Dopo il Nick Hornby di An Education, la danese Lone Scherfig torna a dirigere la sceneggiatura di un bestseller, quello di David Nicholls, sperando di replicarne le sorti al botteghino. La storia di Emma e Dexter sembra un copione melenso e già visto, ma il colpo di scena è dietro l'angolo. Da venerdì nei cinema
di Anna Colafiglio
Ecco una di quelle pellicole in cui lo spoiler pare già in agguato, solo sbirciando la locandina; solo guardando il trailer e ascoltando quegli sprazzi di trama concessi al pubblico pagante ancor prima che il film esca nelle sale. Emma e Dexter, la secchiona e il belloccio universitario (topos letterario e cinematografico, ahinoi, piuttosto rodato): dopo la laurea sono a letto insieme, poi ognuno prende la sua strada, si inseguono per vent’anni. E poi -tac- la scena del bacio tra i due immortalata sulla locandina del film. Eccola, l’ennesima love story tardo-adolescenziale c
Due letture vacanziere che parlano di genitori e figli. E assicurano risate amare e lacrime caustiche
di Alessandra Minervini
An education racconta la formazione e la perdizione di una ragazzina nella Londra perbenista del dopoguerra. La sceneggiatura è del grande scrittore e il film raccoglie varie candidature all'Oscar, ma la curiosità svanisce subito dopo i titoli di testa
di Andrea B. Previtera
Che bei titoli di testa! Che piacevole colonna sonora! E questo è quanto: i primi tre minuti del film di Lone Scherfig (chi?) per la sceneggiatura di Nick Hornby (ah!) esauriscono quasi completamente il buono che c’è nella pellicola. Perchè quando il nome di spicco di un prodotto cinematografico è quello dello sceneggiatore, in questo caso l’Hornby già autore di best seller quali Febbre a 90° o Alta Fedeltà (ognuno con la sua brava trasposizione su grande schermo), c’è in genere un problema. Un problema di forzatura e di ed