fare un salto indietro nel tempo i dialoghi tra il protagonista di Alta Fedeltà e ognuna delle sue fiamme e dei suoi amici).
Con Hornby non c'è un genitore che non sia un buffo fantoccio con le qualità dell'ostacolo, non c'è un amore che non sia una mezza burletta o qualcosa di un po' truffaldino. Nick ci vuole tenere sempre con un ghignetto sul lato della bocca, e questo è appiattimento. La gamma del suscitabile è più ampia del sorrisello sarcastico di Hugh Grant.
Ma ora e sempre:
opinioni, opinioni, opinioni.
Ho visto il film e l'ho
Ho visto il film e l'ho trovato davvero bello. Vorrei che lei mi desse delle motivazioni "valide" per arrivare a dire che Hornby "appiattisce ogni tema",
E' questo fare di
E' questo fare di un'autobiografia una commedia, che distilla come risultato una sitcom. Anche perchè la teatralità c'è, nella catatonicità della madre, nella gestualità e nelle espressioni del padre, nelle trovate irrealisticamente salaci della figlia.
E forse il passaggio all'età adulta non è poi così delicato se implica un viaggio a Parigi e sesso con un ladro/trufattore di una ventina d'anni più anziano... persino negli anni 50.
Titolo docet: un film
Titolo docet: un film sull'educazione, naturalmente, sul delicato passaggio all'età adulta, sulle illusioni e le immancabili disillusioni post adolescenziali. Una trama sottile e d'atmosfera, ripresa da una breve autobiografia della giornalista britannica Lynn Barber (pubblicata nel Regno Unito nel 2009) e adattata con tecnica letteraria alla versione cinematografica. Premio del pubblico al Sundance Film Festival, An Education è un film da affrontare con la giusta consapevolezza: se siete indecisi tra Avatar e An Education, be', lasciate stare e buttatevi sul colossal fantascientifico. Non una sit com, ma una commedia allo stato puro, diretta con buona aderenza stilistica da Lone Scherfig - regista danese al primo successo internazionale - e sceneggiata da Nick Hornby, maestro indiscusso della novella d'autore e qui al suo debutto cinematografico. Prevedibile come la natura umana e la sua evoluzione sociale... fedele, per usare un termine corretto. I dialoghi non deludono la caratteristica spontaneità "Hornbyana", che del linguaggio autentico ne ha fatto uno stile narrativo. Nulla di artefatto, direi, e tantomeno di teatrale, sicchè non v'è accenno di gestualità nel dialogo. Le tre candidature all'oscar come miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attrice non andranno in porto, mi sembra ovvio... ma il film è comunque promosso. Che dire: il mondo è bello perché è vario...
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