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LIBRERIE

Feltrinelli fa 100 e diventa a misura di bimbo

Apre a Torino, all’interno della stazione Porta Nuova, il centesimo negozio della catena di libri. Che ospita il reparto Kidz, ispirato all'approccio di Reggio Emilia. Ma non è solo l’area per i piccoli a essere pensata apposta per il baby cliente 


di Stefania Stecca

 


Se il popolo ha fame, non dategli brioche, dategli.... tadataaaaa! libri! Ma per bambini, mi raccomando. Che l'economia soffra o vada a gonfie vele sono i bambini a farla girare. L'hanno capito le migliori griffe della moda, che ad ogni cambio di stagione imperversano con le nuove collezioni su quotidiani e periodici, al pari di molti settori merceologici che hanno sviluppato una propria linea bimbi in tutto l'universo del comprabile, dall'utile all'improbabile.
 
In mezzo ai tanti matrimoni tra mercato e seduzione fanciullesca, ce n'è uno che forse val la pena di raccontare: quello tra le Librerie Feltrinelli e Reggio children, l’istituzione nata dal successo dell’approccio educativo dei nidi e scuole di Reggio Emilia; Reggio children vuole estendere questo metodo attraverso lo sviluppo di una cultura pedagogica rispettosa e attenta ai bisogni dei bambini da condividere con partner di tutto il mondo.
 
Stiamo parlando di una storia che ha più o meno tre anni e che, dopo un fidanzamento di un annetto, nel corso del quale la creatività e la competenza hanno definito le proposte di lay out espositivo - colori, segnaletica, mobili, giochi, appeal e tutto quanto fa universo bimbi - la prima cerimonia si è celebrata circa un anno fa, a Genova, alla Feltrinelli Libri e Musica di via Ceccardi.
 
Ma come Heidi Klum e il suo Seal, anche in Feltrinelli hanno scelto di rinnovare periodicamente la cerimonia di unione per alimentarne la freschezza: ed ecco che a Torino, con la Feltrinelli numero 100, che apre le porte nella stazione ferroviaria di Porta Nuova il 28 ottobre, con il taglio del nastro previsto alle ore 18, arriva in città il primo reparto Feltrinelli Kidz, inteso con questa nuova filosofia di orientamento al servizio del baby-cliente.
 
Sui 900 mq della libreria, sviluppati su due piani, gli infiniti scaffali sono disposti per accogliere con estrema comodità di accesso e scorrimento viaggiatori di trolley dotati, mamme con bambini, carrozzine e passeggini, il fil rouge che definisce lo spazio bimbi (e ragazzi) è il colore verde: un verde chiaro, fresco, come il lime, da cui trae il nome. Il colore connota sia l’area bambini, sia una serie di piani inseriti tra gli scaffali degli adulti dove, mentre mamma e papà cercano il loro titolo, anche il figlio dire la sua: è quello che definiscono con il termine “contaminazione” che si affianca ad una serie di totem bifacciali sempre di lime vestiti con proposte variamente tematizzate.
 
Mentre si allettano i genitori con 26mila titoli di libri, 9mila di musica, 4mila di home video, 2mila games, presentati ormai quasi tutti di copertina e non di costa, oltre allo spazio food (dolce o salato) & drink, un po’ di cancelleria, lettori e-book e accessori piccolo audio, i bambini e ragazzi non sono lasciati soli.
 
A completare la proposta uno spazio eventi, strutturato per accogliere anche mostre, con 80 posti a sedere. Anche qui, i bambini avranno offerte pensate per loro la domenica mattina, mentre con i grandi si parte il 4 novembre: il primo ospite sarà Sabina Guzzanti che presenta il dvd di Draquila. L’Italia che Trema (Feltrinelli Real Cinema), per poi arrivare a Dalla e De Gregori il 28 novembre.
 
La sfida: sostenere l’”alta velocità” dei viaggiatori in transito e la varietà delle proposte eventi anche per richiamare i residenti, appagando i gusti e i tempi di tutti. Una sfida da vincere anche con la velocità dello scorrimento delle code alle casse: un effetto collaterale da “eccesso di successo”. 



Tags: bambini, feltrinelli, librerie, recensione, Stefania Stecca,
28 Novembre 2010

Oggetto recensito:

FELTRINELLI EXPRESS, stazione porta nuova, torino 

Orari: 365 giorni all’anno dalle 7.00 alle 22.00
Inaugurazione: 28 ottobre 2010, h. 18
Reggio children: http://zerosei.comune.re.it/italiano/reggiochildren.htm
 

giudizio:



6.624
Media: 6.6 (20 voti)

Commenti

Le Feltrinelli ormai non sono

Le Feltrinelli ormai non sono che una squallida offerta di gadget, cartoleria, oggetti vari e un catalogo preciso di libri : difficile trovarvi il libro che si vorrebbe leggere. E la squallida trasformazione del settore libri kid's promette di allevare futuri usufruitori addomestica al nulla di oggi.

‎"La pubblicità va dove c'è

‎"La pubblicità va dove c'è un mercato" ....e la Cultura di grazia, secondo lei deve appartenere ad un mercato, o è un diritto inalienabile dell'uomo che vive in uno stato che si dice democratico?

Si sente la giovane età e la scarsa conoscen...za del mondo delle librerie, che scalpita fiero dietro questo pezzo scritto per riempire una cronaca di uno "spazio merceologico" annunciato : il bambino wow! Quindi orsu' : libri-oggetto per bambini-oggetto! E per carità : "non mettiamo la testa nella sabbia, perchè tutto il mondo è paese e non si puo' evitare questa evoluzione del mercato!" Gli inutili link che cita rivelano solo il fatto che non li ha approfonditi, altrimenti non avrebbe scritto un pezzo come l'ha scritto.

Il fatto veramente grave è che siete una rivista di nicchia che mi aveva fatto sperare in altre conoscenze ed in altri commenti sul disastro compiuto SOLO IN ITALIA dall'appiattimento del monopolio. Se non ne parlate voi,chi dovrebbe? Fate i buoni recensori delle Librerie Feltrinelli, che con la loro logica hanno fatto piazza pulita come gli altri 4/5 grossi gruppi editoriali che hanno di fatto in mano le librerie, della dimensione umana del libraio, vero pezzo maestro del successo di una vendita, perchè fonte di conoscenza e consiglio mirato alla persona che ne chiede la presenza Ma che oggi trova il "layout"! wow!! Si sa benissimo che in libreria oggi si trova solo il "layout", parola orrenda che gira da almeno 50 anni, almeno dai tempi dei "Persuasori occulti"di Packard, e che ci mette il mangime che dobbiamo mangiare nelle nostre cassette di allevamento. Allora ancora fermi al layout, questa volta per bambini? E' questa la sua idea di modernità, o peggio quella che difende nella Feltrinelli n°100? E si vede che anche lei è cresciuta con lo stesso mangime e che non riesce a capire la critica radicale, che lei trova aggressiva, ma che io trovo giusta a tutti coloro che tendono a considerarmi non come una persona, ma una categoria merceologica. E' questa la vera, volgare, aggressività : considerare l'uomo a partire dalla sua potenzialità di cliente. Che almeno sorga qualche dubbio, quando si usano parole come "pubblicità, layout, di economia che va a gonfie vele perchè sono i bambini a farla girare", che a me scandalizzano per non usare un altro termine, ed alle quali lei, come molti altri italiani, piu' o meno giovani e inconsapevoli, sono invece assuefatti, e felici di rimanerlo

flavia, ciao piacere,mi

flavia, ciao piacere,mi chiamo nicolò, ho letto con interesse i tuoi commenti,e concordo pienamente. Purtroppo l'editoria italiana stà andando verso una superficialità molto preoccupante. Si stà perdendo di vista la vera importanza del libro. E in questo caso ancora piu grave pensando che il fondatore di questa catena GIANGIACOMO FELTRINELLI ha una storia che proporrebbe una maggiore considerazione culturale rispetto alle strategie di Marketing adottate dai suoi "successori".Da citare un suo principale pensiero "CAMBIARE IL MONDO CON I LIBRI,COMBATTERE IL MONDO CON I LIBRI"

Detto questo vorrei informarti del motivo per cui ti scrivo: Sono uno studente di interior design,studio a Milano. Molte volte grandi aziende italiane vengono in università e lanciano dei concorsi progettuali. BHè, indovina un pò chi è venuto??. la Feltrinelli!!!!!! BRIEF: creare uno spazio concettuale di libreria feltrinelli.

è qui che t chiedo:cosa ,secondo te, si potrebbe attuare in una libreria per riportare la vera attenzione sui VERI libri,libri culturali,libri sociali, insomma la mia idea non è una libreria super tecnologica,o cose del genere,ma vorrei ricreare uno spazio culturale dove avvicinare i giovani per discussioni,dibattiti,riavvicinandomi alla iniziale idea del fondatore FELTRINELLI e allontanandomi dalle scelte di mercato che stanno attuando.

Mi interessa una tua opinione.

Grazie ciao Flavia.

Pero' tu si che ne hai di

Pero' tu si che ne hai di fortuna : la Feltrinelli viene a chiederti suggerimenti per il layout? Di che montarsi la testa, che aggiunto al fatto che fai design a Milano puo' creare un effetto piuttosto svitante... No, guarda da vera amica ti consiglierei un bel franchising...come quello delle exGiubbetterosse di Firenze...come si chiama? Mi sfugge il nome : cosi' puoi sempre dire di "fare il libraio", vuoi mettere? Se vendi i libri per bambini poi, vedi anche tu che fa TREND. E poi col franchsing puoi lasciare fare il lavoro vero a loro...Peccato che lo hanno fatto già una volta, ma erano falliti...coi soldi dei polli che vi hanno aderito.

Incredibile con quanta

Incredibile con quanta leggerezza si pubblica questo articolo sulla libreria n°100 aperta dal colosso Feltrinelli. Perchè proprio qui su Giudizio Universale? Che cosa lega una rivista che pubblica articoli come quelli di Remo Bassetti nel "Manifesto del buon romanzo" in cui si proclama già dalle prime righe la stoica posizione della vostra rivista che dice voler difendere l' Arte e la Cultura dalla dittatura del mercato? Cosi' in Italia, paese dove non solo si legge male ma si legge anche meno, in base a questo articolo scopro che i bambini (WOW!) fanno andare l'economia del libro "a gonfie vele" e la conferma da chi viene, sourprise, sourprise ? Ma si! Sono le "migliori griffe della moda" che hanno dato esempio di valore economico del bambino!!! Che paragone infelice!

Affermazioni paradossali, con questo melenso articolo apertamente pubblicitario che non dice nulla di diverso da quello che potrebbe essere una pubblicità Mondadori. La Feltrinelli ha aperto la sua libreria n°100! Bravi bravissimi! Qualcuno dei grandi pensatori a Giudizio Universale, si è forse posto la questione di coscienza di quante librerie indipendenti chiudono di fronte alla prepotenza del mercato editoriale italiano? La persona che ha scritto questo articolo, conosce qualcosa della legge per il libro, che Feltrinelli ha regolarmente ha disatteso per allinearsi alla politica mondadoriana, partecipando cosi' alla chiusura di centinaia di librerie indipendenti ed alla scomparsa progressiva dei piccoli editori? La Feltrinelli, per voi di Giudizio Universale che ancora non lo sapesse, aderisce agli sconti selvaggi, ed alle condizioni economiche che stanno letteralmente annientando la diffusione indipendente del libro in Italia. Le loro modalità di gigante editoriale si allineano con il peggiore mercato basato su un mondo senza regole, che sta schiacciando per sempre la piccola editoria e le piccole librerie indipendenti, fonte di vera cultura e diversità . Mai visto un colosso come Feltrinelli entrare nel merito della Legge per il Libro, da decenni urlate dall'AIE e dall'ALI nell'indifferenza via via di governi di destra, ma anche di sinistra, troppo presi ad accondiscendere alla legge perversa del mercimonio editoriale che impera in Italia grazie alla concorrenza sleale imposta dal monopolio di Berlusconi e del suo gruppo editoriale. Almeno vi prego in riparazione a questo articolo falso e promozionale del marchio Feltrinelli, dedicate uno spazio alla legge sul Libro, al fatto che in tutti i paesi europei ci sia una legge che impone lo sconto ridotto al 5% del prezzo di copertina, affinchè piccoli e grandi librai ed editori, possano lavorare ad armi pari. Riparate a questa ingiustizia, e almeno voi : diffidate di acclamare l'apertura n°100 di una grande catena editoriale. State solo acclamando un monopolio editoriale.

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